Creato da glencoe_1 il 12/08/2007
il corpo e lo spirito ricomponendosi riportano il sacro in questo mondo

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Messaggio #2 »

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 12 Agosto 2007 da glencoe_1
 
Foto di glencoe_1

Santuario
Estate,caldo..

Prendo contatto con la mia guida per telefono,ci siamo già sentiti e’ solo per confermare il nostro appuntamento.

Le mie ricerche mi hanno portato da lei.

Lei e’ una antropologa che ha studiato e sperimentato per molto tempo e si e’ specializzata nel tempo nelle antiche pratiche spirituali di varie culture.

Tre ore di viaggio e sono arrivato, sono in anticipo come piace a me.

Cerco e trovo il luogo dell’appuntamento e poi mi concedo una cioccolata calda all’arancio,sfoglio il giornale e attendo.

Manca un ora e mi suona il cellulare e’lei..

“dove sei ?” mi dice

“sono a cento metri da te” dico io

“ puoi venire subito io sono gia’ pronta”

“arrivo”

metto in moto la macchina,curvo a destra e poi a sinistra,la vedo e’ una figura snella in mezzo alla stretta via…entro a sinistra in un cortile ed esco dall’auto ..ci salutimo…

lei mi fa’ aspetta e se ne va’ torna dopo pochissimo ,sale e partiamo per un bel posticino appena fuori dal paese  dove pranzeremo.

Mi dice subito la sua eta’ ,la mia la sa’ gia’ .qualcosa per telefono le ho gia’detto…

Lo scopo della mia visita anche ,ma da subito l’incontro diventa una normale visita tra due persone che gia’ si conoscono anche se ci siamo detti pochissime parole al telefono,due persone che non sono ancora due amici,ma e’ come se lo fossero.

Mi dice che quello nella settimana e’ il suo momento e che ha il bisogno di andare a passeggiare vicino all’acqua del torrente che passa appena sotto il luogo del pranzo.

Mi premuro di dirle subito le cose essenziali e che non si senta condizionata in nessun modo dalla mia presenza , parlo del motivo che mi ha portato la’ da lei e le faccio un rapido riassunto del mio paesaggio interiore ,la’ dove mi trovo da solo a camminare.

Pranziamo molto velocemente,la conversazione e’ cosi’ naturale e cosi’ anche il silenzio…

E poi iniziamola passeggiata, durante il pranzo le ho detto che quando ci eravamo sentiti l’ultima volta e lei mi aveva detto della passeggiata io avevo subito pensato che lei mi avrebbe portato nel suo posto segreto e questa idea mi piaceva molto….

Ci incamminiamo e io ho un passo cauto,per via della mia disabitudine alle passeggiate e anche perche’ non ho le scarpe adatte e cosi’ lei mi precede di qualche metro..e’ la situazione ideale per darle questo senso di liberta’,questo senso che io ci sono ,ma anche che lei e’ sola e libera….

Lungo il percorso ai bordi del torrente ci sono i resti di alcuni antichi mulini ,la vegetazione spontanea che aveva invaso le rovine,mi dice e’s tata tolta e ci fermiamo ad ammirare il torrente,le pietre e la montagna davanti….ogni tanto incontriamo delle persone distese a prendere il sole,lei mi regala piccola pietra di fiume,un quarzo…poi vede un dei piccoli fiori si avvicina e li bacia, a me fa piacere che non li abbi strappati e glielo dico…

Ogni tanto il torrente e’ fa’ dei salti creando delle cascatelle che a lei danno delle sensazioni diverse

in realta’ mi dice spesso cosa sente durante questa piccola passeggiata ed io la ascolto attentamente perche’ io so’ che lei e’ la mia guida……

poi ci sediamo su un masso proprio davanti ad una cascatella che le piace e io comincio a guardare l’acqua che scorre e chiudo gli occhi e sento le gocce d’acqua che bagnano piacevolmente il mio viso, la mia disabitudine a sentire quello che vi e’ di naturale se ne va’ e guardo l’acua e mi piace questa sensazione ipnotica che sento….

Continuamo ed arriviamo nel suo posto, attraversiamo il torrente su delle pietre e guardiamo questo anfiteatro di rocce alte e forti e cosi’ vicine,e’ un bel posto ed e’ il suo posto…

L a mia sensibilita’ al luogo esiste anche se non e’ paragonabile alla sua.

Il cielo si sta’ coprendo di nuvole che ci consigliano di tornare alla macchina cosa che facciamo dopo un po’.

 

Durante il ritorno le faccio delle domande il piu’ possibile precise su quello che doveva occupare tutto il tempo del mio stare con lei , arriviamo appena in tempo che comincia una pioggerella.

Mi dice che vuole restare all’aperto ancora epr un po’ non vuole tornare a casa subito ed allora ritorniamo dove abbiamo pranzato e ci prendiamo un succo fresco di mele e mirtilli,la ascolto mentre parla con il gestore sui sentieri della montagna ,da percorreremda evitare perche’ pericolosi e ogni tanto mi sorride.

Poi la riporto alla sua casa ci scambiamo due regali io le ho portato un libro lei mi regala un cd,la sua casa e’ una bella e grande stanza senza divisioni,senza pareti c’e’ la cucina,il salotto ed in fondo vicino ad una libreria il letto dove dorme,so’ che e’ stata molto in America e percui mi immagino che abbia in qualche modo riprodotto qui’ un certo tipo di ambiente che e’ presente nei suoi ricordi.

Poi mi chiede se ho voglia di un caffe’,mi piace la sua gentilezza,ma non ho voglia di caffe….

Mi accompagna giu’ ,ci salutiamo e riparto per casa…

Durante il ritorno trovo le lunghe colone di auto che vanno verso la pianura e cosi’ ho l’occasione di risentire tutte le cose provate nelle poche ore passate assieme e di ricordare tutti i particolare,tutte le frasi ,che ho detto e che ho ascoltato…..e sento una unica intensita’.

Oggi che sto’ scrivendo cerco in rete qualcosa che lei ha scritto e trovo una interessante intervista da lei rilasciata.

Mi accorgo di avere detto ed ascoltato cose emerse spontaneamente che ritrovo nell’articolo letto.

Per esempio le grotte di Lascaux in Francia un luogo molto importante e di grande impatto per che lo visita, al ricordo di quell’impatto che adesso riemerge adesso si collega anche il fatto che lei nell’articolo parla dell’universo spirituale delle comunita’ di cacciatori del Paleolitico ( 1.500.000 . 10.0000 AC )  e Lascaux e’ di 17.0000 anni fa , Lascaux era un santuario per questo l’impatto e l’emozione erano stati forti.

Un santuario proprio come quando siamo arrivato nel suo luogo nel torrente e le ho chiesto che nome sarebbe stato adatto …ed assieme abbiamo convenuto che il nome piu’ adatto era santuario.

 

 

 

 
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