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un caleidoscopio di ricordi e un numero: 3

Post n°73 pubblicato il 30 Gennaio 2007 da Uto88

immagineocchei, il mio blog è pieno di aneddoti e il filo della storia lo si intravede solo leggermente. hai ragione tu.

il fatto è che io odio i finali, odio scriverli, odio pensarli, e se nel finale c'è un pezzo di me è ancora peggio.

però oggi il finale di una storia mozzata lo scrivo visto che è arrivato un messaggio che mi ha fatto capire che qualcosa è cambiato.

che poi non è un finale per niente anzi, è un finale che ti porta a un altro livello come un gico per la ps2.

trillo mattutino del cellulare. l'essemmesse di una persona che è stata molto vicina sia a me che e a Kià.

"ti ho sognato e la cosa più bella del sogno era era che c'era anche kiara e ci divertivamo... sai a volte ho dei rimpianti ma qualcosa mi frena"

è Anto, insieme abbiamo risolto situazioni che neanche lo psicologo più quotato della provincia aveva sanato, Kià era guarita dalla bulimia e anche se ce lo dicevano non eravamo coscienti che fosse stato un'impresa nostra. una scalata a sei mani per riprendere a stare bene, come prima, insieme.  io, Anto e Kià.

ma ora troppe cose sono passate e dissolte, sarà la volta buona di scriverla questa parola. fine. ora ci posso anche riempire una paginetta con i righi di prima elementare, fine, fine, fine.

non c'è più tatuaggi che regga, non c'è più ricordo che tenga, non c'è più storia che mantenga.

sono disintossicato e con una cicatrice in più, l'unidicesima, stavolta immaginaria per fortuna il sangue che ho buttato ora è una figura retorica.

ce ne è voluto di tempo, ne è passata di selezione naturale e forse c'aveva ragione Darwin, le persone che restano sono quelle che si sono adattate all'ambiente.

per dirla breve quelle che hanno imparato a capirmi e hanno fatto il callo.

me ne sono accorto ieri dopo essere uscito dal cinese. un pomeriggio già visto tante volte. potrei scrivervi della solita piastra di spaghetti di riso, degli stessi ravioli arrosto, della stessa puzza di fritto e della solita papagna che arriva quando anche il gelato fritto è arrivato in fondo allo stomaco.

ora il triangolo mela-zazzy-uto88 si è addormentato in camera mia. e  ho pensato che la storia è sempre quella, come in un caleidoscopio tutto si è scomposto e poi ricomposto,  stavolta in maniera diversa, le stesse forme con colori diversi.

e in testa mi è ritornata la foto un po' sbiadita di quando su quei letti ci dormiva un trio diverso.

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Commenti al Post:
alessio_17a
alessio_17a il 30/01/07 alle 17:12 via WEB
si percepisce il bel rapporto che univa questo trio speciale...E' bello contare sulle persone che hanno camminato con te per parecchio tempo...ciao uto...
 
legolina83
legolina83 il 30/01/07 alle 17:29 via WEB
pikkolo questa parte della tua vita è bellissima...e anke se finita sn contenta ke ne prendi atto cn coscienza e maturità....sai le ferite sn tante e nulla potrà cancellarle, ma cm scrivevo qualke giorno fa nel mio sicuramente l'unica medicina ke puoi prendere è il tempo...il tempo aggiusta tutto, ti apre gli okki e ti fa vedere le cose cn okki diversi....so ke magari questo bel trio era molto impo xte lo leggo dalle parole ke ti escono direttamente dal cuore...ma anke dal cuore ti verrà la forza x andare avanti...dai ke ci sn io qua ke saprò sempre ascoltarti....mille bacetti solo per utino....mery
 
KATAlobo
KATAlobo il 31/01/07 alle 18:04 via WEB
Le nostre strade a volte ci portano lontano da cose o persone che prima ritenevamo fondamentali. Ho vissuto una storia simile, e posso dirti che il dolore rimane e il rimpianto per i momenti passati pure. Mettere la parola fine a quella storia e riporre quel libro nello scaffale è l'unico sistema per non marcire i bei ricordi. Che poi riaffiorano da soli, dopo qualche mese o qualche anno, credimi, ti ritroverai a pensare al tutto, magari sorridendo, trascurando quella parola fine. Le ferite vanno conservate, curate e mostrate allo specchio.. sono le battaglie perse che ci fanno evitare la disfatta.
 
Fiocco_J87
Fiocco_J87 il 31/01/07 alle 19:24 via WEB
bella storia, bravo.. complimenti anche alla tua amica-collega... credo che kia vi sia riconoscente per sempre... ciao uto... fiocco
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 01/02/07 alle 00:02 via WEB
Bah è vero la vita ci propone scenari diversi attori diversi ma alla fin fine la storia una è ed è la tua..cerca di non farti sopraffare dalle emozioni che ci rendono deboli sii forte, goditi i momenti belli che ogni giorni vivi...tua Laura
 
 
Uto88
Uto88 il 01/02/07 alle 15:03 via WEB
we laurè.. nn ti preoccupare sono forte, solo che nell'ultimo periodo mi girano un po' le scatole per gli ultimi avvenimenti scolastici.. tvb
 
Rospo_72
Rospo_72 il 01/02/07 alle 14:38 via WEB
Io mi chiedo, ma se a 18 anni sei così intenso, alla mia età, che splendida persona sarai? Un bacione :)
 
 
Uto88
Uto88 il 01/02/07 alle 14:51 via WEB
rospetta sei troopo buona! :D come ti voglio bene!! vorrei che fossero tutti buoni e comprensivi come te! tu si che sei una splendida persona!
 
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UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE

Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale  di  Pulsatilla e Renzo Arbore.

Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".

Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)

appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.

Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale

Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.

 

se vuoi insultarmi, conoscermi, chiedermi qualcosa la mia mail è whoisuto88[chiocciola]libero[punto]it
 
 

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