Un blog creato da dammiltuoaiuto il 19/08/2007

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V2  DAY SIAMO ARRIVATI A 1.2 FIRME

Post n°328 pubblicato il 27 Aprile 2008 da dammiltuoaiuto
 

V2  DAY SIAMO ARRIVATI A 1.2 FIRME


Ammetto di non leggere abitualmente i giornali e di ‘affidarmi’ (parola grossa!) ai cosiddetti notiziari televisivi per sapere cosa accade intorno a me. Cosa sento? Dopo qualche notiziola sui bisticci parlamentari - che sotto elezioni si dilata a dismisura - si parla di omicidi, si chiacchiera e si opinionizza sulle ricostruzioni degli stessi omicidi, poi… come se tra i due estremi non ci fosse altro, si discute dei reality, degli animaletti curiosi che si affacciano tra gli alberi e sembrano dire: “non avete altro da fare?”… Insomma si buttano al vento i soldi che NOI, sotto forma di canone o pubblicità, diamo per essere informati. Perché si parla tanto bene degli inceneritori tedeschi che amorevolmente bruciano i nostri rifiuti, sena dire che questa pratica è lì nata 15 anni fa e ora la si sta dismettendo, che gli unici rifiuti ad essere bruciati sono i nostri e che gli inceneritori sono, come in Italia, in mano ai privati? Perché quando qualche politico nordista si indigna nel prospettare uno spostamento dei rifiuti dalla Campania a nord, qualche giornalista non prende la parola e fa notare che aziende del nord Italia hanno invaso la Campania coi rifiuti tossici ceduti a basso prezzo alla camorra?
Perché, come dicevo prima, sotto elezioni d’improvviso non accade più nulla in Italia che non sia inerente ai comizi? O forse non ce lo dicono?

Marshall McLuhan, grande esperto di comunicazione di massa scomparso vent’anni fa, nel 1978 dichiarò che per stroncare i terrorismo bisognava staccare la spina, ossia evitare di parlarne, proprio perché i terroristi non avrebbero nulla da guadagnare da un’assenza di diffusione delle loro gesta. E i media oggi che fanno? Ne parlano, ne parlano ne parlano… E fanno il gioco di chi vuole che la politica del terrore (vedi gli USA) vada avanti.

Perché bisogna attendere che sporadici ma pregevoli testi, come “La casta” di Rizzo e Stella, diano comunicazione degli sprechi della politica italiana, quando un tg dovrebbe proprio esordire con: “La campagna elettorale, ora conclusa, costerà agli italiani un miliardo di euro…” Vorrei far notare, prima che a qualcuno si accapponi la pelle, che molte associazioni (si veda l’AISM, l’AIRC, l’AIL… l’elenco è infinito) sono costrette a rastrellare una miseria a confronto dei miliardi di euro che i nostri politici, senza rendere conto a nessuno, spendono e spandono. E poi si crede ad uno di essi che promette di aumentare magari la pensione d’invalidità di pochi euro? POCHI EURO? Cavolo, se rinunciaste a auto blu, affitti megagalittici, spese di rappresentanza… hai voglia a euro!

Forse Beppe Grillo non ha tutti i torti, però SOLO 450.000 persone hanno firmato. Le altre che fanno? Guardano Grande Fratello, si godono il digitale terrestre coi decoder comprati grazie ad incentivi ad hoc, bloccati dalla Comunità europea, si fidano di Fede, credono che il crollo delle Torri Gemelle abbia giustificato la guerra

 
 
 

V DAY  450 mila firma

Post n°327 pubblicato il 27 Aprile 2008 da dammiltuoaiuto
 

 ROMA  - "Ieri a Torino eravamo in 120 mila", scrive oggi Beppe Grillo sul suo blog all'indomani del V2-Day, manifestazione alla quale "c'erano tutte le televisioni più importanti del mondo, dalla Bbc a Al Jazeera. Loro - dice - racconteranno al mondo cosa sta succedendo in Italia. Loro descriveranno il fascismo dell'informazione". Grillo sottolinea che "hanno partecipato al V2-Day almeno due milioni di persone. Le file ai banchetti erano lunghe il doppio dell'otto settembre. I primi dati delle firme raccolte sono di 450 mila firme. Nella storia repubblicana non è mai successo. Nessuno, nessuno è riuscito a raccogliere un numero simile di firme autenticate in un solo giorno. Non cercate l'informazione nei giornali o nelle televisioni, cercatela in Rete. Non esistono giornalisti buoni o giornalisti cattivi. Esiste un'informazione di regime o la verità". "Voi siete giornalisti. Voi siete Beppe Grillo", scrive infine l'attore esortando coloro che hanno partecipato al V2-Day a pubblicare "le foto e i video di questo bellissimo 25 aprile in rete, sui vostri blog, su Youtube".

