Un blog creato da dammiltuoaiuto il 19/08/2007

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internet   controllata?

Post n°374 pubblicato il 30 Maggio 2008 da dammiltuoaiuto
 

LA LIBERTA' DEL WEB SEPPELLITA DAI GIGANTI - 25-3-08
Postato il Monday, 24 March @ 21:47:12 CET di jormi
Articoli di Giulietto Chiesa

di Giulietto Chiesa, da Galatea - marzo 2008

Leggo di una nuova battaglia tra giganti, e mi viene da sperare che, come accadde ai dinosauri, prima o poi anche questi finiranno per sparire. Per il momento si azzuffano con gran rumore di denti. Nella Rete. Microsoft contro Google. Io e noi siamo parte, inconsapevole, di loro: li usiamo, ci usano. Sto scrivendo su un programma del primo e, se ho bisogno di un'informazione veloce, vado sul secondo. Sono sicuramente nel database del primo e del secondo. E anche di quello della prossima vittima dell'uno o dell'altro. Infatti Microsoft e Google si stanno combattendo sulle spoglie di Yahoo, per conquistarsele.



Penso agli adoratori di Internet, che sono poi quegli stessi che ancora pensano, davvero ingenui, che la Rete sia, o diventerà, il regno della libertà e della democrazia, dove si potrà sapere tutto quello che si vuole, dove ci si potrà emancipare da ogni controllo, dove l'ultimo dei poveri, e dei soli, potrà infischiarsene del primo dei potenti e dei ricchi, dove soprattutto si potrà ignorare le bugie della Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne che è il mainstream informativo del villaggio globale.

Illusione, certo, che è racchiusa però in cifre racchiuse nei database . Google ha 588 milioni di accessi unici, Microsoft ne vanta 540 milioni, Yahoo si accontentava dei suoi 485 milioni. E poiché nella tarda era dell'energia fossile, nella quale noi viviamo, la coazione a concentrarsi è dominante, non c'è scampo per i giganti minori.

Ma perché?

La risposta è semplice: perché sono loro, ormai, a decidere il nostro destino. C'è qualche cosa di mostruoso nel vederli muoversi alla conquista di altri mercati mentre tutto sembra dirci – e ci dice in effetti – che lo sviluppo indefinito nel quale siamo cresciuti tutti, sta finendo e ci si dovrà acconciare a uno sconvolgente cambio di vita, a una drammatica modificazione, cioè riduzione, dei nostri consumi. E loro invece, stanno progettando una moltiplicazione sesquipedale dei nostri consumi. Possibile che possano farlo? Possono, perché hanno la conoscenza; sono più potenti di molti Stati, ma non hanno responsabilità, e neppure logica. Non è infatti alla logica che obbediscono ma all'unica funzione che sanno svolgere: produrre denaro e, come sottoprodotto, produrre potere.

Dovremmo risparmiare energia? Abbiamo già compromesso gravemente tutti gli equilibri della biosfera? E loro costruiscono macchine che influenzeranno i nostri pensieri affinché noi consumiamo più energia e risorse naturali.

Possono perché loro hanno inventato “l'industria dell'influenza”. E' la prima volta nella storia dell'Uomo che un'attività economica rende direttamente denaro, per giunta in quantità mai viste, e, nello stesso tempo costringe i consumatori a produrre altro denaro. In altri termini loro traggono giganteschi profitti dalla manipolazione dei nostri comportamenti. Direttamente producono cose impalpabili, agiscono nel virtuale , come si dice. Vendono “comunicazione” e, apparentemente, anche informazione. Ma non quella vera, di cui loro dispongono, bensì quella che loro stessi selezionano affinché i nostri circuiti conoscitivi rimangano rinchiusi all'interno di determinate sequenze di pensieri. L'era digitale esattamente questo significa: 0-1-0-1, sì, no, sì, no. Uno switch apre, ma anche chiude, il rubinetto della conoscenza.

