Un blog creato da dammiltuoaiuto il 19/08/2007

ZORRO E' VIVO

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    lettera   a  prodi 

Post n°270 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 

8 febbraio 2008, Roma

Gentile presidente Prodi,
mi scusi se la disturbo, ma non posso farne a meno: ho una domanda da porLe che riguarda un grosso problema morale a cui La prego cortesemente di rispondere. Sono giorni che con grande malessere e malinconia, mi ritrovo a ragionare da sola sul susseguirsi degli avvenimenti, cercando di ricostruire come si sia arrivati a questa catastrofica situazione. Per capirci qualcosa dobbiamo partire dall'inizio della storia, rivederci i passi salienti della XV legislatura.

Ricordo in quanti siamo andati alle urne sentendo il dovere di allontanare il rischio di un nuovo governo Berlusconi, e con lui tutte le sue leggi vergogna e il rosario di sciagure che ci ha imposto a proprio vantaggio. RitenendoLa persona onesta leale e capace, gli elettori confidavano nella realizzazione di almeno una buona parte delle 280 pagine del programma dell'Unione, dove già a pagina 18 si parla di conflitto d¹interessi.

Questa non era una vaga promessa ma un impegno sacrosanto che si assumeva coi Suoi elettori. Un impegno ribadito con forza subito dopo la vittoria elettorale, e prima di vestire la carica di Presidente del Consiglio dei Ministri. Ne è passato del tempo, quasi due anni, ma di questo programma solo una parte ha visto la luce. Oltretutto, sui problemi più scottanti non si è neppure iniziato un dibattito, anzi si sono accantonati come si fa con i quesiti fastidiosi. Come mai? Da cosa è stato causato questo 'accantonamento' dei molti problemi? Io mi rifiuto assolutamente di ritenerLa un giocoliere da Porta a Porta, che fa contratti con gli italiani e poi se la ride alle loro spalle. Temo piuttosto che Lei non abbia potuto tener fede al Suo programma perché a qualcuno della coalizione di sinistra o, meglio, sinistra-centrodestra non andava bene.

Il Suo torto Presidente, mi permetta l'ardire e mi scusi, è stato quello di non denunciare subito, pubblicamente, le difficoltà in cui si veniva a trovare, a costo di recarsi in televisione e, a reti unificate, svelare la situazione, con un discorso tipo questo: "Mi rivolgo a voi, cittadini democratici che mi avete eletto vostro Presidente certi che avrei mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale. Promesse che era mia profonda intenzione attuare, ma purtroppo mi è stato impedito. Sto a Palazzo Chigi, sì, ma in una condizione che ben si potrebbe definire di 'libertà limitata'. I miei custodi sono coloro che non gradiscono cambiamenti sostanziali. Essi anelano piuttosto a poltrone, privilegi e affari. Ecco i nomi: ..." e doveva fare veramente i nomi, caro Presidente! Credo che Lei, Presidente, più di una volta abbia pensato veramente di dar fiato a questa denuncia, ma il senso di responsabilità e il timore per un futuro negativo per il Paese glieLo hanno impedito.

Però a questo punto, Lei non se ne può andare con un indice di gradimento che non si merita, come non merita che si provino sfiducia e senso d'ironia verso la Sua persona. Quante volte è stato insultato, disprezzato e profondamente offeso?

No, non può andarsene così, tra i lazzi di tanti rozzi-cafoni che ahimè ci accompagneranno negli anni futuri. La rispetto troppo per accettarlo.

Caro Presidente, lei ha il dovere, l'obbligo di riacquistare la credibilità e la considerazione che si merita. C'è una sola strada da percorrere, anche se faticosa. Ma lo deve al Paese: fuori i nomi di chi Le ha impedito di portare a termine gli obiettivi prefissati e soprattutto le subdole scantonate ricattatorie con le quali è stato indotto ad affossare le parti essenziali del programma. E' indispensabile che i Suoi elettori siano consci d'ogni pressione alla quale ha dovuto adattarsi e cedere. Dobbiamo sapere quali sono gli onorevoli che, sia in Parlamento che al Governo hanno materialmente fatto opposizione alla realizzazione di misure fondamentali per il cambiamento del nostro Paese.

È un diritto che ci spetta. E Lei, professor Prodi, questo atto ce lo deve. Non solo per onorare la nostra lealtà ma anche la Sua. Il suo silenzio è sicuramente un gesto di fair play nei confronti dei suoi avversari, ma in questo modo ci lascia nelle loro mani!

