corvo rosso

Napoli: degrado, sprechi, errori, danni, la colpa è sempre di Berlusconi


Qui a Napoli l’aria è pesante. Non bastava l’immondizia nelle strade o il crollo della domus gladiotoris a Pompei, non bastavano gli sperperi di fondi UE accertati e censurati dagli ispettori ministeriali da parte della Regione, non bastavano i debiti da capogiro delle società partecipate del Comune che ammontano ad oltre un miliardo e trecentoventi milioni di euro. Ieri l’austriaco Johannes Hahn commissario europeo alla e politiche regionale tramite il suo portavoce, l’olandese Van Lierop, ha chiesto alla Regione la restituzione dei 720 mila euro pagati al baronetto inglese per il concerto della festa di Piedigrotta dell’anno scorso e quindi la somma sarà dedotta dalla prossima erogazione dei fondi strutturali per lo sviluppo regionale: 2,25 milioni di euro – 720,000! Il portavoce olandese ha spiegato che  il contributo è stato ritenuto non regolare perché “i fondi  possono essere usati solo per  manifestazioni culturali  'strutturali' e di lungo termine". Il concerto di Elton John, detto anche rocket man dal titolo di una sua canzone e per la capacità di farsi pagare profumatamente, si tenne la sera dell’11 settembre del 2009 e durò tre - quattro ore. Poi l’artista britannico si imbarcò sul suo jet privato e ripartì. Naturalmente ci furono polemiche e la Procura aprì un’inchiesta ipotizzando il reato di abuso di ufficio. Infine il deputato leghista Borghezio ha sollevato in sede UE la questione e siamo arrivati alla decisone di ieri.  Inutile nasconderlo, oltre il danno, perché ormai sono soldi persi, per Napoli e la Campania si tratta dell’ennesima mortificazione. In questo caso abbiamo fatto la figura di scialacquatori un po’ grossieux, provinciali e cafoni, senza cultura, perché Elton John è una star internazionale del rock  ma non c’entra nulla con la tradizione della festa di Piedigrotta. Proprio nulla, anche a considerare la giusta esigenza di una reinterpretazione in chiave moderna della festa. Niente di personale, ma le responsabilità di tutto ciò di cui soffriamo in questi giorni e per cui siamo additati come esempio pessimo da non seguire dinanzi al mondo intero, dall’immondizia alla Sanità, dagli sprechi di pubblico danaro, alla disamministrazione ed ai debiti che paralizzano le istituzioni locali e ci condannano al ristagno economico e ad un elevata disoccupazione,  hanno un nome e cognome, si chiamano Bassolino e Iervolino, essendo loro i responsabili politici degli ultimi quindici anni del Governo della Regione e del Comune. Tutto questo è oggettivo ed è noto, ma se ne parla poco, anzi si tende a nasconderlo perché si tratta di responsabilità della sinistra, di partiti e di esponenti politici, che godono di protezioni mediatiche e giudiziarie scandalose, come confermano i processi farsa in corso per lo scandalo rifiuti del 2008, le lentezze e le distrazioni delle magistrature, una tutela della stampa e dei talk tv che non si cura di offendere la verità. Per cui, se a Pompei crolla la casa dei gladiatori per un restauro fatto male nel 1950, il ministro Bondi si deve dimettere e se siamo pieni di monnezza la colpa è di Berlusconi mentre, sempre per i media compiacenti ed i magistrati amici, lo sperpero di milioni e milioni di euro della Ue per sagre, film, serial tv, mostre, consulenze, assunzioni clientelari e prebende agli amici, sono soldi spesi per lo sviluppo. E sarà così anche per quelli dati a Rocket man per tre ore di concerto a Napoli.