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postilla, io sto dalla parte di chi prova a cambiare
Post n°66 pubblicato il 12 Gennaio 2007 da Uto88
sul mio blog non mi va MAI di parlare di politica, finora ho cestinato tutti i post che mi hanno lasciato sull'argomento e ho battibeccato tutte le volte con il fido Makataimeshkiak (ho appena finito) ma la storia di Giovanni Maiolo è diversa, non è solo politica, è un ragazzo, è un blogger, come me e come milioni di altri al mondo. è un ragazzo che è cresciuto senza abbandonare i propri ideali. un ragazzo che, come me, come Makataimeshkiak, abita nella parte più bassa del paese, quella dove non si vede mai abbastanza, quella parte che anche se si chiama mezzogiorno non ci vedi mai chiaro e se un ragazzo come lui si batte con i mezzi della politica riceve una lettera minatoria. un anno fa nella sua terra il motto era "adesso ammazzateci tutti" oggi non si sente quasi più niente e chi continua battersi è preda, perchè sulla locride, sul mezzogiorno si sono spenti i riflettori. Anche se lo conosco solo virtualmente credo di conoscerlo sufficentemente da dire che in un momento come questo gli sono vicino. la prima cosa che insegnanano agli "aspiranti giornalisti" è quella di spesonalizzarsi davanti a una tastiera ma in queste cose c'è poco da spersonalizzare, io credo di sapere da che parte sto e sono convinto che sia la parte giusta, dalla parte di chi prova a cambiare, anche da solo. |
UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE
Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale di Pulsatilla e Renzo Arbore.
Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".
Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)
appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.
Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale
Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.