Nella sclerosi multipla si è in attesa dei giudizi dell’Agenzia del Farmaco americana FDA su Tysabri ( Natalizumab ), un anticorpo monoclonale.
Il farmaco, che era stato approvato dall’FDA alla fine del 2004, era stato temporaneamente ritirato dalla casa produttrice perché 3 pazienti avevano sviluppato leucoencefalopatia multifocale progressiva.
Nello studio AFFIRM Natalizumab ha dimostrato di ridurre le recidive di sclerosi multipla recidivante-remittente del 66% ad 1 anno.
Nello studio SENTINEL ad 1 anno, l’aggiunta di Natalizumab ad Avonex ( Interferone beta-1a ) ha portato ad una riduzione del 54% delle recidive cliniche rispetto al solo Avonex.
Sempre nell’ambito della sclerosi multipla, è in sviluppo Fingolimod, noto anche come FTY720. I pazienti che hanno assunto FTY720 per os ( 1.25mg oppure 5mg ) hanno presentato una riduzione dell’incidenza di recidiva superiore al 50% rispetto al placebo, nei primi 6 mesi di studio.
Nello studio SAINT-1, il neuroprotettore NXY-059, quando somministrato entro 6 ore dall’insorgenza dell’ictus ischemico acuto, ha mostrato di produrre una riduzione significativa della disabilità a 90 giorni ( end point primario ).
Inoltre, i pazienti trattati con Alteplase e NXY-059 hanno presentato una bassa incidenza di trasformazione emorragica e di emorragia intracranica sintomatica.
Inviato da: chiaracarboni90
il 22/09/2011 alle 14:50
Inviato da: nelloxa
il 04/10/2010 alle 03:47
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 05:14
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il 25/03/2009 alle 05:14
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il 25/03/2009 alle 05:14