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CLEAN moleskine

il moleskine è pulito perchè quando scrivo lo faccio qui.

 

 

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voglio vivere in eurostar

Post n°122 pubblicato il 14 Ottobre 2007 da Uto88

in quattordici giorni cambiano tante cose.

sono qui solo per rompere "il silenzio stampa". per dire che...

a) sto pensando seriamente di trasferirmi a Bari perchè farsi tre ore di viaggio al giorno col treno che si ferma ad ogno carciofo che incontra per strada non mi piace.

b) sto pensando di prendere casa anche per cambiare un po' di facce, non è possibile che tengo le stesse facce  "semb nanz a l'ucchj".

c) voglio una pulizia etnica nel senso che vorrei che la gente si lavasse! non si può stare in un vagone e sentire i giramenti di testa ogni volta che il passeggero di fianco muove un braccio, non è possibile che a lezione ci capiti davanti sempre un pachiderma che sembra l'uomo gatto di Sarabanda e che gronda sudore a gavettoni

d) voglio che la gente smettesse di dire boiate in treno. i vagoni sono pieni di persone frustrate che sono poeti incompresi, che sanno ballare, cantare e recitare ma che mariadefilippi non li ha voluti come "Amici", se magari si fossero lavavati forse sarebbero entrati

e) voglio che le persone imparassero a guidare, che dessero le precedenze e si fermassero agli incroci. vorrei uscire senza paura di morire nell'auto dell'amico assassino che tu gli dici di svoltare a destra e lui si mena dritto senza fermarsi allo stop. Voglio vivere perchè c'ho ancora i desideri di sopra da relaizzare.

f) voglio smettere di aspettare. Voglio quello che voglio. quello che voglio lo voglio il prima possibile, voglio i sedili di un euro star, voglio i miei binari, voglio arrivare dove voglio arrivare io.

E stavolta non mi fermo.

Perchè m'è successa la cosa più stramba che mi potesse capitare.

Forse mi sono quasinnamorato. Senza farlo apposta, è capitato e basta, senza troppe spiegazioni. una cosa veloce e diretta, proprio come un eurostar.

Felice come un bimbo sul trenino.

 
 
 
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UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE

Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale  di  Pulsatilla e Renzo Arbore.

Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".

Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)

appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.

Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale

Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.

 

se vuoi insultarmi, conoscermi, chiedermi qualcosa la mia mail è whoisuto88[chiocciola]libero[punto]it
 
 

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