corvo rosso

Napoli, il Pd ed il possibile scacco al re


 Se il Pd avesse ancora qualche goccia di sangue politico nelle vene sosterrebbe la candidatura a sindaco di Pasquino, rettore dell’Università di Salerno, candidato dell’Udc. In questo modo Napoli che, come ha scritto domenica Paolo Macry su Corr Mezz, allo stato è politicamente inesistente, potrebbe diventare un banco di prova per futuri equilibri politici anche nazionali. Le condizioni ci sarebbero tutte. Infatti, dopo aver annullato le primarie per brogli ed irregolarità, il Pd non ha candidati propri e l’Idv di Di Pietro lo sfida con De Magistris. Convergendo su Pasquino, che ha pure un passato margheritino e pdiino, sniderebbe l’Udc, costringendolo a chiudere i due forni ed a scegliere tra il centro destra, con cui sta in giunta in Regione ed in quasi tutte le Provincie, e un centro sinistra, depurato da giustizialismi ed estremismi vari, in grado di competere col Pdl per eleggere il sindaco di Napoli, atteso che la candidatura di Mastella obbligherà al ballottaggio nel quale la sinistra è sempre favorita. Insomma con un po’ di coraggio e di decisione il Pd potrebbe dare scacco al re ribaltando una prospettiva che allo stato lo vede soccombente. Certo, dovrebbe regolare definitivamente i conti con Di Pietro, la federazione della sinistra, i grillini, Vendola. Ma Parigi val bene una messa. Il Pd creerebbe le premesse per uno schieramento che, partendo da Napoli, gli consentirebbe di sfidare Berlusconi. Se poi ci fosse anche un programma moderato e riformista...la partita sarebbe tutta da giocare.