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Messaggi di Marzo 2011
E' ancora urgente la nostra mobilitazione! Leggendo quanto scrivono AsiaNews e Repubblica (fonti diverse, ma coincidenti nella descrizione dei fatti) la assoluzione o la grazia per Asia Bibi sembra ancora tardare. Le notizie in sintesi sono già note. LA REPUBBLICA/ Asia Bibi, intervista esclusiva: "Sto morendo per la fede, salvatemi" domenica 27 marzo 2011
LA REPUBBLICA INTERVISTA ASIA BIBI - La Repubblica di oggi pubblica una intervista esclusiva ad Asia Bibi. La donna pachistana arrestata nel 2009 con l'accusa di blasfemia e poi condannata a morte nel 2010. L'accusa, lanciata da un suo vicino di casa, è di aver insultato il profeta Maometto e poi di essersi rifiutata di convertirsi alla religione islamica. Asia Bibi è infatti appartenente alla minoranza cristiana del Pakistan. Il suo caso è salito alla ribalta internazionale e conseguentemente ha provocato violenze in tutto il Pakistan: recentemente, il ministro cristiano per le minoranze religiose che aveva detto di voler lottare per abolire la legge sulla blasfemia è stato ucciso a sua volta da alcuni terroristi islamici.
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Libia. Guerra, quanto ci costi 23 marzo 2011 Già bruciati 568 milioni di euro per i primi giorni dell'offensiva "Alba dell'odissea"
http://www.vita.it/news/view/110655
Non ci sono soldi per il sociale, ma per la guerra si'. Cosi' si possono riassumere i costi esorbitanti fin qui assunti dalla coalizione internazionale nella sua offensiva militare in Libia. Le prime stime sono state rivelate dal settimanale americano National Journal e dal mensile francese Challenges. Tra bombe, missili e carburante il primo giorno dell'operazione "Alba dell'odissea" sarebbe costata agli Stati Uniti 68 milioni di euro. Se gli attacchi dovessero prolungarsi nelle prossime settimane, la nota rischia di diventare salatissima. Per ora tutto sembra sotto controllo ha lasciato intendere il portavoce dell'ufficio di gestione dei conti della Casa Bianca, secondo il quale "l'operazione in Libia è stata realizzata con risorse già esistenti. Non pensiamo di dover chiedere fondi supplementari". Per il sito francese Slateafrique.com dell'ex direttore di Le Monde, Jean-Marie Colombani, "finora gli attacchi della coalizione ammonterebbero tra i 282 e i 565 milioni di euro. Il mantimento della zona di esclusione aerea rappresenterebbe una spesa settimanale dai 21 ai 67 milioni di euro. Se un missile Tomahwak costa tra 647mila e 1,1 milione di euro, la fattura americana per 112 missili lanciati dal 20 marzo viene stimata tra i 79 e i 118 milioni di euro. Senza dimenticare l'aviazione: il carburante e la manutenzione degli aerei di combattimento costano all'incirca 6mila e 700 euro all'ora". Insomma, una bella fattura che non risparmia neppure la Francia, ovviamente. I caccia Rafale e Mirage 2000 hanno totalizzato più di 400 ore di volo e 55 uscite in tre giorni. Challenges stima a 13mila euro il costo di un'ora di volo per il Rafale e a 11mila euro per il Mirage 2000, escluse le spese di carburante. Dal canto loro, i missili AASM sganciati dai francesi sul territorio libico costano tra 250mila e 300mila euro l'uno. |
La mappa dei siti nucleari in Italia: dove potrebbe nascere una centrale nucleare Un dossier presentato per una interrogazione parlamentare da Ermete Realacci, esponente dell'ala Verde del partito democratico, presenta una mappatura effettuata nel 1979 dei possibili siti per la costruzione di centrali nucleari e siti per la sistemazione delle scorie. La mappa, a cura del Comitato nazionale per l'energia nucleare (CNEN), è stata riconosciuta dal governo come ancora valida. Continua a leggere questa notizia