Chi Le ha imposto quel numero spropositato di sottosegretari, ministri con portafoglio e senza portafoglio?
Chi si è opposto all'abbattimento dei costi della politica?
Chi ha bloccato, nei fatti, la più severa applicazione della riforma in materia di sicurezza sul lavoro?
Chi sono le persone che hanno vanificato la realizzazione dei Dico?
Chi ha voluto la vergogna dell'indulto di tre anni?
Chi le ha tirato la giacchetta per tentare di portare a termine una legge-bavaglio sulle intercettazioni?
Chi ha voluto il commissario De Gennaro a Napoli, il super-poliziotto di buona memoria alcuna in materia di gestione dei rifiuti?
Chi si è messo di traverso per bloccare la tassazione delle rendite finanziarie?
Chi ha impedito un serio confronto sulle missioni all'estero? E sulla base di Vicenza?
Chi Le ha fatto ingoiare l'accettazione di quel impegno capestro?
Tutte scelte soltanto Sue?
Ma chi ci può credere?!
Come diceva Socrate: "Solo rovesciando la tunica lisa si può leggere con chiarezza la storia di chi l'indossava".

Quindi sarebbe davvero utile che Lei spiegasse pubblicamente a tutti i cittadini italiani le vere ragioni che hanno portato prima al giornaliero logoramento e poi alla caduta del Governo da Lei presieduto. Non può tacere i motivi veri della crisi, altrimenti permetterebbe che coloro che hanno deliberatamente affossato il Suo Esecutivo, possano tranquillamente continuare ad abbattere qualsiasi tentativo serio di modificare la situazione di grave deterioramento, politico, economico e sociale, del nostro Paese.

E non mi riferisco soltanto a responsabilità dell'opposizione ben organizzata (questo è il mestiere del polo conservatore!) ma piuttosto al tradimento messo in atto da elementi di governo in combutta con ambigui faccendieri. Se non si assume, una volta per tutte, il coraggio politico di fare chiarezza, ci troveremo come sempre a roteare nel cerchio dell'ignavia, dal quale non si uscirà mai. Le avvisaglie di questo torbido clima, che alla fine ci ha portato alla débâcle, ci erano apparse palesi fin dall'inizio di questa Legislatura: dal primo giorno in Senato, quando dovevamo eleggerne il Presidente.

Si ricorda le tre votazioni andate a vuoto? Tre votazioni! Per tre volte i Suoi senatori, sbagliavano il nome o il cognome: Franco Marini (il prescelto) con Ignazio Marino con l'aggiunta di schede bianche. Insomma, i numeri non c'erano. La seduta è finita a tarda notte senza nulla di fatto. Quando, novella senatrice, chiedevo: "Ma che sta succedendo? Come può accadere che sbaglino? Non è difficile!", mi si rispondeva: "Qualcuno della nostra coalizione manda messaggi: richieste rivolte al Presidente del Consiglio. Vogliono qualcosa, stanno bussando e attendono risposta come a tre sette! Finché non l'avranno ottenuta, niente Presidente!". "Ho capito!" ­ho esclamato.­ E' un gioco al ricatto! Mio Dio, ma dove sono capitata?! E' questa la politica?"

Se tanto mi dà tanto mi domandavo: quante telefonate in codice avrà ricevuto, Presidente, e pressioni, e messaggi: "Io do, tu mi dai; noi ti appoggiamo, tu ci favorisci. Quanti sottosegretari sei disposto a sistemarci? Quanti ministeri? Quali favori?". Insomma, la solita danza da pochade con porte, portoni e portali che si aprono e chiudono in tempo e contrattempo. Temo che tutto quanto è successo sotto i miei occhi da neofita stupita, in questi 23 mesi si sia ripetuto a tormentone: "O mi favorisci o mi astengo e tu inciampi e vai giù piatto a terra".
La partita è chiusa, d'accordo.
E che facciamo? Ce ne andiamo mesti per non aver reagito con solerzia all'andazzo del prender tempo nella speranza d'arrangiare ogni situazione? Io non credo si possa rimontare da sotterrati. So che è duro, ma questo è il tempo di non accettare supinamente, senza un moto di orgoglio, d'esser gettati nella discarica dei refuses politici e soprattutto è ora di denunciare le responsabilità di chi all'interno della coalizione ha remato contro, trascinando il Paese a questa rovina, evitando di incolpare la malasorte che sghignazza sempre nell'angolo basso della storia.

