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« Gesù e il socialismo Riflessioni »

Progetto depenalizzazione omosessualità

Post n°61 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da cristianodisinistra

Il progetto di una depenalizzazione universale dell'omosessualità, presentato dalla presidenza di turno francese dell'Unione europea e accolta da tutti i 27 Stati membri, verrà diffuso anche tra gli Stati membri ONU ed esposto a dicembre durante i lavori dell'Assemblea Generale. Il testo ha già raccolto l'adesione di altri 53 Stati membri dell'ONU (tra cui Andorra, Argentina, Armenia, Bosnia, Brasile, Capo Verde, Cile, Croazia, Ecuador, Ex Repubblica Yugoslava di Macedonia (FYROM), Gabon, Georgia, Guinea Bissau, Islanda, Israele, Giappone, Liechtenstein, Montenegro, Norvegia, Nuova Zelanda, San Marino, Serbia, Svizzera, Ucraina, Uruguay e Venezuela), ma nuove adesioni potrebbero giungere nei prossimi giorni.


Proposta dell’Unione Europea per una dichiarazione ONU che condanni formalmente le discriminazioni contro gli omosessuali

Abbiamo l’onore di presentare questa dichiarazione sui diritti umani realtivamente all’orientamento sessuale e all’identità di genere da parte di […]



Riaffermiamo il principio di universalità dei diritti umani, così come sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo di cui quest’anno si celebra il 60esimo anniversario e che all’articolo 1 proclama che “tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti”;
Riaffermiamo che ogni individuo ha diritto a godere dei diritti umani senza distinzioni di alcun tipo, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione, così come stabilito nell’Articolo 2 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e nell’articolo 2 del Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali e nell’articolo 26 del Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici;
Riaffermiamo il principio di non-discriminazione che richiede che i diritti umani siano estesi a tutti gli esseri umani indipendentemente dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere;
Siamo profondamente preoccupati per le violazioni dei diritti umani e delle libertà fondamentali basate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere;
Siamo anche preoccupati che le persone di tutti i paesi del mondo siano oggetto di violenze, persecuzioni, discriminazioni, esclusioni, stigmatizzationi e pregiudizi a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere e che queste pratiche minino la loro integrità e dignità;
Condanniamo tutte le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere ovunque avvengano ed in particolare la loro penalizzazione attraverso la pena di morte, le esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, la pratica della tortura, altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti, l’arresto o la detenzione arbitrarie e la privazione dei diritti economici, sociali e culturali, compreso il diritto alla salute;
Richiamiamo la dichiarazione del 2006 emessa di fronte al Consiglio per i Diritti Umani da 54 paesi, per richiedere al presidente del Consiglio di fornire un’occasione per discutere di queste violazioni durante un’appropriata futura sessione del Consiglio;
Accogliamo con favore l’attenzione conferita attraverso speciali procedure a questi temi dal Consiglio dei Diritti Umani e dai soggetti del trattato e li incoraggiamo a continuare a considerare, nell’esercizio dei loro mandati, le violazioni dei diritti umani basate sull’orientamento sessuale;
Accogliamo l’adozione della Risoluzione AG/RES. 2435 (XXXVIII-O/08) su “Diritti umani, Orientamento Sessuale e Identità di Genere” dell’Assemblea Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani, emessa durante la 38esima sessione, il 3 giugno 2008;
Richiamiamo tutti gli stati e i maggiori organismi per la protezione dei diritti umani ad impegnarsi a promuovere e proteggere i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere;
Esortiamo gli Stati a prendere tutte le misure necessarie, in particolare legislative o amministrative, per assicurare che l’orientamento sessuale o l’identità di genere non possano essere, in nessuna circostanza, la base per l’attuazione di pene criminali, in particolare di esecuzioni, arresti o detenzioni;
Esortiamo gli Stati ad assicurare che le violazioni dei diritti umani legate all’ orientamento sessuale o all’identità di genere siano investigate e che gli autori siano perseguiti e tenuti a renderne conto in termini giudiziari;
Esortiamo gli Stati ad assicurare un’adeguata protezione ai difensori dei diritti umani e a rimuovere gli ostacoli che impediscono loro di portare avanti il loro lavoro relativamente alla tutela dei diritti umani e alla lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.

