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Un blog creato da mdmariagraziad390 il 31/07/2012

le parole e l'aria

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blog

Post n°4 pubblicato il 11 Agosto 2012 da mdmariagraziad390

Ho  visto alcuni dei Blog che sono su Intenet e mi sono molto rattristata. Il mio Blog è per chi ha voglia di capire quel che ci succede intorno senza veli, senza pregidizi, senza paura e stereotipi ( leggi modelli falsi)  senza morbosità pornografiche che ci fanno solo ammalare. Provate a fare l'amore con la vostra compagna  o moglie con amore e vedrete che ogni pornografia  e ogni distorsione sessuale impallidiranno.  L'amore profondo e appassionato sono una moneta fuori uso? Ma è una delle poche cose che rendono ciò che facciamo meravoglioso. 

Ciao MG

 
 
 

follia

Post n°3 pubblicato il 06 Agosto 2012 da mdmariagraziad390

Ho scoperto alla fine che cosa muove molte  aziende e la politica  ed anche tanti rapporti di coppia  Sono quasi sempre persone folli .  Molti sono razionali nell'organizzazione, dotati di ottima memoria, ma assolutamente folli nella vita quotidiana , nei confronti dei sottoposti, nella considerazione di se stessi e degli altri, incapaci di ammettere i propri errori, negando sempre anche di fronte all'evidenza , affetti da megalomania.  Impegnati nel tentativo di pararsi sempre il cosiddetto..... e a dare la colpa agli altri.  Ciò non significa che bisogna eliminare queste persone. Ma solo che la natura umana anche nei più intelligenti è così fragile e distorta.  Gli uomini sopo spesso malati e non se ne accorgono  anzi  fanno migliaia di proseliti grazie all'apparenza di rispettabilità , di magnanimità , di super-manager, ai sogni di superpotere che vivono sopiti in ognuno di noi, ai privilegi che -sotto -sotto questi capi (o partner) distribuiscono. Da noi la sinistra non è sinistra per niente ma l'etichetta di essere gli eredi delle tradizioni di giustizia sociale li rendeva fino a qualche tempo fa  credibili.  Le etichette sono importanti, i simboli, i nomi che sembrano  non avere senso sono importanti. Ora il pericolo della follia collettiva è sempre in agguato, bisogna trovare ogni giorno una soluzione, non  certo eliminando i capi, ma non seguendoli come pecore. Cerchiamo  di guardarci sempre dentro: è giusto quello che stiamo facendo o no, chiunque ce lo dica, chiunque ce lo consigli.  Perchè la follia porta sempre verso una direzione rischiosa quasi sempre l'autodistruzione. Ricominciamo a dialogare con noi stessi a non farci stravolgere dalla fretta, dalla paura o da un egoismo gretto. 

MG

 
 
 

esperienza

Post n°2 pubblicato il 02 Agosto 2012 da mdmariagraziad390

Sono stata lontana dalla fede per molti anni e credo in quegli anni di aver perso la strada: la strada verso la felicità, verso l'amore per gli altri e verso me stessa. Ad un certo punto ho iniziato a sentire nel mio abbattimento la necessità di entrare in una Chiesa. Ogni volta che passavo vicino ad una Chiesa sentivo un vero impulso ad entrare.E' stato un processo assolutamento non voluto , ma ero forse con il senno di poi abbastanza infelice perchè sentissi quell'impulso e cominciavo anche ad essere nella predisposizione d'animo adatta ad ascoltare le parole del Vangelo. Prima le leggevo e non le capivo.

Poi ho iniziato a capire ed era come se una luce le avesse allora, e solo allora, illuminate. In base alla mia esperienza la fede è stato un dono . Un dono che Lui sceglie di darti e Lui solo sa, nei suoi imperscrutabili pensieri, perchè ti fa questo dono, perchè tutti siamo peccatori. Mi è sembrato però che Dio forse richieda una predisposizione d'animo particolare, una predisposizione ad accettare che non siamo i padroni assoluti della nostra vita e che spesso contando solo su noi stessi combiniamo dei veri disastri.

Un giorno sempre in chiesa ho sentito  una luce  attraversarmi  dalla testa ai piedi e sono rimasta così un bel pò con questa luce che era un'energia allo stesso tempo  ed una pace mai provata, spaventata e sbaldordita allo stesso tempo. Ero sobria, a parte che solo da giovane ho bevuto qualche bicchiere di birra , e non avevo preso neanche un farmaco particolare. E' un esperienza fisica non ripetibile ogni volta che si vuole ma pur sempre un esperienza fisica.

Altre volte, dopo questa,   ho sentito  un energia che veniva al di fuori di me, ma non così forte. Bè come ve lo spiegate questo?!

Allora ho capito il significato della preghiera: perchè la nostra piccola mente si apra alla Sapienza di Dio. Ed ho capito chi ero lo Spirito. Prima non capivo neanche il significato di questa Essenza: chi era, cosa c'entrava con Gesù Cristo. Certo quel che ho sentito immediatamente è stato un impulso irrazionale, qualcosa che mi ha travolto ed ha molto in comune con l'amore fra un uomo e una donna. Ma di razionale non c'era nulla. Altra cosa è mantenere la fede tutti i giorni. mantenere la fede tutti i giorni è accettare definitivamente che il mondo e neanche noi stessi possiamo migliorare se non a piccoli passi e con il Suo aiuto ed è accettare la Croce propria ossia il peso che la vita ci ha dato da portare. Mantenere la fede è credere che non tutto si esaurisce qui e che- nel momento in cui lo dico mi vengono i tremori- dopo la morte c'è un'altra Vita.