GRILLO CHIAMA, 450 PIAZZE RISPONDONO

"No a un'informazione degna di Ceausescu e di Pol Pot": Beppe Grillo chiama e decine di migliaia, ancora una volta, hanno risposto in 450 piazze italiane, e in 15 città all'estero, per il secondo 'Vaffa day'. L'iniziativa del "re dei blog" ha preso il via stamani in tutta Italia con i banchetti che hanno raccolto decine di migliaia di firme per l'abolizione dell'ordine dei giornalisti, della legge Gasparri e del finanziamento pubblico all'editoria. Il "cuore" della festa è stata TORINO, una delle città simbolo della Resistenza, che il comico genovese ha scelto per portare sul palco le sue provocazioni e le sue invettive (attacca Berlusconi, Gasparri e polemizza con Napolitano e i giornalisti camerieri). Nel capoluogo piemontese sono accorsi in 50mila, per lo più giovani e giovanissimi. "Dedichiamo questa manifestazione - ha esordito Grillo sul palco - a coloro che stanno manifestando nell'altra piazza, noi siamo la naturale continuazione dei nostri nonni, di quei valori di quella gente che ha combattuto, ha perso la vita per lasciarci una nazione più libera o quasi".

A GENOVA banchetti divisi, tra le due "anime" dei sostenitori di Beppe Grillo. In piazza della Vittoria, in centro, sono riuniti i cosidetti MeetUp2, che rivendicano l'indipendenza da ogni partito; in piazzale Kennedy, sul lungomare, si sono invece sistemati i MeetUp1, accusati dai primi di essere vicini all'Italia dei Valori. Tra i tanti a firmare stamani in Largo Cairoli, a MILANO, per il referendum sull'informazione, c'era proprio il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. A BOLOGNA sono state raccolte duemila firme, con gente in coda lungo i due lati di piazza Verdi e un clima da happening pre-estivo con bottiglie di Vaffancola e le vignette satiriche di Zap&Ida.
 
A FIRENZE, intorno alle 19 erano 6.500 le firme raccolte in piazza Santa Croce. Gli organizzatori hanno riferito che nelle file che si sono formate in piazza c'erano anche rappresentanti dei partigiani. Animato da cantanti e comici, sul palco allestito a Parco Schuster davanti al basilica di San Paolo, l'appuntamento dei sostenitori di Grillo a ROMA. Prima dell'avvio della no stop, fino a mezzanotte, è stato presentato il film reportage sull'11 settembre, 'Zero'. Oltre all'informazione, a NAPOLI non si poteva non affrontare il tema dell'emergenza rifiuti. Nel corso della giornata i simpatizzanti di Beppe Grillo si sono ritrovati in piazza Dante dove, accanto alla raccolta delle firme per una 'libera informazione'', sono stati proiettati anche brevi filmati sulla questione rifiuti in Campania. Hanno lavorato oltre un mese i Grillini di VENEZIA per preparare il V2-Day di oggi, con banchi per la raccolta firme a Santa Margherita, nel centro storico veneziano, e a Mestre, in Piazza Ferretto. In Veneto, sono state più di trenta le postazioni, mentre a TRIESTE sono state più di 700 le firme raccolte ieri e oggi; 500 quelle a UDINE. Molte lamentele, tra gli animatori dei meet up nelle MARCHE, per la carenza di autenticatori delle firme ai tre referendum. Nella regione banchetti in 16 città. Più di 600 le firme raccolte al gazebo, allestito davanti all'Arco di Augusto, nel cuore di AOSTA. Molte quelle dei turisti.
A CAGLIARI oltre un migliaio di firme raccolte fino al primo pomeriggio; il meet-up ha sistemato i banchetti sulla terrazza del Bastione, ma anche in riva al mare. Raccolte di firme anche in 11 città dell'ABRUZZO; dieci iniziative in CALABRIA e punti di racoclta anche a POTENZA e a MATERA.



TORINO,50 MILA IN PIAZZA PER LO SHOW DI GRILLO
Un bagno di folla per Beppe Grillo nel V2-Day dedicato alla "libera informazione". Cinquantamila persone sotto un sole estivo (e 150 fra giornalisti e fotografi accreditati), hanno gremito piazza San Carlo a Torino, come nelle più riuscite manifestazioni sindacali.

