CLEAN moleskine
il moleskine è pulito perchè quando scrivo lo faccio qui.
« incubo di una mattina di... |
Sono due mesi che non batto un tasto su questa tastiera. in due mesi cambiano tante cose.
Cambiano le persone, le situazioni e io sto somatizzando tutti i cambiamenti di due mesi.
sto metabolizzando i pugni nello stomaco.
Il blog è in coma farmacologico, una cosa voluta, lo tengo a bada, ci sono troppi pensieri e troppe cose difficili da spiegare, ma soprattutto da capire.
Stavolta non lo so se torno, Uto è cresciuto, forse cambia casa virtuale visto che quella materiale l'ha già cambiata da tempo.
Uto è cresciuto, il blog gli ha stravolto la vita. Tante cose virtuali sono diventate reali, tante cose reali sono diventate virtuali, effimere, tante cose sfuggono di mano e te ne accorgi troppo tardi.
Ora mi trovo con una vita nuova davanti, un sacco di ricordi che fanno male in tasca e una voglia pazza di dimenticare.
E in questo blog ci sono troppi ricordi.
Sono contento solo di aver incontrato tante persone importanti. Grazie Ari, grazie Alias, grazie Ange, grazie Mari.
grazie a tutti quelli che in un modo o nell'altro sono cresciuti con me!
|
UTOTTOTTO STORIA SEMISERIE IN QUARANTATRE RIGHE
Utottotto è nato 19 anni fa nell'ospedale di Padre Pio e si è diplomato nella scuola in cui ha studiato Wladimir Luxuria. Come qualcuno può dedurre abita nella città natale di Pulsatilla e Renzo Arbore.
Porta il cognome di un noto cantante napoletano, sua madre quello di un poeta recanatese che ha passato tutta la sua vita prendendo freddo ad una finestra guardando una certa Silvia che non se l'è mai filato. Il poeta in questione dopo essere andato in bianco ha scritto "il passero solitario".
Il nome di Utottotto ricorda vagamente quello di un pittore che disegnava orologi fusi e giraffe in fiamme, convinto di essere portato per la pittura a 15 anni ha partecipato ad un paio di mostre collettive, suscitando solo l'interesse di un paio di avanguardisti (evidentemente miopi) e una ciurma di bambini che tuttavia non hanno comprato manco un quadro... (sottigliezze)
appesi i pennelli al chiodo e i quadri alla gola è finita la parentesi dandy.
Dopo aver scoperto che il suo avo recanatese è stato uno dei primi giornalisti italiani è entrato nella redazione di un giornale culturale
Ora spera solo di non fallire nel campo "letterario" altrimenti gli resta solo da cantare la neomelodica napoletana come il cantante con cui condivide il cognome.