 Ci vuole un elemento di razionalità e di volontà: se si sente questo amore che ti travolge, bisogna credere che esista la Vita eterna  Questi sono lo sforzo e la sfida più grande che dobbiamo affrontare e assolutamente alieni dalla nostra vita quotidiana. Ed in questo noi perdiamo spesso la speranza. Capito cosa significa speranza? Non un desiderio non fondato ma la realtà di un futuro certo dopo la vita.

 
 
 

della violenza

Post n°1 pubblicato il 31 Luglio 2012 da mdmariagraziad390

Della violenza e del prendersi ciò che ci garba


Karl Popper aveva scritto un libro " Cattiva maestra televisione" nel quale spiegava che la TV, che è tuttora un mezzo di diffusione di modelli di comportamento e di insegnamento, era una cattiva maestra perchè dal dopoguerra agli anni ottanta, periodo nel quale era stato pubblicato il libro, i mass-media avevano proceduto ad un crescendo nel mostrare la violenza. Le generazioni successive hanno riso perchè Popper prendeva come esempio di cartone animato violento "Tom e Gerry". Ma c'è un che di vero in quello che affermava. Se esaminiamo i cartoon dagli anni quaranta agli anni ottanta in nessun cartone c'è un continuo combattimento come nei cartoni di Tom e Gerry: forse perchè il mondo usciva da quella bieca macelleria che era stata la seconda guerra mondiale nella quale non c'era stato un attimo di tregua , nei cartoni animati del dopoguerra (Biancaneve,Cenerentola, i cortometraggi in genere della Walt Disney,) la luce si alterna alla cupezza, la pace alla guerra, e dopo momenti di combattimento, ci sono lunghi periodi di pace e di riflessione, ed infine ed in sottofondo c'è sempre una piccola lezione morale. Da Tom e Gerry in poi questo non esiste più. Non ci sono più lezioni morali, i rapporti non sono altro che un tentativo incessante di distruggersi ed una continua competizione fisica che non danno riposo all'attenzione del pubblico. Si ride di come viene ridotto l'avversario ( anche se non muore mai ) e si ride di più se viene malridotto. Negli sviluppi successivi i cartoni e i media in genere hanno continuato a conservare questo aspetto di lotta fisica incessante , basta tener presente le dinamiche dei manga giapponesi che hanno invaso il nostro complesso mondo: il male ha conservato l'aspetto di colui che vuole distruggere la felicità degli altri, mentre il bene acquistava contorni vaghi: l'amore universale, una divinità immersa nella natura, l'armonia universale intesa come ciclo biologico. Nel Re Leone il bene è il ciclo vitale che, in questo splendido cartone, non mostra mai la morte reale delle vittime (dei deboli) dei leoni, ma sottintende che il ciclo è buono anche se permette la morte dei deboli. (il cattivo è chi disturba questo ciclo o lo sovverte con mezzi subdoli) Nei precedenti cartoons la prevaricazione dei forte sul debole veniva sopportata come un male inevitabile, ma pur sempre un male. Ora la prevaricazione è un bene necessario. Via via che procediamo negli anni nei cartoon si pone sempre più attenzione sulla lotta, sugli aspetti cruenti e si dissacrano le elementari leggi di convivenza (la buona educazione, il linguaggio senza parolacce) fino alle pellicole  decadenti di Tim Burton nelle  quali perde peso la lotta fisica, ma diventano protagonisti la morte ed i personaggi morti che riproducono, nella loro infelicità, il desiderio di amore, di inclusione, di comprensione che molti di noi non sono più grado di dare e di ricevere. La protagonista è diventata la morte: dare o ricevere la morte. Tutti i cartoni sono d'azione, un operazione simile avviene per le pellicole. E se non c'è l"azione" non ci"divertiamo" . Basta guardare l'ultima creazione di Lucas "Avatar": il film è un susseguirsi di combattimenti, anche se il bene ha contorni religiosi new age (lo spirito dell'albero). Ora , sebbene con questo grande spettacolo si tenti debolmente di fare un passo indietro rispetto alla definizione della correttezza della prevaricazione del forte sul più debole, è dura tornare indietro nell'opera di rieducazione che è stata messa in atto nel corso di cinquant'anni. In un'intervista, alla domanda se fosse giusto che il cattivo in un film e nella vita reale venisse ucciso, un bambino, di 11 anni ha risposto di sì. I nostri figli sono stati educati ad applicare la soppressione senza un attimo di esitazione. Siamo forse tornati al nazismo Ora come possiamo stupirci che molti dei nostri ragazzi, oltre a vivere il disagio psicologico dell'adolescenza prima, e in seguito quello sociale della disoccupazione, spesso si abituino a menare le mani e a prendersi ciò che gli garba se ciò è " giusto".

 

 

 
 
 
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