Molti meno i presenti nella vicina piazza Castello, dove si sono tenuti concerti e letture per la festa della Liberazione promossa dal Comitato per l'affermazione dei valori della Resistenza. Salendo sul palco, il comico genovese ha voluto unire con un filo le due piazze e i due periodi storici: "Abbracciamo e ringraziamo - ha detto Grillo - coloro che ci hanno permesso di essere oggi qui su questo palco. Grazie ai partigiani di 63 anni fa, oggi siamo noi i nuovi partigiani della libera informazione. Siamo la naturale continuazione dei nostri nonni". Nel mirino del comico genovese, l'informazione, ma nei primi minuti del suo monologo i bersagli sono stati il presidente della Repubblica e Silvio Berlusconi. "Napolitano - ha detto - dovrebbe essere il presidente degli italiani e non il presidente dei partiti. Morfeo Napolitano dorme, fa il pisolino, poi esce e monita. Il referendum elettorale andava fatto prima, non dopo le elezioni".
E, riferendosi al nuovo presidente del consiglio, ha urlato: "Pensate se Obama da presidente fosse anche il proprietario della Fox, della Abc e di altre televisioni".

Ogni affondo di Grillo è stato sottolineato da un'ovazione, che rimbombava anche nelle vie adiacenti la piazza. "Siamo tanti, 100 mila, se ...la questura ci aiuta". Il comico ha salutato con entusiasmo solo quelle che lui definisce le 'televisioni libere': Al Jazeera, Cnn, Bbc, la tivù australiana". E' di nuovo ritornato sulla presenza degli inquisiti in Parlamento ("Sono 70 pregiudicati senza che nessuno abbia saputo niente" ha detto mentre scorrevano i loro nomi su uno schermo) e sul dramma delle morti bianche. Ha attaccato Confindustria, la legge 30 e con una battuta ha detto che mentre gli operai muoiono "i politici campano cento anni".
A interrompere Grillo solo un messaggio registrato di Adriano Celentano: "Sono d'accordo Beppe. Non è un antipolitico. Bisogna fare qualcosa prima che sia troppo tardi per controbattere le falsità che ogni giorno ci propinano". Un saluto al mattatore del V2-Day è stato portato anche, di persona, dal magistrato di Catanzaro, Luigi de Magistris mentre non si è visto il gip di Milano Clementina Forleo. "Quella gran donna - ha spiegato il comico genovese - non è potuta venire a Torino". La chiusura è stata affidata ad un giornalista doc, Marco Travaglio: "Continuate a cercare i buoni giornalisti, continuate a volere bene all'informazione, fate amicizia con i giornali e proteggeteli perché proteggendo loro proteggete anche voi stessi".
Tra gli ospiti sul palco anche Maria Fida Moro. "Il nostro Paese è diventato privo - ha detto - di memoria e compassione".



DEL BOCA, ORDINE DEI GIORNALISTI VA RAFFORZATO
L'Ordine dei giornalisti va rafforzato, non abolito: lo ha detto oggi, replicando al V2-Day di Beppe Grillo, il presidente nazionale dell'Ordine, Lorenzo Del Boca."Il giornalismo e i giornalisti hanno tante cose da farsi perdonare - ha detto del Boca - ma che cosa c'entra l'Ordine professionale? Anzi dovrebbe avere maggiori poteri per essere più incisivo nel far rispettare la deontologia". Senza Ordine - sostiene il suo presidente - non ci sarebbe modo di richiamare i giornalisti al rispetto della deontologia, delle regole di un giornalismo corretto, vincolato al principio della verità dei fatti. Anche sulle sovvenzioni va fatta chiarezza: "Alcune testate le ricevono senza meritarle, ma se non ci fossero finanziamenti, sarebbero ridotte al silenzio alcune voci libere, che non ce le farebbero a camminare da sole. Chi resterebbe in edicola? Gli editori che non avrebbero difficoltà a mettere mani al portafoglio per pagarsi una quantità di notizie cucite su misura".

SIDDI,SU ORDINE GIORNALISTI DI PIETRO NON CI AZZECCA

Abolire l'Ordine dei giornalisti "con un colpo di spugna, senza un'idea di libertà garantita da un sistema di chiara legalità, significherebbe consegnarsi a poteri assoluti". E' la replica di Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa, all'auspicio del leader Idv Antonio Di Pietro, intervenuto a Milano alla raccolta firme per il referendum sull'informazione che prevede la cancellazione dell'Ordine, nel mirino del V2-Day di Grillo. "Diciamolo chiaro: sfidiamo lui e tutta la politica alla riforma - aggiunge Siddi in una nota - ma Di Pietro stavolta con il suo urlo, mediatico, non ci ha proprio azzeccato". Il segretario della Fnsi 'smonta' il riferimento a Einaudi, citato da Di Pietro (insieme a Berlinguer) come personaggio che aveva criticato il ricorso all'Ordine "per poter scrivere e manifestare il proprio pensiero". Prima "di spararle grosse", dice Siddi, "occorre conoscere bene la storia e i fatti". Poi il segretario generale del sindacato dei giornalisti spiega che Einaudi quando si dichiarò contrario alla riedizione dell'Ordine professinionale dei giornalisti "pensava certamente all'Ordine di Mussolini. Quell'Ordine - sottolinea Siddi - non appartiene alla cultura centenaria dei giornalisti della Fnsi. Era l'Ordine di un regime basato sulla propaganda e non sull'informazione", quello "che si macchiò dell'orrenda colpa di collaborazionismo nell'applicazione delle leggi razziali". Per il segretario della Fnsi, l'attuale Odg "ha tanti difetti di funzionamento, causati da una politica capace solo di fare antipolitica sull'argomento anziché di fare le indispensabili riforme. Ma c'é un ordinamento della professione del giornalista che, nella parte fondamentale dei principi, è e deve restare intangibile".