La chiesa ha detto no. ha votato contro.

adducendo motivazioni che non trovano riscontro nell'immediato ma che sono possibili scenari futuri "la questione è un’altra. Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni“"

sì???? forse! ma forse no! e intanto ciò che si ottiene è che la chiesa è contro la depenalizzazione dell'omosessualità....

Ma il problema grave è che la chiesa ragiona sempre più come stato e sempre meno come guida di un cammino religioso... non si è mossa pensando al bene delle vite in gioco... ma si è mossa a tutela "dei suoi", delle coppie  eterosessuali che potrebbero secondo questo ragionamento, essere loro in futuro discriminate...

io, che ancora spero in una chiesa ma che sbatto sempre di più il grugno contro l'evidenza di uno stato pontificio, mi aspettavo un agire ben diverso...

mi aspettavo che all'ONU non ci fosse nessun delegato della chiesa e che il Papa si rallegrasse del passo in avanti fatto contro la discriminazione degli omosessuali.... e che vigilasse affinchè non nascano altre discriminazioni ne per i gusti sessuali ne per il colore della pelle ne per la religione...

Perchè questa Chiesa... questo stato pontificio non sà più essere una guida spirituale? al mondo è quella che manca... di stati che cercano di imporre la propria dottrina ne abbiamo anche troppi

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Commenti al Post:
bright154
bright154 il 04/12/08 alle 19:31 via WEB
Non è stata l'unica azione biasimevole dello stato pontificio. Pensa che ancora il vaticano non ha sottoscritto la dichiarazione dei diritti umani. Stupisce quindi il tuo stupore. Diceva qualcuno che per far fare alle persone buone azioni malvage ci vuole la religione. Mi sembra che sia una citazione adatta alla circostanza.
 
 
cristianodisinistra
cristianodisinistra il 05/12/08 alle 09:19 via WEB
bright, concordo con te, ma il mio stupore è dato proprio dalla differenza che evidenzi nella tua ultima frase. La religione può fare tanto bene all'uomo, difendendoci dal materialismo,... è l'uomo che assetato di potere trasforma la religione in uno stato. Qui sta l'errore. La religione per mia esperienza ha fatto e fa tanto bene solo che l'uomo oggi è portato a vedere solo il male.Quando io sono andato a ricostruire le case distrutte dalla guerra jugoslava, ci sono andato con la mia religione, con il mio Gesù, con la mia spiritualità... quando il Papa parla di carità di amore, di rispetto lo fa con l'amore di Dio....quando entra nei fatti politici si comporta da capo di stato.... Non si tratta di due pesi e due misure, guarda bene, si tratta solo del fatto che l'amore di Dio trascende le nostre azioni.. è ad un livello ben più alto. Conosco preti che si fanno un mazzo così nelle nostre realtà povere e nelle realtà drammatiche di tutto il mondo.... e preti che invece hanno la maserati e fanno i segretari dell'arcivescovo... da una parte c'è l'amore di Dio, da l'altra c'è la politica dello stato del vaticano.... Io con la mia religione rifuggo le azioni malvage, tu probabilmente ci riesci anche senza la religione... ( ma tranquillo che anche in te c'è Dio )
 
Antares.89
Antares.89 il 04/12/08 alle 19:42 via WEB
Tu credi davvero che una risoluzione ONU indurrebbe i Paesi come Iran e Cina, dove gli omosessuali corrono i pericoli maggiori, a cambiare le loro leggi? Piuttosto dichiarerebbero guerra! Ma forse tu e la sinistra volete solo un'altra legge inutile che verrà rispettata solo dove non ce n'è bisogno..
 
 
cristianodisinistra
cristianodisinistra il 05/12/08 alle 08:58 via WEB
CERTO CHE NO! CERTO CHE LA CINA E L'IRAN NON APPOGGEREBBERO LA RISOLUZIONE, ALMENO PER IL MOMENTO... MA IN QUESTO MOMENTO SERVIVA DARE UN MESSAGGIO! 93 PAESI DELL'ONU HANNO CHIESTO UNA DEPENALIZZAZIONE, MA è CHIARO CHE è UN SIMBOLO, UN MOSTRARSI COMPATTI COME ONU CONTRO LE DISCRIMINAZIONI... E IL VATICANO AL DI LA' DELLA RISPOSTA CHE HA DATO, L'HA DATA COME STATO! INVECE CHE PORSI COME GUIDA SPIRITUALE! SCUSA MA QUESTO è UN ASSURDO!
 
