corvo rosso

Il neo governatore ha reagito con molta dignità


compostezza alle notizie per un verso agghiaccianti per un altro comiche della congiura ai suoi danni ordita dall’ ormai ex assessore Ernesto Sica e dai suoi complici. Infatti mentre non si può far finta di niente dinanzi al falso dossier teso ad impedire la candidatura di Caldoro, l’idea che ci troviamo dinanzi ad una nuova P2, conoscendo i protagonisti locali, fa un po’ ridere. In questo senso, dal punto di vista del cittadino, è rassicurante che nessuno degli obiettivi del (presunto) complotto è stato raggiunto, perché Caldoro è stato candidato, il lodo Alfano bocciato, il ricorso in Cassazione contro l’arresto di Cosentino rigettato, le nomine ai vertici di alcune Procure fallite ecc. ecc. Ad ogni modo tutta la faccenda, appunto ridicola ed agghiacciante, fa capire che nel centro destra in Campania c’è qualcosa di marcio. Non mi riferisco agli eventuali aspetti penali che non spetta a me valutare, ma al contesto, diciamo così, “politico” in cui è maturato lo squallido tentativo di “mascariare”  Caldoro, con insinuazioni né politiche né affaristiche ma personali, secondo uno stile mafioso, da servizi deviati, che francamente lascia interdetti. Possibile che dietro la facciata del centro destra covino tali odi, rancori, astii e si tollerino o, addirittura, si alimentino comportamenti così violenti e scadenti, per giunta ridicoli e maldestri? È questo lo stato della lotta interna nel Pdl? Francamente, anche se carta canta, ci rifiutiamo di crederlo. E siccome il partito del Cavaliere annovera a Napoli ed in Campania ragguardevoli figure in ogni campo, politico, culturale, imprenditoriale, figure di spessore che, se messe in condizioni, potrebbero essere di grande aiuto per elaborare una linea e costruire prospettive a sostegno del nuovo corso regionale e domani, ci si augura, cittadino, ci si domanda a chi bisogna chiedere di mettere in campo questa svolta, necessaria anzi indispensabile, e, tutto sommato, anche abbastanza facile. Viceversa il livello della politica rischia di scendere sotto il tappeto e Napoli e la Campania di declinare tra un centro sinistra in agonia che continua con inaudita ingordigia a distribuirsi poltrone in una vergognosa giostra di “sistemazioni” clientelari ed un centro destra che affanna tra ridicole trame e millantati crediti, porcherie e cattiverie, producendo l’ennesimo inabissamento della politica nel voyerismo criminale come ha ottimamente scritto domenica Paolo Macry sul Corriere del Mezzogiorno. L’augurio è che il centro destra si scuota da un certo mortale torpore partitico e politico, trasformi le faide in confronto interno e faccia le scelte giuste per determinare e guidare il rinnovamento, secondo le richieste della grande maggioranza degli elettori. Prima che sia troppo tardi.