DI PIETRO, LIBERI DI INFORMARE ANCHE SENZA ORDINE

"Prima di me persone di ben altro valore come Einaudi e Berlinguer avevano criticato il ricorso all'Ordine dei giornalisti per poter scrivere e manifestare il proprio pensiero". Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che stamani a Milano è intervenuto ai banchetti per la raccolte di firme per il referendum sull'informazione, che prevede l'abolizione dell'Ordine dei giornalisti. "Fu un atto di inciviltà - ha spiegato di Pietro - che nel ventennio Mussolini realizzò l'Albo per controllare l'informazione. Ora solo chi è iscritto all'Ordine è libero di informare mentre noi riteniamo che in uno Stato libero e civile tutti possiamo farlo. il giornalismo è una professione che non può essere soggetta a limiti in uno stato liberale".

"La maggior parte dei fondi dello Stato non vanno all'informazione vera ma a finanziare testate che nessuno legge e che nessuno ha visto se non nelle segreterie di partito". Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che stamani è intervenuto a Milano ai banchetti per la raccolte di firme per i referendum sull'informazione. "Ciò che chiediamo - ha spiegato Di Pietro - è una rivisitazione profonda della legge sul finanziamento dei giornali di partito e questo vuol dire che bisogna fare la legge. Nessuno però la vuole fare ecco perché il referendum è un grande istituto che mette con le spalle al muro la politica del doppio gioco, del lassismo e del rinvio". "Solo con un referendum - ha aggiunto - possiamo mettere sul tappeto la questione, come quando raccogliemmo le firme contro il finanziamento di partiti o per la legge elettorale. Tutti ci dicevano che facevamo antipolitica salvo il fatto che hanno dovuto provvedere a fare delle leggi. Ci auguriamo che non facciano anche in questo caso una legge truffa, però con il referendum vogliamo porre all'attenzione dell'opinione pubblica un problema da affrontare".

GASPARRI, DI PIETRO SI RASSEGNI MIA LEGGE RESTA

"Di Pietro, la cui scarsa conoscenza di lingua e leggi è nota, si rassegni. La legge Gasparri resta in vigore e sarà applicata. Serve solo una piccola e secondaria modifica. Quando imparerà a leggere, scoprirà che le firme raccolte oggi per eventuali referendum, sono nulle perché le norme non consentono ora iniziative simili". Lo sottolinea Maurizio Gasparri, esponente di An e autore della legge nel mirino oggi del V-Day di Grillo. "Quando e se si terrà poi tra molti anni il referendum - spiega ancora Gasparri a Di Pietro che oggi ha firmato per l'iniziativa -, non si raggiungerà il quorum e vincerà la legge Gasparri. Per il resto faccia festa a spese dei cittadini con i soldi che lucra costituendo costosi gruppi parlamentari che negava di fare dicendo evidentemente bugie in campagna elettorale. Del resto non sempre si trovano regali sotto l'albero di Natale, manna dal cielo o soldi nelle scatole di scarpe".

 
 
 

Artico Verso l'Estinzione

Post n°326 pubblicato il 27 Aprile 2008 da dammiltuoaiuto
 

Artico Verso l'Estinzione

Adnkronos - Gio 24 Apr - 12.02
MA  NESSUNO LO DICE ........

Roma, 24 apr. - (Adnkronos) - Nessun modello scientifico era riuscito a prevedere un impatto tanto forte dei cambiamenti climatici sulla regione dell'Artico. E' una delle evidenze svelate da un rapporto del Wwf, Arctic Climate Impact Science, un aggiornamento dell'ACIA (Arctic Climate Impact Assessment), lanciato oggi in tutto il mondo in coincidenza dell'incontro dell'Arctic Council, il forum internazionale delle nazioni che si affacciano sull'Artico.

I dati raccolti indicano come il fenomeno abbia raggiunto già dimensioni estremamente preoccupanti. La perdita del ghiaccio marino presente nella zona artica nel periodo estivo, come documentato tutti i dati da satellite, è aumentata drammaticamente e lo spessore del ghiaccio ha raggiunto i 'record' di minima nel 2005 e in modo ancora più grave nel 2007.

