VUOI UN PO' DI THE'?

FORSE UNA NUOVA IPOTESI PER IL DELITTO DI COGNE?

In questi giorni si sta parlando moltissimo del processo ad Annamaria Franzoni, del suo libro, del fatto che lei si rifiuta di presentarsi alle successive sessioni del processo, preferendo essere messa in carcere piuttosto che essere giudicata a vita come una pazza. A prescindere dal fatto che ormai su questo delitto si è fritto e rifritto, facendo ipotesi su ipotesi, e, non giungendo a conclusioni logiche, si è chiaramente pensato che la Franzoni fosse una pazza, beh, fino a poco tempo fa anche io ero tra quelli che pensavano alla Franzoni come a una personalità borderline. In parole povere, una borderline è una personalità che si trova letteralmente "sul filo" di due personalità completamente diverse, e o ondeggia tra le due, oppure lo è potenzialmente e capita che una volta nella sua vita perda le staffe e sconfini in quella personalità omicida che le è stata attribuita.

Ma ultimamente una nuova ipotesi si è fatta strada:

Il piccolo Samuele potrebbe essere morto per cause naturali, nella fattispecie un aneurisma cerebrale. Dopo aver studiato a fondo i particolari della tragedia di Cogne, un neurochirurgo dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano, il dottor Giovanni Migliaccio, e' giunto alla conclusione che il genere di ferite riscontrate sulla testa del piccolo Samuele Lorenzi si spiegano solo con un decesso avvenuto per cause naturali. Lo ha detto durante l'intervista a "Posta al Tg5", la nuova rubrica del telegiornale di Mediaset condotto da Barbara Palombelli (un contenitore di lettere di cittadini che sottopongono al telegiornale questioni tra le piu' diverse). L'aneurisma cerebrale avrebbe fatto aumentare la pressione all'interno del cranio, causando una crisi epilettica nel corso della quale il bambino avrebbe potuto procurarsi le ferite e le fratture riscontrate sul corpo.