Ora è "solo" Presidente. E' il Suo momento. Lei deve finalmente parlare. Deve dare una risposta decisa alla domanda che in tanti Le poniamo: "Perché non ha reagito alle imposizioni ricattatorie da subito? Perché non si è impegnato con tutte le sue forze e sul conflitto d'interessi e sulle leggi vergogna?".

Attendiamo in TANTI una risposta.
Con stima,
Franca Rame

 
 
 

ELETTORE DELUSO 2 

Post n°269 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 

egnalo ancora per chi non avesse letto :

Dobbiamo sapere quali sono gli onorevoli che, sia in Parlamento che
al Governo hanno materialmente fatto opposizione alla realizzazione di
misure fondamentali per il cambiamento del nostro Paese.



È un diritto che ci spetta. E Lei, professor Prodi, questo atto ce
lo deve. Non solo per onorare la nostra lealtà ma anche la Sua. Il suo
silenzio è sicuramente un gesto di fair play nei confronti dei suoi
avversari, ma in questo modo ci lascia nelle loro mani!



Chi Le ha imposto quel numero spropositato di sottosegretari, ministri con portafoglio e senza portafoglio?

Chi si è opposto all'abbattimento dei costi della politica?

Chi ha bloccato, nei fatti, la più severa applicazione della riforma in materia di sicurezza sul lavoro?

Chi sono le persone che hanno vanificato la realizzazione dei Dico?

Chi ha voluto la vergogna dell'indulto di tre anni?

Chi le ha tirato la giacchetta per tentare di portare a termine una legge-bavaglio sulle intercettazioni?

Chi ha voluto il commissario De Gennaro a Napoli, il super-poliziotto
di buona memoria alcuna in materia di gestione dei rifiuti?

Chi si è messo di traverso per bloccare la tassazione delle rendite finanziarie?

Chi ha impedito un serio confronto sulle missioni all'estero? E sulla base di Vicenza?

Chi Le ha fatto ingoiare l'accettazione di quel impegno capestro?

Tutte scelte soltanto Sue?

Ma chi ci può credere?!

Come diceva Socrate: "Solo rovesciando la tunica lisa si può leggere con chiarezza la storia di chi l'indossava".



Attendiamo in TANTI una risposta.

Con stima,

Franca Rame

 
 
 

ELETTORE DELUSO 

Post n°268 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 

Sono un ex elettore dell'Unione, anzi un ex elettore e basta.



Gradirei che i futuri elettori del Partito (anti)democratico mi
spiegassero con parole loro che cosa vi è di democratico nel votare
senza poter esprimere la preferenza.



Perché il governo Prodi non ha reintrodotto le preferenze?

Non si dica che non avrebbe potuto farlo da solo, perché per siffatta
questione non era per nulla necessario accordarsi con l'opposizione.



O forse sì?

E, se sì, non vi accorgete che vi rifilano il Partito
(anti)"democratico" proprio quando restringono la democrazia,
impedendovi di scegliere i vostri rappresentanti?



Non mi è chiaro che cosa riservi il futuro, ma di certo so che
l'inno del Partito (anti)democratico è "Mi fido di te": cantano
Weltroni e Berlusconi.



http://www.youtube.com/watch?v=-d4-pDw_dHw

 
 
 

2011  fuori dall'euro!!!!!

Post n°267 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 
Tag: euro

Nel 2011, o poco più tardi, se non cambia nulla, usciremo dall’euro o
consolideremo il debito pubblico? Com'è che i giornali non pubblicano
la notizia? Questo è gravissimo! E i telegiornali? Chiedo ai Generali
dei Carabinieri e dell'Esercito di mandare AFFANCULO questi vecchi, e
chiedo al Generale della Finanza di controllare i 98 milioni di euro
che fine hanno fatto. Da cittadino pretendo che indagate altrimenti noi
italiani non pagheremo più gli stipendi alle forze armate.

 
 
 

BERLUSCONI NO GRAZIE 

Post n°266 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 

RAGIONI PER NON VOTARE BERLUSCONI!