Nel settembre 2007 il ghiaccio marino della calotta polare artica si e' ritirato fino al 39% rispetto alle medie registrate nel periodo 1979-2000, ovvero, il livello più basso da quando è iniziato il monitoraggio satellitare nel 1979. Questi sono anche i valori più bassi registrati nell'intero 20° secolo, quando il monitoraggio veniva fatto con mezzi aerei e navi. Se da un lato è impossibile prevedere con accuratezza di quanto la calotta di ghiaccio si scioglierà e in quanto tempo, il dossier del Wwf mostra che c'è stata una maggior perdita della massa del ghiaccio marino negli ultimi anni, molto maggiore di quanto non avessero predetto i modelli scientifici.

La regione Artica è considerata uno dei 'termometri' più significativi della 'febbre del pianeta' provocata dai cambiamenti climatici in atto. I dati forniti sono impressionati perché sottolineano un'accelerazione imprevista dei fenomeni. il cambiamento sta interessando l'intero ecosistema artico, dall'atmosfera alle acque dell'oceano, dagli iceberg alle precipitazioni nevose e al permafrost. Tutti questi cambiamenti hanno un impatto negativo sulle specie e sulle popolazioni che vedono modificarsi repentinamente le reti di approvvigionamento di cibo.

''L'Artico non è solo uno degli ambienti pù' vulnerabili ai cambiamenti climatici, ma anche il luogo dove questa vulnerabilità rappresenta un pericolo globale - ha dichiarato Michele Candotti, direttore generale del Wwf Italia - E' necessaria una strategia per minimizzare gli impatti del cambiamento climatico: occorre ridurre le emissioni globali di gas serra a livelli che evitino che il riscaldamento dell'Artico continui, e con esso scongiurino la distruzione anticipata del sistema climatico globale''.

Secondo le previsioni più recenti raccolte dall'ultimo rapporto dell'IPCC (il Panel di esperti intergovernativo sui cambiamenti climatici, insignito del premio Nobel per la Pace 2007) se l'intera calotta glaciale della Groenlandia dovesse sciogliersi a causa dei complessi meccanismi innescati dall'incremento accelerato delle temperature medie del pianeta, il livello del mare aumenterebbe di 7,3 metri provocando conseguenze molto significative. Questo perché il ghiaccio proveniente dalla terraferma aumenta il livello del mare a differenza dello scioglimento dei ghiacci marini dell'Artico che sciogliendosi non incrementano automaticamente il livello del mare (come avviene per lo scioglimento del ghiaccio in un bicchiere). Non per questo lo scioglimento della calotta marina artica è un fenomeno estremamente grave e preoccupante, perché indica comunque un cambiamento di tutto il suo ecosistema.

 
 
 

 Grillo:raccolte 450.000 firme per referendum informazione

Post n°325 pubblicato il 27 Aprile 2008 da dammiltuoaiuto
 

Negli ultimi  tempi mi sono interrogato   sul fenomeno Grillo  e sul suo concetto di  democrazia interna  al suo movimento   non siamo  solo di piccoli scrivani   fiorentini     Comunque  anche questa  rimane ua voce isolata   nonostante  le 450  mila firme raccolte  I  TEMI   DEI vDAY   NON VANNO DECISI SOLO  DA GRILLO  O  DA ALTRO  SUO FEDELISSIMO   MA  VANNO  DECISI  INSIEME  LUI  E TUTTI  I MEET UP  LA DEMOCRAZIA  INTERNA  NON E' UNA  OPINIONE ...... IL MOVIMENTO  NECESSITA  DI  REGOLE CHIARE 

PER  EVITARE  UNA  SORTA  DI GRILLO  DIPENDENZA 

 Grillo:raccolte 450.000 firme per referendum informazione

Reuters - Sab 26 Apr - 14.15

MILANO (Reuters) - Circa 450.000 firme sono state raccolte ieri per i referendum contro il sistema dell'informazione durante il V2Day, il giorno di mobilitazione promosso dal comico genovese Beppe Grillo.

Lo annuncia lo stesso Grillo nel suo blog, tra i più popolari della rete, all'indomani delle manifestazioni che si sono svolte a Torino e in altre città italiane.

"Ieri a Torino eravamo in 120.000. Chi era presente lo sa e anche chi può informarsi in Rete", scrive Grillo, parlando del suo secondo "Vaffa-day", svoltosi ieri nella giornata della Festa della Liberazione.

Il primo "Vday" di Grillo, che ha cavalcato l'onda del malcontento nei confronti del sistema politico in Italia, si era svolto in un'altra data simbolica, l'8 settembre, giorno della firma dell'armistizio tra l'Italia e gli alleati.

