corvo rosso

Elezioni anticipate? Meglio il Berlusconi bis


 Crisi di governo, si naviga a vista. La mozione di sfiducia del terzo polo Fini, Casini, Rutelli conferma la chiusura di Berlusconi a qualsiasi trattativa prima del voto del 14 in Parlamento. Il rifiuto del premier di dimettersi e consentire una crisi pilotata, comporta l’ineluttabilità del voto parlamentare. Se Berlusconi passasse la prova, sia pure con solo qualche voto in più, avrebbe tutte le carte in mano per decidere col Quirinale che esito dare alla crisi. A quel punto per evitare le elezioni anticipate ci sarebbe un Berlusconi bis con il patto di legislatura proposto da Fini. Una maggioranza a quattro con Lega, Pdl, Fli e Udc per un governo in grado di completare la legislatura. Una ipotesi che ricostituirebbe su basi nuove tutta l’area di centro destra con in più l’Udc di Casini, dentro o con appoggio esterno al Governo. Un’ipotesi tutt’altro che improbabile, nel caso in cui Berlusconi dovesse passare anche solo al Senato, che eviterebbe il trauma di elezioni anticipate, accontenterebbe il Capo dello Stato, assillato dall’eventualità di un secondo scioglimento in quattro anni, darebbe stabilità al Governo, scoraggerebbe la speculazione finanziaria dalle incursioni sui nostri titoli di Stato e consentirebbe di celebrare senza patemi i centocinquant’anni dell’Unità del Paese. Certo, per Fini, accettare la premiership di Berlusconi sarebbe un boccone difficile da digerire, ma Parigi val bene una messa. E in questo caso “Parigi” sono le elezioni anticipate che Fini e Casini fortissimamente non vogliono. Viceversa se Berlusconi dovesse perdere la partita del 14 dicembre con una sconfitta anche al Senato, allora Napolitano potrebbe decidere di dare l’incarico di formare il governo ad un esponente dell’area Lega- Pdl il quale tuttavia non avrebbe speranza di raggiungere lo scopo senza l’avallo di Bossi e Berlusconi o, almeno, di uno dei due. Il che allo stato non è. Ma, si sa, in politica ogni giorno fa storia a se. Improbabile invece l’ipotesi di un governo sostenuto da tutte le opposizioni più Fli. Primo perché ad un’alleanza tra forze politiche opposte o distinte si oppone l’Idv di Di Pietro, secondo perché Vendola avrebbe a sua volta molti problemi, terzo perché da perderebbero voti un po’ tutti Fini a destra, Casini al centro e Bersani a sinistra, quarto perché questa maggioranza avrebbe pochi voti di margine, quinto perché il Presidente Napolitano incontrerebbe qualche difficoltà ad intestarsi un governo fatto da tutti quelli che hanno perso le elezioni contro quelli che le hanno vinte. Dunque l’ ipotesi del Berlusconi bis resta l’unica probabile ed è quella sulla quale ci si ritroverà all’indomani del 14. Restano sullo sfondo le elezioni anticipate. Ma la mia impressione è che ogni giorno che ci avvicina allo show down parlamentare, ci allontana dalle urne.