Cremona nel cuore

testo originale della lettera: <<Gentilissimo Direttore, Con l'avvicinarsi del rendez-vous elettorale, ho notato che personaggi non ben definiti, o forse sin troppo, fanno capolino dalle pagine del Suo giornale per esternare le loro angosce. Mi riferisco a tal Sig. Walter Amatobene, qualificatosi come 'Giornalista pubblicista e imprenditore di Parma', che ci ha raccontato della spiacevole avventura turistica accadutagli in compagnia di amici parigini, dell'imbarazzo, orrore e ribrezzo provati nel visitare la nostra città, e dell'invito finale ai suoi lettori (?) sull'inutilità dell'intera esistenza di una città come Cremona. Dubito che qualche cremonese abbia mai presentato analoghe lamentele a "Le Monde", vorrei invitare i turisti fuggitivi a rivisitare Cremona, ricordando loro che il traffico parigino è un vero inferno e le aree prospicienti Notre-Dame paiono un suk arabo. Visto il tipo di vita che la nostra povera, meschina e deplorevole città ci offre, consentendoci di girare in bicicletta o a piedi per i vicoli in tutta sicurezza anche passata la mezzanotte, se ricambiassi la visita chiederei loro come poter tornare a casa incolume dopo uno spettacolo notturno, perchè in quanto a delinquenza Parigi varrebbe bene una “messa” se questa finisse prima delle 22. Infine, vorrei chiedere al Giornalista Pubblicista, che appare iscritto nell'albo dei Giornalisti con il nome di 'Valter' (di Traversetolo e ahimè, non 'Walter', forse un refuso tipografico?), se nella peggiore delle ipotesi per uno scambio d’identità possa essere tal Walter Amatobene, direttore/fondatore di un sito web dedicato alla Folgore, peraltro incline ad esaltare le 'gesta' di un 'ventennio' passato. Il 'pamphlet' denigratorio da Lei pubblicato, riferisce neanche tanto velatamente di argomenti che anche al lettore più inesperto appaiono 'cut & paste' del Suo candidato preferito, che Lei guarda con equilibrata simpatia perchè rappresenta la novità, mentre ogni riferimento legato all’autore, se non puramente storico, costituirebbe apologia di reato. E Lei si presterebbe a tali 'refusi'? Ringraziando per l'attenzione, porgo i miei più cordiali saluti. Patrizia Della Vedova>>