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Martin Mystère 293 - Homunculus
Post n°181 pubblicato il 29 Giugno 2009 da cs206
Un nuovo caso per il Detective dell'impossibile! Londra, 1889. Un giovane alchimista e scienziato mostra ad un esterefatto Oscar Wilde il frutto delle sue scoperte: l'Homunculus, un'esserino alto poco più di una spanna, utile a coloro che non dovessero avere una coscienza propriamente specchiata, dal momento che reati e cattiverie verranno sfogati proprio sulla creaturina, lasciando la fedina del proprietario intonsa; lo scioccante ritrovamento si riverberà nel celebre romanzo Wildiano Il ritratto di Dorian Gray. Alla tradizione alchemica si può poi far risalire il mito dell'homunculus, e cioè della creazione in vitro di un essere vivente attraverso formule magiche. Questo mito ha forti analogie, almeno negli intenti, con quello del golem, dello zombi, dell'automa e del mostro di Frankenstein. Secondo la leggenda, chi viene a conoscenza di certe arti magiche può fabbricare un golem, un gigante di argilla forte e ubbidiente, che può essere usato come servo, impiegato per svolgere lavori pesanti e come difensore del popolo ebraico dai suoi persecutori. Può essere evocato pronunciando una combinazione di lettere alfabetiche. Lo scrittore ed esoterista Gustav Meyrink si ispirò a questa leggenda per il suo romanzo del 1915 Il golem (Der golem)
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