ZORRO E' VIVO

Incenerire?


Incenerire è anche un pò morire.....Perchè dire no all'inceneritore nel Picentino.
http://blog.libero.it/joiyce/L’incenerimento trasforma i rifiuti in nanoparticelle tossiche, diossine e metalli pesanti. Le micropolveri (pm2 fino a pm 0,1) se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti. Le patologie derivanti dall’inalazione e ingestione continuata sono: cancro, malformazioni fetali, infertilità, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di studi scientifici internazionali.L’incenerimento necessita di acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti.Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300kg di ceneri solide e altreb sostanze altamente tossiche.Le ceneri solide, frutto dell’incenerimento sono smaltite per legge in una discarica speciale di II livello per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche.I fumi contengono 30 kg di ceneri volatili cancerogene, diossine furani, polveri sottili (i particolati da pm10 a pm 0,1) fumi.L’incenerimento produce 650kg di acque inquinate da depurare. Gli inceneritori sono finanziati col 7% della bolletta enel, CIP6, associandoli falsamente alle energie rinnovabili, senza tale tassa sarebbero diseconomici.In alternativa all’incenerimento:Riduzione dei rifuti, raccolta differenziata, riciclaggio e bioessiccazione.
Riduzione dei rifiuti: Berlino ha ridotto, per esempio, in sei mesi i rifiuti del 50%.Raccolta differenziata porta a porta con tariffa. Riciclo di quanto raccolto.Quanto rimane di rifiuto dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impinti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata in impianti di bioessiccazione.In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perché: Il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato. Il riciclaggio della carta conviene di più. Lo stesso dicasi per la plastica: infatti occorrono 2,5 kg di petrolio per fare un kg di plastica.La raccolta differenziata può superare il 70% dei rifiuti, il rimanente può ridursi al 15/20% dopo la bioessicazione. Una quantità di gran lunga inferiore agli scarti degli inceneritori, ma si tratta di scarti inerti e non tossici, con minori spese di gestione. Scienziati di fama mondiale del calibro del Prof. Con net lo sostengono da decenni.