Le leggi per depenalizzare i suoi loschi affari
(http://www.repubblica.it/2008/01/sezioni/cronaca/prescrizione-sme/prescrizione-sme/prescrizione-sme.html)



Le intercettazioni con Bruno Saccá (http://www.youtube.com/watch?v=KanMKr1-BbQ)



Il conflitto di interessi (http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/politica/lugliocdl1/confvale/confvale.html)



Le amicizie mafiose (http://www.youtube.com/watch?v=hUYDy7SZAgI ...)



Il sostegno a personaggi quali Cuffaro e Mastella



I suoi avvocati promossi a parlamentari (Pecorella fu nominato anche presidente della commissione Giustizia)



La sua amicizia con Craxi (http://www.youtube.com/watch?v=-GZyKBIPW0k)



L’occupazione abusiva delle frequenze televisive
(http://www.corriere.it/economia/08_gennaio_31/europa7_ue_28390bd0-cfdd-11dc-894a-0003ba99c667.shtml)



L’esilio di Enzo Biagi (http://www.youtube.com/watch?v=pXKR2GadGgc)



La testimonianza di Indro Montanelli (http://www.youtube.com/watch?v=i1cRuGnP30Y)



Le terribili figure in ambito internazionale (http://www.youtube.com/watch?v=IyeUl3zEJtU)



Previti (http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Previti)



Le sue promesse di riformare la magistratura a modo suo e sulla legge contro le intercettazioni



“Elettronica Industriale” societá di Mediaset che potrebbe controllare il Wi-Max in Italia



La legge elettrorale "porcata"



Chiunque voglia aggiungere ragioni e fonti per non votare
Berlusconi, o voglia copiare e diffondere questa lista, é libero di
farlo.



Andate a votare! Non ascoltate chi vi dice che non votare cambierá
le cose o chi vi dice che chiunque votiate tutto rimarrá la stessa
merda!



Non votate Berlusconi! Se non sapete chi votare, o provate un tale
disgusto che siete tentati di non votare (comprensibilmente), resistete
e votate Di Pietro che almeno promuove l’etica nella politica

 
 
 

 PUTTANA   A CHI?

Post n°265 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 


 

Sono colte, laureate e amano i programmi di informazione. Ecco le nuove squillo






Addio alle prostitute da marciapiede sottoproletarie, old style e incolte.
Ora si fanno largo le "squillo digitali". La conferma arriva da uno
studio condotto dall'Associazione Sessuologi su un campione di 386
giovani
prostitute a domicilio, contattate telefonicamente in forma
anonima. Spesso laureate (una su quattro, poco meno delle diplomate,
che rappresentano il 34% del totale), talvolta poliglotte (l'11%
dichiara di parlare correntemente una lingua straniera), sono sempre
più delle entraineuse a trecentosessanta gradi. Non solo.



IDENTIKIT E PAUSA PRANZO -
L'identikit delle prostitute di nuova generazione annovera anche una
rivoluzione negli orari di lavoro. Solo il 16% del panel preferisce,
infatti, esercitare la sera, mentre il 26% sceglie di dedicarsi ai clienti nella più proficua pausa pranzo,
ovvero tra le 13 e le 15. Un restante 43% distribuisce le proprie
fatiche durante varie fasce del giorno. Risultato? Più soldi per sè e
più tempo libero da dedicare al proprio spirito. Sempre più colte (si
pensi che il 17% dichiara di "fare la vita" per pagarsi gli studi), le
prostitute per scelta sfatano il mito della bella senza cervello.


 



















Gallery


LEGGONO LIBRI, AMANO LA TV E I PROGRAMMI DI INFORMAZIONE
- Anzi, la maggior parte dei casi studiati ammette di leggere tra i 5 e
i 6 libri all'anno (sono, per la precisione, il 29% del totale, dato
significativo se si pensa che, negli ultimi 12 mesi, il 62% degli
adulti italiani hanno ammesso di non aver letto neppure un libro
(fonte: rilevazione Mondadori-Ipsos dell'ottobre 2007) e almeno un
quotidiano al giorno (38%). Il fatto di aver ormai del tutto
abbandonato la strada, insomma, facilita la fruizione dei mezzi di
comunicazione da parte delle prostitute. Ecco, quindi, che le nuove
leve non sono affatto digiune di Internet (ben il 32% del campione si
collegano alla Rete almeno tre volte al giorno per le più svariate
esigenze) e, soprattutto, guardano molta tv (almeno 2 ore al giorno per
il 37%).




