crepuscolaris

delle volte ci si ritrova in un limbo ,e si resta li per molto tempo ,anni se necessario .poi un giorno dedici che è il momento , il momento di tornare non si sa ne come ne dove .ma comunque tornare .

passeggiando per i viottoli del parco,in compagnia dei miei pensieri,
analizzando gli errori di oggi e di ieri,
una grossa risata mi distrae ,
una panchina verde con un uomo appare ,
mi fermo curiosa di tanta felicità
e lo osservo con loquacità.
costui conversava animatamente
ma attorno a lui nessuno era presente.
la signorina curiosità ,mi incita a non essere timida
io provo e lui -PREGO SI SIEDA-.
non dissi nulla e lui continuava a conversare
e arrabbiarsi con gran fare,
mi chiese scusa per le urla
-la mia compagna di me si burla-
io curiosa chiesi il nome ,
lui rispose depressione ,che non vuole andare via
e restituirmi la vita mia .
-sta bene nella mia testa ormai la amo
di co resta- .
io estasiata da tutto ciò
converso anch'io resto ancora un pò....

nel letto della sua stanza

in conflitto con la sua ombra

distratta trova la sua tomba

con stupore e un pò interdetta

si abbandona alla scoperta

chi sarà mai ques'omonima costei !!!

amaramente nella foto se ne addona...

è lei!!!

un aborto in confusione

un fantasma in dispersione

e colei adagiata sul letto

non è altro che il mio corpo in trasfigurazione

senza vita...per aver dato  luce

ad un cucciolo d'uomo

che una madre non avrà in dono....

uno sguardo profondo

mi penetra dentro

occhi neri come il male

è l'inizio di un tormento

l'ossessione del tuo viso

vedo ancora il tuo sorriso

un intesa intensa

carica di depravazione

adesso.. pensa!!

mi desti eccitazione

con fare insolente

la tua lingua mi sorprende

con la mano sul muro mi adagi

coprendo il mio corpo di morsi e di baci

il muro ormai la nostra stanza

tu prosciughi la mia essenza

con le nostre ossa sporche graffiamo la carne

facendo colare il sangue cocente

vendemmiando con il corpo quest'amore già morente.

+crepuscolaris+

occhi negli occhi ,

cuore nel cuore,

nel silenzio ascoltiamo il passar delle ore,

un crudele destino ci tiene lontano,

fa capolino la luna tienimi la mano,

una gioia inconsulta...

ci avvolge nel manto gelido della sua luce

come una madre soffoca i suoi figli..

il fastidio dei tacchi affilati pungenti come spilli,

della voce strucida sento il richiamo,

è tua mohlie che chiama,

corri!!! ti amo!!