I siti devono essere geologicamente stabili, devono avere tanta acqua ed essere relativamente poco popolosi. Se ne trovano in ogni regione italiana, dal Piemonte (a nord di Chivasso lungo il Po e lungo la Dorea Baltea a sud di Ivrea) alla Sicilia (la costa nel comune di Licata, la costa tra Marina di Ragusa e Torre di Mezzo, la costa intorno a Gela e quella a sud di Mazara del Vallo). In Lombardia si segue ovviamente il corso del Po individuando zone a sud di Mantova a sud di Cremona. Le coste del Lazio presentano diversi siti, come la zona costiera di Montalto di Castro (Viterbo); l'area di confluenza tra Nera e Tevere tra Magliano Sabina e Orte (Viterbo); l'area costiera di Borgo Sabotino (Latina). Così la Calabria: la zona costiera tra il fiume Nicà e la città di Cosenza; la zona costiera ionica vicino alla foce del Neto (Crotone) a nord di Crotone (Marina di Strongoli, Torre Melissa, Contrada Cangemi, Tronca); la zona costiera ionica in corrispondenza di Sella Marina, tra il fiume Simeri e il fiume Alli (Catanzaro). In arancione i siti nucleari identificati dal CNEN. Clicca sull'immagine per ingrandire la mappa. ![]() Per quanto riguarda le scorie, sono state individuate 52 aree che avrebbero le caratteristiche per sistemare i siti di smaltimento. Le aree sono ciascuna di circa 300 ettari, devono poter accogliere oltre ai depositi per le scorie di varia gradazione anche il parco tecnologico che a regime avrà oltre mille ricercatori. Ce ne sono in quasi tutta Italia, in particolare in provincia di Viterbo, nella Maremma, al confine tra Basilicata e Puglia, le colline emiliane, il piacentino e il Monferrato. Le zone saranno scelte in accordo con le regioni attraverso un'asta: la città che accetterà di avere nel proprio territorio una zona di smaltimento scorie riceverà forti incentivi economici. Per leggere altri articoli sul nucleare vai su IlSussidiario.net Yahoo! Notizie - Video correlati Le regioni che hanno detto no al nucleare dopo la tragedia Giapponese |
Rubbia: "L'errore nucleare ROMA - Come Scilla e Cariddi, sia il nucleare che i combustibili fossili rischiano di spedire sugli scogli la nave del nostro sviluppo. Per risolvere il problema dell'energia, secondo il premio Nobel Carlo Rubbia, bisogna rivoluzionare completamente la rotta. "In che modo? Tagliando il nodo gordiano e iniziando a guardare in una direzione diversa. Perché da un lato, con i combustibili fossili, abbiamo i problemi ambientali che minacciano di farci gran brutti scherzi. E dall'altro, se guardiamo al nucleare, ci accorgiamo che siamo di fronte alle stesse difficoltà irrisolte di un quarto di secolo fa. La strada promettente è piuttosto il solare, che sta crescendo al ritmo del 40% ogni anno nel mondo e dimostra di saper superare gli ostacoli tecnici che gli capitano davanti. Ovviamente non parlo dell'Italia. I paesi in cui si concentrano i progressi sono altri: Spagna, Cile, Messico, Cina, India Germania. Stati Uniti". |
Criminalità Abruzzo: i tentacoli della camorra tra droga e appalti post sisma |
Post n°801 pubblicato il 03 Marzo 2011 da dammiltuoaiuto
Wow! Oltre 46.000 di noi hanno firmato per fermare la nuova "legge bavaglio" per la tv: raggiungiamo le 75.000 firme e consegniamole alla Commissione prima del voto. Inoltra la petizione a tutti! La prossima settimana, lontano dai riflettori, il Parlamento voterà nuove regole che minano l'indipendenza del giornalismo in televisione e mettono a repentaglio la libertà d'informazionein Italia. |
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