LA CLASSIFICA, VINCE PORTA A PORTA - I programmi preferiti dalle squillo moderne? Non certo reality show come "Grande Fratello",
giudicato volgare dal 57% del campione, o "Amici" bollato come
"illusorio" dal 33% del campione o altri prodotti riconducibili al
filone del trash, bensì trasmissioni impegnate e di approfondimento per
meglio comprendere la società che le circonda, tant'è che promuovono a pieni voti "Porta a Porta", campione d'ascolti
della seconda serata di RaiUno, in cima alle preferenze del 23% delle
interpellate, forse anche in virtù della trasversalità dei temi
trattati nel salotto di Bruno Vespa.


 



















Gallery




Ma le squillo apprezzano anche "La Storia siamo noi" (18%) di Giovanni Minoli.
Segue a ruota un altro talk show di successo, "Le Invasioni
Barbariche", punta di diamante de La7, al top delle scelte del 14%, che
trova
estremamente accattivanti le argute interviste di Daria
Bignardi. I programmi del piccolo schermo che piacciono maggiormente
alle prostitute "casalinghe", insomma, sono quelli serali di
informazione e satira, come "AnnoZero" (RaiDue) di Michele Santoro
(12%), e "Striscia la notizia" (Canale 5), con il suo mattatore
indiscusso Ezio Greggio (12%). Riscuotono un buon seguito anche "Che
tempo che fa" (9%) e "Ballaro'" (7%), entrambi in onda sulla terza rete
Rai. Ma come si concilia la visione di "Porta a Porta" e di altri
analoghi talk show con gli orari di punta in cui le prostitute
esercitano la loro attività? Semplicemente le "belle di notte" sono andate in pensione e il mestiere piu' vecchio del mondo si pratica sempre più alla luce del sole.

 
 
 

Vip, evadere conviene

Post n°264 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 










Vip, evadere conviene?

Valentino
Rossi sta conciliando con il Fisco: così paga solo 20 milioni di euro
al posto di 112. Ma da Fisichella a Pavarotti e a tanti altri, è lunga
la lista delle star con storie a lieto fine con l'erario. Che ne pensi?





Doveva pagare 112 milioni di euro, alla fine se la caverà con un quinto della cifra dovuta al fisco: 20 milioni di euro. A tanto ammonta il denaro che Valentino Rossi deve sborsare al posto di quella spaventosa somma iniziale (tra Iva, Irpef, Irap, sanzioni e interessi per gli anni 2000-2004).

Il "dottore" ha finalmente trovato un'intesa con l'Agenzia delle entrate per sanare la sua posizione, anche se nell'accordo non rientrano il 2005 e il 2006
le posizioni di questo biennio dovrebbero essere chiarite al più
presto. Lo ha rivelato l'avvocato Lucio Monaco, difensore del campione
di motociclismo, al QN Il Resto del Carlino. Per l'ufficializzazione bisogna aspettare martedì 12 febbraio, quando a Pesaro si terrà l'incontro decisivo tra Valentino Rossi e l'Agenzia delle entrate.



Dunque un lieto fine
per le tasche di Rossi, che può archiviare con un sospiro di sollievo
la brutta vicenda che lo aveva visto finire in prima pagina l'estate
scorsa quando era emerso che evadeva le tasse dal trsferimento della
residenza in Gran Bretagna. Ma Valentino Rossi non è il solo vip a essere graziato dagli accordi legali con il Fisco
che, se prima chiede come multe cifre da capogiro, poi, complici i
buoni uffici di scaltri avvocati, si accontenta di incassare somme più
accettabili. E che a conti fatti fanno ben pensare ai diretti
interessati - ma anche a tutti i comuni mortali che le tasse le pagano
- che alla fine evadere conviene. Eccome.

Tra le ultime celebrities italiane finite nella rete del fisco c'è Lele Mora, pizzicato dal fisco proprio qualche giorno fa. L'agente delle star dovrà pagare 5,6 milioni di euro,
secondo la sentenza da poco emessa dalla Commissione tributaria
provinciale di Bergamo. L'accusa dell'erario è di aver scaricato
indebitamente numerose "spese" per ville, barche, auto
utilizzate da vip. Non è la prima volta che il manager e talent-scout
italiano viene "pizzicato": nel 2000, aveva evaso il fisco per circa 5
miliardi di lire. Come andrà a finire questa volta? Possiamo immaginare
che anche lui riuscirà a farsi ridurre la cifra da versare nelle casse
dello Stato. L'intuizione è facile: Mora ha già commentato: «Non sono
un evasore, farò ricorso».

