Creato da MICALE17 il 15/10/2008

Tra Me e Me

Diario di una (quasi) Quarantenne

 

... quando il tuo LUI se ne va

Post n°5 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da MICALE17
Foto di MICALE17

Bilancio della prima settimana:

Mi è mancato.

Principalmente nei momenti belli, quando ho ricevuto apprezzamenti sul mio lavoro, verbali e scritti.

Volevo dirglielo, “gongolarmi” con lui e sentirmi dire che era fiero di me.

Ma quando mi sono accorta che ero di nuovo in giro senza assicurazione della macchina mi è mancato non doverglielo nascondere, e sono scoppiata a piangere.

In quel momento mi sono davvero resa conto che lui non c’è più.

Mi sono resa conto di sentirmi più sola di quanto mi sentissi prima.

Ma dopo tutto sono solo più triste di quanto non lo fossi già.

Ho trascorso le sera il più isolatamente possibile, navigando su internet, portando fuori il cane e facendo finta di fare progetti per i miei prossimi viaggi, cosi, un modo per guardarmi avanti, evitando di guardarmi indietro.

Credo di essere convinta che un giorno tutto passerà, ritroverò la mia pace interiore, avrò la consapevolezza di come mi sono evoluta in questi anni insieme a lui, perche so di essere cambiata, solo non so come.

Quando ciò avverrà, allora tornerò a vivere, ma stranamente, non ho fretta.

Lascio la vita scorrere facendo del mio meglio per restare in piedi e per ora ci sto riuscendo.

Noi due, insieme, non eravamo felici, e questo è un dato di fatto.

Ma un senso profondo di vuoto lo ha lasciato comunque.

Senza retorica, gli auguro ogni bene del mondo, e spero che in qualche modo lui trattenga un bel ricordo di me.

 
 
 

Se tu...

Post n°4 pubblicato il 30 Novembre 2008 da MICALE17
Foto di MICALE17

Se tu, in questa o in un’altra vita, non potessi essere “TU”, cosa vorresti essere?

... Vorrei essere una musica.

Non una musica qualunque.

Vorrei essere un adagio barocco, come il Concerto di Bach in D minore o la sua Suite numero 3 Air on a G string oppure l’Adagio di Albinoni.

Vorrei cosi, essere eterna, fonte di ispirazione.

Vorrei cosi, emozionare nell’eternità.

Vorrei essere eternamente suonata, cambiata e amata rimanendo sempre me, immutata nel tempo, sempre...

 
 
 

Cosa Vogliamo?

Post n°3 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da MICALE17

Il punto è:

Cosa vogliamo?

Arriva un giorno nel quale, quasi all’improvviso ci rendiamo conto che i progetti che avevamo, quei nostri “da grande farò, sarò, avrò…” non si sono realizzati, cosi ci lamentiamo, ci disperiamo ci sentiamo frustrate ed incompiute davanti alle nostre frasi che iniziano con “avrei voluto…”

Ci vediamo scappare il tempo: volevamo essere un avvocato, ma abbiamo lasciato la scuola troppo presto ed ora è tardi; avevamo voluto diventare un’attrice, ma ora siamo troppo vecchie per fare i primi provini; avevamo voluto sposarci, ma siamo ancora single dopo un’infinità di fallimenti; volevamo aver dei figli, ma ora il tempo sta per scadere e non abbiamo nemmeno la situazione economica adatta per farlo da sole.

Ma siamo sicure che ciò che crediamo di volere o di aver voluto corrisponda, ancora, alla nostra realtà?

Siamo cresciute, abbiamo maturato e nel tempo siamo pure cambiate, ma per certi versi non ce ne accorgiamo.

Siamo arrivate fino qui, da sole, senza l'amore di un marito, senza figli, svolgendo professioni che non avevamo calcolato, eppure ci sentiamo infelici. Perché?

Ma il fatto che, pur continuando a lamentarci di ciò che non abbiamo, non facciamo nulla di concreto per ottenerlo, non vorrà questo dirci qualcosa?