Grillo ha tenuto il suo intervento a Torino, mentre anche in altre città italiane i suoi sostenitori, organizzati nei Meetup, raccoglievano le firme a sostegno dei tre referendum che chiedono l'abolizione dell'ordine dei giornalisti, del miliardo di euro all'anno di finanziamento pubblico all'editoria e della legge Gasparri sulle frequenze tv.

"Hanno partecipato al V2 day almeno due milioni di persone. Le file ai banchetti erano lunghe il doppio dell'otto settembre. I primi dati delle firme raccolte sono di 450.000 firme. Nella storia repubblicana non è mai successo. Nessuno, nessuno è riuscito a raccogliere un numero simile di firme autenticate in un solo giorno", ha detto Grillo nel suo "post".

 

il libro WEBBE GRILLO che vuole far riflettere sul fenomeno del grillismo e dei meetup: non critica il fenomeno ma vuole sollevare interrogativi verso chi, parlando di democrazia, si è visto sfuggire di mano il movimento, partito con il voler informare e denunciare le contraddizioni della vita di oggi finendo per decretare il proprio declino, quando ha preteso volersi affacciare nel mondo politico, cavalcando l'onda della protesta e dell'insoddisfazione sostituendosi tuttavia ai vecchi politici, utilizzando gli stessi metodi.

Solo attraverso la propria personale esperienza si arriva ad avere la consapevolezza necessaria per capire.
Capire non è sapere, non è credere, non è imparare. Solo quando otteniamo la personale esperienza di una cosa, la capiamo.
Purtroppo tra i sostenitori di Grillo c'è anche chi interpreta come verità assoluta tutto ciò che dice e questo è ASSOLUTAMENTE sbagliato.

Il libro è scaricabile gratuitamente qui:

http://www.lulu.com/content/2190304

LA Jp Morgan è una delle più redditizie clienti di Enamics. Enamics è una società partner di Casaleggio Associati. La Casaleggio Associati produce Beppe Grillo. Beppe Grillo non parla più da due anni di Signoraggio


Le Giuste domande
La Jp Morgan è davvero una semplice società di consulenza finanziaria?
La Jp Morgan non è una semplice società di consulenza finanziaria. La Jp Morgan è una delle più grandi banche di affari del mondo. Legata alla famiglia Rockfeller controlla o partecipa attraverso controllate alcune delle più grandi multinazionali del mondo. Ne cito una presa dal mucchio la Exxon Petrol. Non solo, ma col petrolio ha a che farci per via dei futures che gestisce, insieme ad altri gruppi come Lehmann, Goldman, Barclay. I futures sono per molti una delle cause dell'innalzamento dei prezzi del petrolio. Le compagnie scommettono sul rialzo, tramite queste banche, e poi fanno in modo di rialzare i prezzi. La Jp Morgan è una società che ha il più alto numero di derivati emessi e da cui ricava profitti (quasi 50 miliardi di dollari). I derivati sono scommesse legate al rialzo dei tassi di interessi e ad altri fattori. La Jp Morgan ha una notevole influenza sui mercati finanziari, sulle Banche Centrali, ed è considerata una delle più grandi aziende di rating. E' considerata da molti movimenti per i diritti come la banca che ha il maggior guadagno nelle operazioni di signoraggio.

Ha in mano o finanzia quasi tutto il settore energetico tradizionali. Fa affari con Putin. Al suo interno lavora Blair. Ha avuto una serie di condanne e inquisizioni per reati finanziari (alcuni anche in Italia), controlla diversi gruppi bancari.

 

LA Jp Morgan è una delle più redditizie clienti di Enamics. Enamics è una società partner di Casaleggio Associati. La Casaleggio Associati produce Beppe Grillo. Beppe Grillo non parla più da due anni di Signoraggio.


Meetup le orecchie...
Abbiamo postato il comunicato stampa su alcuni meetup. Lo abbiamo fatto per capire quanto fossero aperti i loro membri, oppure invasati dall'icona Beppe Grillo
Abbiamo postato a Roma, Catania, Pescara, Cagliari, Bergamo, Crotone, Carbonia. Come volevasi dimostrare. La maggior parte degli utenti ha attaccato senza neppure leggere il libro. A Catania è stato persino criticato il fatto che l'opera fosse scaricabile gratuitamente (come se vi fosse dietro un interesse occulto). Strano, mi pareva che l'open source fosse uno dei punti chiave del movimento (lo stesso Beppe Grillo consente il download gratuito dei suoi volumi). Le critiche più interessanti a Carbonia (ove fra l'altro il libro è stato anche sostenuto e apprezzato da chi l'ha letto veramente e visto con la dovuta calma). Luciano dice che lo abbiamo pubblicato prima delle elezioni politiche, insieme a Mauro; dicono che lo abbiamo fatto perchè le elezioni sono incostituzionali e volevamo difendere la loro fallace legittimità contro gli attacchi di Beppe Grillo.

