D'amore, di morte..

L'importanza di ascoltare...

Carina la mia collega stamattina..

Entra nel mio ufficio e mi chiede come sta il nonno... Io non ci stavo pensando in quel preciso momento, e così mi ritrovo a raccontare che è ancora in ospedale, che si spegne poco a poco, ora pannolone e flebo sempre attaccata... ieri sera non mi ha neanche riconosciuta...

Si apre dentro di me una ferita che vomita ricordi... è stato lui ad insegnarmi ad andare in bicicletta.. e associo, come due fotografie messe una a fianco dell'altra, l'immagine di me piccolina che pedalavo e cercavo lo sguardo sicuro di quell'omone che mi spingeva.. Ora quell'omone è un uomo che peserà 40 chili.. che non cerca il mio sgaurdo, perchè il mio sguardo neanche lo vede.. perchè la mia persona neanche la vede... Lui che mi adorava.. Lui che per me un sorriso c'era sempre.

Magonata, commossa, cerco lo sguardo della mia collega, che gentile mi ha appena chiesto le ultime notizie.. Ma lei è oltre, mentre io le spiego che ora ha bisogno di un aiuto anche la notte, che i medici ci dicono che possiamo solo limitarci a guardarlo scivolare via da noi, lei, assente sul discorso mi dice:

" Hai visto che carini i jeans nuovi che ho preso? Pensa, solo 25 euro!!"

E se ne va.

Lasciandomi attonita.

Dico solo questo, e non credo di sbagliarmi.

Partendo dal fatto che non è mia abitudine tediare colleghi e amici con i fatti miei, soprattutto con quelli così personali, se non ti interessa e chiedi solo per gentilezza, piuttosto lascia perdere...

Questo in termini corretti...

Dal cuore invece mi viene solo questo...  CHE CAZZO CHIEDI??????