   
Antares.89
Antares.89 il 05/12/08 alle 09:39 via WEB
Ah, immagino che i gay iraniani saranno molto felici di questo simbolo, peccato che la loro situazione non cambierà per niente. O, forse, cambierà in peggio, dato che il regime, per mostrarsi forte, li perseguirà ancora di più. I diritti umani non si fanno con i simboli.
 
     
cristianodisinistra
cristianodisinistra il 05/12/08 alle 09:56 via WEB
I Diritti umani si fanno anche con i simboli, la religione stessa è fatta pure di simboli. Vedi, tu dici che all'iran o alla Cina non importa niente della risoluzione onu, pur facendo parte dell'onu, io sono convinto che questo sia stato un passo avanti e la chiesa doveva appoggiarlo per il rispetto e l'amore per il prossimo che dovrebbe provare. Io sono convinto che se alla fine rimarrano solo pochi stati a considerare reato certi atteggiamenti allora cambieranno idea pure questi stati. Alla mia chiesa io chiedo di farmi da guida spirituale di aiutare il mio spirito ad andare avanti nonostante le ingiustizie... almeno questo è quello che insegnava Gesù... le crociate hanno ben poco di cristiano.
 
     
Antares.89
Antares.89 il 10/12/08 alle 15:22 via WEB
Come semplice citazione storica, oltre ai ben noti motivi economici, le crociate furono indette per liberare la Terrasanta dai Turchi; essi avevano cacciato i tolleranti arabi e non permettevano ai cristiani i pellegrinaggi a Gerusalemme. Sotto questo punto di vista, le crociate sono pienamente giustificate.
 
     
cristianodisinistra
cristianodisinistra il 11/12/08 alle 09:02 via WEB
E infatti io non parlavo dal punto di vista storico, ma dal punto di vista cristiano... ( dato che era in molti casi il vicario di Cristo in terra, il Pontefice, a sostenerle, appoggiarle e promuoverle )
 
     
Antares.89
Antares.89 il 19/12/08 alle 11:38 via WEB
E' abbastanza scorretto paragonare ai pontefici odierni quelli precedenti alla Controriforma: è chiaro che non avevano niente a che fare con Giovanni Paolo II o Giovanni XXIII. La cultura cristiana che sostengo è quella che va dalla Controriforma a oggi. Nel periodo precedente sono state fatte cose deplorevoli da parte della Chiesa, ma spesso erano cose abituali all'epoca, tant'è che i musulmani facevano molto di peggio..
 
     
cristianodisinistra
cristianodisinistra il 19/12/08 alle 11:54 via WEB
ma veramente io non paragono niente a nessuno... non paragono i pontefici di prima con quelli recenti, ne paragono mussulmani a cattolici... Io dico soltanto, come già tante persone illuminate nel corso dei secoli hanno fatto, ( alcuni divenuti Santi altri beati, altri rimaste soltanto persone illuminate ) che la Chiesa dovrebbe aiutare le anime, curare le anime, intervenire nelle cose del mondo con il "fare" pacato ma deciso, apolitico ma schietto, di Gesù. Vorrei una chiesa più cristiana e meno Stato. Una chiesa che smuova le coscienze con l'agire non con veti e certa prepotenza.... in fondo chi governa la chiesa dovrebbero essere i discendenti degli agnelli mandati in mezzo ai lupi che furono spinti da Gesù ad andare a diffondere la sua parola nel mondo. Dovrebbe mantenere la vulnerabilità di un agnello... dovrebbe trovare le parole giuste per muovere le anime... non lottare con violenza anche solo verbale urlando la propria ragione. E' ovvio che la Chiesa siamo noi, del resto, e , convinto di questo, ti posso assicurare che nel mio piccolo quotidiano cammino di fede all'interno della chiesa, io faccio di tutto per spingere la barca in questo senso... la chiesa si può cambiare e và cambiata reindirizzandola verso la Parola.
 
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