Donna sull'orlo...

Post N° 87


Primo incontro con l'Attacco di Panico Quando incontri per la prima volta il panico ne resti stordito, non sai cosa sia accaduto con esattezza; ti domandi se forse abbia sbagliato persona, o proprio a te era diretto, era te che voleva colpire?Come la leggenda ci descrive Pan, aiutante di Ade dio degli Inferi, era colui di cui Ade si serviva quando voleva colpire un essere umano. Il suo intervento era caratterizzato dal presentarsi (al mal capitato) senza preavviso alcuno, assumendo aspetti diversi e trasformandosi durante l'apparizione. Infine spariva, lasciando il poveretto in uno stato di sconforto e senza alcuna spiegazione per l'accaduto (aveva subito appunto un Attacco da Panico).Questa è la caratteristica dell'attacco di Panico, presentarsi, quando meno ci si aspetta di incontrarlo.Caratteristiche Caratteristica focale della leggenda: Pan aspettava volentieri la "propria vittima" sotto la soglia, quindi, l'attacco era sferrato al momento del passaggio attraverso essa.Fondamentale questo aspetto del "passaggio" da uno stadio all'altro della vita, ossia dover affrontare cose per le quali non si è preparati, aspetti che non si vogliono accettare ecc.Sintomi classici dell'attacco di Panico: i sintomi sono simili a quelli della nostra cara vecchia amica ansia, solo amplificati, portati all'eccesso, tanto da sconvolgere pesantemente chi li subisce; le sensazioni sono: perdere il controllo, essere distaccato-estraneo a se stesso (depersonalizzazione), vivere la realtà sia esterna che interna come strana ed irreale. Paura di perdere il controllo, paura di impazzire, paura di soffocare, paura di essere colpiti da un attacco di cuore,  paura di morire. Attacco di panico: ultimo stadio Chi conosce il panico e ci convive da più tempo, conosce bene le sensazioni. Vivere in un luogo tetro paludoso dove non si vede mai il sole, fatichi a muoverti, come se tutti gli arti fossero immersi in una melma grigia e densa, tutto è rallentato e irreale, la sensazione di nuotare nel fango. Senti un leggerissimo e continuo tremito diffuso e continuo nei muscoli, nelle viscere e nelle ossa. La mente è confusa, non riesce a seguire un progetto che riguardi anche solo i prossimi cinque minuti, l'unica fatica che riesci disperatamente a fare è non mollare, agganciando con un atto di volontà estremo il pensiero a dopo, quando tutto sarà finito. Questo dopo può arrivare dopo anni.L'ansia non è panico e la paura non è panico, un origine ed una funzionalità diverse le caratterizzano, anche se nei sintomi si confondono quasi a sembrare intercambiabili, hanno percorsi diversi e fini diversi. TRATTO DA www.psicologiaitinerante.it