Entrambi sostengono che Prometeus e il v-day non siano collegati in quanto il primo sarebbe la versione su youtube di una novella di Asimov mentre il secondo sarebbe un'iniziativa che nasce dal basso.

Ecco le nostre risposte:

Tra un mese ci sono le elezioni amministrative a Roma e Pescara e Grillo candida due liste civiche. Appunto ad un mese dalle elezioni, un libro inchiesta su Grillo e le sue liste civiche (e non dalle elezioni politiche).
Quanto a Prometeus e al V-Day:

1. La novella di Asimov non centra un granchè. "L'ultima domanda", infatti, parte da presupposti fantascentifici e ambienta la situazione finale fra 5 miliardi di anni. Prometeus parte da presupposti reali, di contrasto fra rete e giornali, parla chiaramente del fatto che la carta sia finanziata dallo stato e auspica la conclusione dei finanziamenti affinchè la rete prenda il sopravvento; non vi pare vi sia perlomeno un piccolo conflitto di interesse fra chi vende social network (ossia siti in cui ci si scambia opinioni e dati personali, come facebook, che rivende alle multinazionali questi ultimi) e web marketing e la fine della stampa in favore della rete? Verso cosa confluirà tutta la pubblicità che confluisce ora sulla stampa? Il prosumer non sarà anzitutto un canalizzatore di dati personali?

2. Il V-Day non è un'iniziativa popolare. La gente viene acclamata mediaticamente tramite la forza fascinosa di un uomo. Un momento, Grillo è un uomo che sa molte verità, alcune giuste, i suoi temi sono in taluni casi esatti. Ma se poi queste verità e questa capacità di coinvolgere hanno come fine quello di raccogliere firme per un referendum i cui punti sono stati decisi dall'alto, non mi pare che siamo nella poleis greca... (oppure lo siamo e siamo tutti schiavi...).

Che poi alcuni abbiano voglia di criticare un libro senza averlo letto o per la presentazione in quanto tale, (che è un po' come andarsi a leggere la trama di un racconto prima di un'interrogazione a scuola)che si accomodino pure... il libro è destinato a dei lettori....

Luca
Tanto rumore per nulla?
Referendum possibile o non possibile?

Prendete un comico. Fategli dire cose sagge. Rendetelo il punto di riferimento della contro informazione italiana. Permettetegli di mobilitare le masse. Magari per un referendum. Magari per un referendum che non vale nulla.

 

 

La legge del 3 maggio 1970 n. 352 recita:

31. Non può essere depositata richiesta di referendum nell'anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l'elezione di una delle Camere medesime.

 

 

Grillo raccoglierà le firme il 25 aprile. Avrà tempo 3 mesi da quel giorno per effettuare la richiesta, quindi dovrà presentarla alla Corte entro il 25 luglio. Peccato che per la legge suesposta prima del 6 agosto (se a far fede è la data di convocazione dei comizi elettorali, ossia il 6 febbraio) o ancora peggio il 14 ottobre (se a far fede è la data delle elezioni), tutte le richieste presentate saranno considerate non valide.

Lo staff rassicura che ce la faranno, staremo a vedere...

 

Luca
Roma, quale democrazia?
Continua la bagarre sul meetup 173. La lista civica di Roma è duramente contestata. I suoi presupposti non sono molto orizzontali e trasparenti.
 Denuncia Monica:

 

Ragazzi aiutoooo mi sono persa, guardate un po' per dare retta a LUI, dove diavolo sono finita!

Non mi ritrovo più..
Nomi nuovi, Curriculum inesistenti, trasparenza nulla (o se di trasparenza si tratta certo che raccapezzarcisi è davvero difficile, sembrerebbe quasi la vecchia politica.. senza offesa, ovviamente!)

Qualcuno mi aiuterebbe?
Noi che siamo in rete, quella rete di cui LUI parla, come facciamo a controllare se non riusciamo a trovare le informazioni?
Ahh forse il problema è solo mio, sono un po' troppo lineare e non riesco bene nei labirinti!
A voi altri come è andata, avete qualche dritta da indicarmi?
Ahh, ho capito, è tutta colpa degli infiltrati della vecchia politica, quelli che sotto mentite spoglie si potrebbero impossessare del mondo (ma non ce l'hanno già?) e quindi noi, per difenderci, ci oscuriamo anche dagli amici, perché si sa, gli amici, quelli veri, hanno fiducia. La storia della trasparenza deve essere superata.. lo devo scrivere a Grillo che è rimasto un po' indietro con i tempi...