Abbiamo mai pensato che forse la nostra vita ci piace cosi com’è e che tutte quelle lamentele non sono altro che scuse per giustificare quei momenti di debolezza senza motivo?

Io mi ero fissata con l’idea di diventare madre. Ho 38 anni, una relazione (in)stabile da 3 anni e all’orizzonte nessuna prospettiva di realizzarlo, dunque mi facevo divorare della frustrazione, finché un giorno mi domandai: “davvero voglio diventare madre?”  Fu un colpo tremendo. Se fosse stata un’altre persona a chiedermelo mi sarei arrabbiata, avrei risposto con fermezza di si, era ciò che volevo. Invece… la mia risposta è stata “ non lo so”. Non lo so, davvero non lo so, pensavo di si, ne ero convinta ma ho capito che il fatto di non aver molti anni per deciderlo mi faceva semplicemente credere di volerlo. Forse è una delle decisione più difficili da prendere per una donna, ma se non lo hai deciso, pazienza, forse è proprio li la risposta, un “non lo so” non è un “no” ma di certo non è un “si”.

Dunque, al posto di essere infelici per ciò che non abbiamo, cerchiamo di essere felici per ciò che abbiamo, per le battaglie che abbiamo vinto, per ciò che abbiamo conquistato, per quello che siamo diventate. E se davvero dovessimo capire che c’è qualcosa che vogliamo davvero, allora su le maniche, siamo al primo passo per ottenerlo.

A proposito:

Ho appena ottenuto un nuovo lavoro, ancora migliore di quello che sto per lasciare. E volete sapere uno dei punti che ho avuto a favore a scapito delle altre concorrenti? La mia età!

 
 
 

Troppo vecchia

Post n°2 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da MICALE17
Foto di MICALE17

Lo studio dove lavoro chiude a fine novembre ed io sto per rimanere disoccupata…

No panic! Diamoci da fare!

Preparo il mio CV e rispondo agli annunci che seleziono sul giornale locale. In fondo sono preparata, ho 38 anni ma sono una bella donna, non ho di cui temere.

Credevo…

Mi arriva ora la telefonata dall’agenzia:

“Mi dispiace, il suo profilo è molto piaciuto ma cercano una persona piu giovane”

Traduzione:

“Lei è troppo vecchia”

 
 
 

Fare ordine nella vita

Post n°1 pubblicato il 15 Ottobre 2008 da MICALE17

Mio padre è andato, è tornato a casa sua, a 2.200 km da me e mi ha lasciato con un strano senso di vuoto . Gli voglio davvero tanto bene.

Magari vivesse qui nei paraggi onde poter stargli vicino ogni tanto senza l' invasione degli spazi reciproci. Sono contenta abbia accanto sua moglie che si prende cura di lui.

Adesso che sono di nuovo sola mi concentrerò su me stessa e farò un bel punto della situazione. Ho troppe cose pendenti, qualcuna da finire, altre da capire, altre da sistemare e altre ancora da risolvere. Vorrei come dare un senso, una direzione alla mia vita, sono costantemente sul chi va la, incerta, senza un punto fermo, senza riuscire a realizzare ciò che avevo previsto per me. Da una parte è bello vivere alla giornata, ma non bisognerebbe trascinarsi dietro le cose con la scusa che tanto ci sarà domani e si vedrà o pure che ora non è il momento perche si ha altro a cui pensare.

La mancanza di sicurezze mi sconcentra, non mi lascia stare tranquilla per dedicarmi alle cose che amo in piena soddisfazione o almeno a quelle che ho la possibilità di raggiungere, e' come se non fosse me stessa.

Il tempo passa, invecchio in fretta, permetto al tempo di travolgermi mentre resto ferma a guardarlo, infelice e triste.

Se fosse possibile vorrei andare via a nascondermi da qualche parte, piangere tutte le lagrime che ho sempre in tasca, restare li una settimana senza fare nulla, mettere il "pause" alla vita per poi riscendere nel mondo pronta a ricominciare tutto da capo.

La mia vita non mi piace, vorrei tanto vivere un'altra.

 
 
 

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