Sempre di recente anche il campione di F1 Giancarlo Fisichella ha
prima bisticciato e poi fatto pace con l'Agenzia delle Entrate. Il
Fisco gli aveva contestato di aver spostato la residenza all'estero, a
Montecarlo, ovviamente per non pagare le tasse. Dopo avere ricevuto una
cartella esattoriale da 17,2 milioni di euro, Fisichella ha raggiunto
un accordo e se l'è cavata con soli 3,8 milioni di euro. Forse
Valentino Rossi ha seguito il suo suggerimento, che ai tempi aveva
detto: «Gli consiglio di fare come me: credo di aver dato l'esempio. Ho pagato il giusto che dovevo pagare». Ma nel mondo dello sport italiano evadere sembra una moda consolidata.

Anche Fabio Capello
di recente è finito nel mirino del Fisco. Il neo-ct della nazionale di
calcio inglese è indagato a Torino per presunta frode fiscale. In ballo
ci sarebbero circa 100 milioni di euro da lui percepiti e non
dichiarati. Problemi con il fisco li ebbe anche il campione italiano di
ciclismo Mario Cipollini. Per lui, al momento, non sembra esserci l'happy end però. Cipollini dovrà infatti pagare un milione e 100mila euro per evasione,
avendo perso il ricorso contro l'Agenzia delle entrate di Lucca, in
merito all'accertamento riguardante gli anni 1998-1999. Nella somma
sono comprese anche le sanzioni. (Libero News)

Nessuno dimentica il caso di Luciano Pavarotti,
investito dallo scandalo fisco nel 2000. Secondo i magistrati aveva
preso fittizziamente la residenza nel principato di Monaco. Alla fine
il tenore patteggiò in diretta tv con il fisco il pagamento di 25
miliardi di lire. Sempre nel mondo dello spettacolo, è toccato anche a Riccardo Tognazzi pagare:
per lui 734 milioni 949 mila lire, ma gli vengono ancora contestati
altri 348 milioni 156 mila lire. E cosa dire del cantante Riccardo Cocciante?
Fu condannato dalla giustizia francese per frode fiscale a 30 mesi di
carcere, di cui 20 con la condizionale. E nonostante il ricorso del
cantante, la Corte di cassazione francese lo scorso novembre ha
confermato la sua condanna per frode fiscale. Lui di conciliazione non
ha voluto sentir parlare. E forse, a vedere gli altri, ha fatto male...
(Libero New

 
 
 

il  boia  si sfrega  le mani  

Post n°263 pubblicato il 11 Febbraio 2008 da dammiltuoaiuto
 

11/9: Pena di morte.

Il
pentagono ha chiesto 6 pene di morte. Una pena esemplare per i presunti
terroristi che sarebbero a capo della cellula di Al Qaeda, mente
dell'attentato dell'11/9 alle torri gemelle.

I
presunti terroristi sono detenuti a Guantanamo, carcere di massima
sicurezza americano in territorio cubano più volte sotto accusa per il
regime carcerario, che non rispetta alcuna forma di diritto umano.
Gli
Usa si fanno la loro legge personale, le incriminazioni apriranno la
strada a processi di fronte alle "commissioni militari" create dal
Pentagono dopo l'11 settembre e per ora mai entrate in azione. Si
tratterà dei primi casi giudiziari discussi a Guantanamo che prevedono
la pena di morte.

Gli Stati Unidi di Bush Jr
danno ancora una prova della loro forza becera, della miopia
internazionale che ha portato Usa e alleati (purtroppo anche l'Italia)
a combattere guerre di vietnamita memoria. La polveriera
dellAfghanistan, dove i taliban imperversano più di prima, e il totale
fallimento iraqueno, dove si voleva portare la democrazia ma si è
portata una guerra civile che non accenna a finire. Le popolazioni sono
allo stremo, le casse dello stato statunitense, e dei produttori di
armi sono, invece, stracolme di dollari sporchi di sangue.

Ma
evidentemente il dollaro colorato di rosso piace a Bush, e queste
esecuzioni, se saranno messe in pratica, dimostreranno ancora una volta
l'assurdità di questi otto anni di governo Bush.

La moratoria sulla pena di morte può attendere...

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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