 

E ancora riportando un post di Tato, Roma Sud (non contemplato nel blog e pertanto non citato nel libro Webbe Grillo):

 

Salve a tutti, sono tato Organizer del meet Up Roma Sud 472, ho partecipato sino ad oggi alla nascita della lista a Roma, da domani me ne tirerò fuori, vi scrivo i motivi in modo che in altre città si possano evitare gli errori che hanno portato alla nascita di una lista ABUSIVA:

1 - A Roma esistono 5 Meet Up, uno più grande e 4 con vocazione territoriale

2 - Nonostante le mie richieste postate nei mu da mesi, la partecipazione a tutte, le riunioni congiunte il gruppo "Grilli Romani" si è sempre rifiutato di far partecipare gli altri Meet Up alle loro decisioni riguardo la nascita della lista a Roma e in particolar modo riguardo ad una Associazione che hanno creato per blindare la partecipazione alla lista e gestire con metodi stalinisti la selezione dei candidati.

3 - Hanno autonominato, votati da NESSUNO, ripeto da NESSUNO un fantomatico comitato Direttivo che senza alcun criterio ha selezionato i candidati aloro graditi.
Nonostante questo si sono pure spaccati al loro interno e la candidata Sindaco Serenetta Monti, non ha esitato a ricorrere ad ogni arte da politicante per riuscire eletta in una elezione cui del nostro MeetUp con 100 iscritti hanno potuto partecipare solo in 2!

4 - Noi nonostante nessuno avesse risposto alla nostra richiesta di partecipare o almeno di chiarire un metodo o dei criteri di partecipazione tra i vari meet up, perchè per noi è sempre stato fuori discussione che si sarebbe dovuta fare una lista unica, abbiamo continuato ad appoggiare la lista, la raccolta firme, la candidato sindaco.

5 - Ariviamo ad oggi, nessun nostro candidato è stato accettato per il Comune e nessun candidato presidente nei municipi è stato accettato dal fantomatico comitato direttivo che evidentemente ha già i suoi protetti da sistemare paracadutandoli in quartieri dove non si sono mai visti e che forse neppure saprebbero trovare sulla mappa di Roma.

A Roma i municipi sono 19 avevamo chiesto di esprimere democraticamente un candidato presidente nei quartieri dove operiamo da anni e dove ci siamo regolarmente incontrati dal meetup in questi mesi. Volete sapere la motivazione con cui hanno scelto tixzio o Caio?
Top Secret. La scelta è stata fatta dal DIRETTIVO!!

Chiedetegli lo statuto della loro mega associazione, è una cosa incredibile, i capi si autonominano e per potersi candidare è obbligatorio esservi iscritti, questo per tagliare fuori tutti gli altri meetup.

Vergogna la listadei grilli Romani è abusiva e tutti loro sono solo degli abusivi. Non sono stati rispettati i criteri base di grillo per la concessione del Bollino e se Grillo continuerà ad appoggiarla lo farà solo per inerzia.


Ci hanno addirittura proibito, ripeto proibito di stampare un qualsiasi volantino o materiale non approvato dal Comitato centrale, che per motivi oscuri ha anche proibito l'eccessivo accostamento dell'immagine della lista a Beppe grillo ?!?, in pratica Grillo va bene se porta voti ma quando parla di rispetto delle regole o di argomenti a loro graditi riconquistano la loro autonomia

Grillo non dovrebbe appoggiare questa operazione, da domani ci coordineremo con gli altri meetup romani e lavoreremo come abbiamo sempre fatto nei quartieri e per il V2Day, che spero non sarà trasformato in una altra occasione di divisione.

tato
Organizer Meet Up Roma Sud

P.S. Stiamo raccogliendo tutta la documentazione su come si è svolta questa vicenda, chiunque volesse saperne di più basta che ci scriva una mail, qui abbiamo già occupato troppo spazio.

 


Infine, la chiusura di un articolo con la canzone del grande Giorgio Gaber:

 

Un'idea, un concetto, un'idea,
finché resta un' idea, è soltanto un'astrazione,
se potessi mangiare un'idea
avrei fatto la mia rivoluzione.

Ho voluto andare
ad una manifestazione:
i compagni, la lotta di classe,
tante cose belle
che ho nella testa
ma non ancora nella pelle!

 

Poi se con curiosità ci si affaccia ai sondaggi si trova che la gloriosa lista civica dei grilli romani è attestata non oltre il 2%.

 

Forse la Gente tutta questa partecipazione orizzontale ancora non la percepisce... ma le date sono certamente lontane, così come, appunto,  un vero e proprio "orizzonte orizzontale"....

 

NON ABBIAMO BISOGNO DI ICONE... COME DICE GROSSMAN DOBBIAMO FARCI CARICO DELLE NOSTRE RESPONSABILITA', SENZA MITI O GUIDE MEDIATICHE, LA BATTAGLIA SARA' PIU' LUNGA, CERTO, MA ANCHE PIU' SINCERA...

 


 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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