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Departures ( Okuribito )
Il film giapponese scoperto al FAR EAST FILM 11 dove ha ricevuto un Audience Award.
• Premio Oscar 2009 Miglior film straniero
• 70 premi internazionali
arriva il 9 aprile in tutti i cinema d’Italia in versione doppiata in Italiano e con il marchio Tucker Film.
Regia: Yojiro Takita
Attori: Masahiro Motoki ( Daigo ), Tsutomu Yamazaki ( Sasaki ), Ryoko Hirosue ( Mika )
Daigo è un giovane violoncellista, dopo lo scioglimento della sua orchestra, decide di tornare al paese natio con la giovane moglie ed andare ad abitare nella casa lasciatagli dalla madre.Subito dopo lo scioglimento dell’orchestra si vede costretto a vendere il suo amato strumento al quale si rivolge indicando sé stesso come un fallito di poco talento.Quando i sogni , i desideri diventano irrealizzabili ci scontriamo con la realtà di tutti i giorni: lavoro = sostentamento.La domanda è: Perché dobbiamo rinunciare ai nostri sogni a causa di una realtà che talvolta poco o nulla ci offre?Il 4 luglio del 1776 fu ratificata a Philadelphia la “Dichiarazione di Indipendenza” dove leggiamo: “Noi riteniamo... che tutti gli uomini sono stati creati uguali, che essi sono dotati dal loro creatore di alcuni Diritti inalienabili, che fra questi ci sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità”.Daigo dopo aver letto un inserzione sul giornale si presenta all’agenzia NH quasi subito capisce che vi è stato un equivoco, la parola “Partenze” significa che dovrà preparare i defunti al commiato finale prima della cremazione: lavarli, vestirli, truccarli e renderli il più possibile belli ,di fronte gli occhi dei familiari che assistono alla cerimonia di ricomposizione. Il lavoro offerto è il Nokanshi o Necrocosmetico o cerimoniere funebre.Il Nokanshi nel passato non esisteva, i familiari preparavano i corpi prima della sepoltura salutavano il loro caro con amorevoli cure di pulitura e vestizione.Il film ci fa riconciliare e ci fa guardare con rispetto un lavoro che nessuno di noi vorrebbe mai svolgere, tranne che per estrema necessità, e che noi occidentali indichiamo col nome di becchino.In Giappone il necrocosmeta si occupa dei cari estinti con una delicatezza che ci commuove. I parenti, non tutti apprezzano il loro lavoro, dopo la vestizione ringraziano e fanno dei doni per aver reso i loro amati belli.Daiko lava i defunti con lievi carezze , li veste e li trucca con fare rispettoso.Lentamente si innamora del suo lavoro, che gli altri non farebbero mai: bisogna toccare i morti, che non sempre sono in buono stato, e finalmente riesce a rispondere alla domanda che più volte si poneva: “Qual è il mio destino?” . Preparare i defunti affinché possano attraversare il cancello che li fa andare oltre la vita terrena.Daigo che suona il suo violoncello di bimbo sulla collina nei momenti di sconforto con il cielo alle spalle ci fa comprendere che la musica come la morte ci riconcilia con il mondo cancellando rancore, odio e senso di abbandono donandoci pace e serenità.La musica, come la morte, ci avvicina a Dio.L’immagine sopradetta ci commuove come l’intero film e ci fa comprendere come diversa è la cultura giapponese di cui non possiamo negarne il fascino e la profonda spiritualità.Gli attori sono bravi e credibili.Bravo l’attore che interpreta il capo dell’agenzia che quasi subito comprende la bontà di Daigo e immediatamente comprende che come Lui si innamorerà del suo lavoro.Il lavoro talvolta non è solo denaro ma passione , amore e cura degli altri.Brava l’attrice che interpreta la moglie di Daigo. Questa giovane moglie ama tanto il suo sposo è guardandolo svolgere il rito della deposizione lo amerà ancor di più e lo comprenderà completamente. Film poetico e commovente.
ANGY
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