STRISCE BIANCONERE
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Stamattina allo Juventus Center di Vinovo si è rivisto in campo Alessandro Del Piero. Il capitano è comparso sul rettangolo verde verso il finire della seduta e ha effettuato un blando lavoro atletico differenziato, un ulteriore passo importante verso il recupero dalla distrazione del muscolo lungo adduttore della gamba sinistra accusata nell’allenamento dello scorso 1 ottobre.
In campo, al contrario di ieri, c’era pure Felipe Melo che spera di esserci contro i suoi ex compagni della Fiorentina nell’anticipo di sabato. Il brasiliano ha svolto la prima parte atletica da solo, quindi quella tattica con i compagni ed è poi rientrato in palestra mentre il resto della comitiva bianconera, infarcita anche oggi di alcuni giovani della Primavera, svolgeva una serie di esercizi atletici extra, seguiti da un lavoro con il pallone e poi dalla solita partitella di fine seduta.
Rispetto a ieri, presenti anche Amauri e Trezeguet che hanno svolto un supplemento di corsa alla fine dell’allenamento, mentre Diego e Giovinco provavano i calci di punizione (per la cronaca il brasiliano ne ha messi a segno 4 contro i 3 siglati della "formica atomica") con Manninger in porta. Assenti gli infortunati Marchisio e Salihamidzic. Domani pomeriggio ultima seduta senza i nazionali che, fatta eccezione per Caceres, rientreranno tutti tra giovedì notte e giovedì mattina.
Doveva essere a Coverciano a festeggiare la qualificazione ai Mondiali e a preparare l’ultima gara contro Cipro e, invece, si ritrova costretto alla fisioterapia dopo l’intervento al menisco del ginocchio destro. P
er Claudio Marchisio, che finora non era mai finito sotto i ferri, è il primo vero infortunio della sua carriera. Per il centrocampista torinese tre le gare già saltate, quella di Palermo con la Juventus e le due in Nazionale. Un vero peccato visto l’ottimo avvio di stagione che gli aveva permesso di conquistare una maglia da titolare sia in azzurro che in bianconero. «L’obiettivo è quello di essere pronto per la metà di novembre. Ma tutto sarà fatto rispettando i tempi e senza accelerare, quello che mi interessa di più è guarire perfettamente - spiega Marchisio al sito internet della Juventus -. Sono contento di come stanno andando le cose. Il giorno dopo l’intervento avevo un pò male, ma ora cammino già senza stampelle e ho subito iniziato la fisioterapia. Ovviamente mi spiace molto dovermi fermare adesso ma la prendo con ottimismo. Se questo infortunio fosse arrivato più avanti nel corso della stagione sarebbe stato molto peggio».
Marchisio salterà, tra le altre, le gare casalinghe con Fiorentina e Napoli e la trasferta di Siena, proprio quelle in cui nella scorsa stagione ha lasciato il segno con gol pesanti.«Vorrà dire - è la battuta di Marchisio - che cercherò di fare gol al ritorno o di trovare avversari nuovi... Scherzi a parte, dovrò saltare partite importanti in campionato e in Champions League, ma sono tranquillo perchè i miei compagni faranno bene. Inoltre ora rientra anche Sissoko che è stato fermo a lungo e ha tanta voglia di giocare».
Intanto è già entrato nel cuore dei tifosi che lo stanno sostenendo in questo periodo di recupero dall’intervento chirurgico. «Ho ricevuto tanti attestati di stima, soprattutto da parte dei tifosi. Tutto questo mi ha fatto davvero molto piacere - conclude Marchisio - e quindi non posso che ringraziare con affetto tutti coloro che mi sono stati vicini».
(La Stampa)
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PRIMO GOAL
Eri poco più di un ragazzo quando ti buttarono dentro al tuo primo campo di calcio di serie A.
In quel momento, quando il Trap ti disse:"Dai, scaldati che tocca a te", tu non sapevi che pensare, un groppo in gola, le gambe che tremavano, ma ti facesti coraggio.
Alzarsi dalla panchina e iniziare il riscaldamento, una corsa verso l'ignoto.
Pensasti a tuo padre, a tua madre, al fratello che ti aveva sempre sostenuto, ai tuoi amici più cari ai quali sarebbe venuto un'infarto nel vederti entrare in campo, ma dopo c'era solo l'ignoto.
Non sapevi a cosa seresti andato in contro dentro quel campo da calcio, eppure il terreno di gioco l'avevi calpestato migliaia di volte, in quel momento ti sembrava fosse la prima volta che ti capitava di giocare...
Pensare a cosa fare, a come doverlo fare, pianificando tutto nei minimi dettagli, e poi l'arbitro fischiò…toccava a te.
Baggio ti sorrise e strizzò l'occhio, Moeller ti guardò impassibile, Ravanelli ti battè il 5..:"e adesso?.....cosa ne sarà di me", ti chiedesti?...Dribbling di Julio Cesar, palla a Marocchi che dà subito a Baggio,il quale lancia la palla in profondità, sui tuoi piedi..Goal..si Goal...non sapevi cosa fosse...gioia, emozione...cuore gonfio di sentimenti che passano veloci confusi nella mente e nell'animo che sembra poter volare
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