Ottantamila persone scrivono programmi per Microsoft. Trenta o quarantamila sono addetti alla manutenzione del motore di Google. Loro decidono il nostro tempo, la cosa meno fisica di ciò che ci compone.

Hanno diverse strategie e le migliorano in continuazione. L'assalto a Yahoo è un passaggio d'epoca, forse l'ultimo passaggio della “loro” epoca, appunto quella dell'energia fossile. Questo passaggio significa l'assalto definitivo alla Rete e la sua sottomissione alla pubblicità. Fino ad ora la pubblicità era solo (o quasi) “broadcast”. Cioè immense platee davanti alle televisioni, offerte (le platee) agl'inserzionisti (che vogliono piazzare i loro prodotti) come pacchetti da vendere. Ha funzionato per trasformare circa tre miliardi di persone in consumatori compulsivi. E valeva, fino all'altro ieri, anche per Internet: più un sito è visto (cioè cliccato) più un banne r su quel sito è costoso.

Poi , con il crescere dei numero dei computer, e con l'allargamento della banda, hanno pensato ad altri stratagemmi e si sono perfezionati. Agl'inserzionisti sempre più famelici di spazi hanno offerto audiences relativamente più ridotte, ma sempre più numerose, nicchie composte di clienti “specializzati”. Mentre l'epoca precedente era basata su grandi masse passive, questa si presenta come l'epoca delle masse “attive”, cioè che scelgono loro il modo in cui verranno manipolate e condizionate. Il passaggio d'epoca si chiama “interattività”. E, a sua volta, contiene un formidabile accessorio: la possibilità di “contare” tutto, di registrare ogni movimento, di accumulare dati statistici di ogni genere. Questo è il digitale, questa è la Rete.

Mentre le precedenti strategie “broadcast” erano basate su grandi numeri generici, disponibili “in natura” (il pubblico indistinto), queste nuove sono proprietà esclusiva di chi possiede i dati statistici. E questi sono forniti dai motori di ricerca, le macchine immateriali del tempo presente. Sono loro che registrano ogni nostro “passaggio” in Rete. Sia che leggiamo qualche cosa, sia che compriamo una merce, sia che esprimiamo in progetto di vacanza o divertimento, sia che chiediamo un'informazione, sia che parliamo al telefono, sia che guardiamo un programma tv. Sono le nostre abitudini, le nostre occupazioni, le nostre preoccupazioni, le nostre passioni, i nostri segreti, le nostre lettere ad essere monitorate.

E non è una banale intrusione nella nostra vita privata. Ai motori di ricerca la nostra vita privata, quella individuale, non interessa nulla. Quelli che registrano sono i “flussi” d'interesse, cioè i dati statistici. Di cui noi siamo parte infinitesimale ma niente affatto decisiva. E' in base alla conoscenza istantanea di quei flussi che loro sono in grado di suggerire (anzi di imporre) ai compratori-inserzionisti l'audience che è loro necessaria affinché possano vendere i loro prodotti.

E, come ben si capisce, con gli stessi meccanismi statistici con i quali vengono conosciuti, questi flussi possono essere deviati, rafforzati, indeboliti, incanalati, riorganizzati.

E' così che questi ciclopi accumulano, minuto per minuto, conoscenze che permettono loro di costruire strategie di controllo sociale, oltre che economico. E tutto questo deve restare rigorosamente al di fuori di ogni possibilità di controllo da parte dell'”uomo della strada”, cioè della molecola minima del gas sociale oggetto dell'indagine.

L'effetto economico è immediato e lampante. Ed è anche quantificabile con precisione matematica. Metti un banner e saprai ad ogni istante quante persone l'hanno visto. E' su questa base che viene definito il CPM (costo per mille). Ma, a differenza di una normale compra-vendita della merce (io ti dò lo spazio pubblicitario, tu mi paghi in base al suo valore di mercato), qui l'interazione prosegue. L'individuo molecola primaria viene catturato nella Rete. Il ciclope, attraverso il suo database, i suoi motori, non lo perde più di vista, lo insegue lungo tutti i diversi media di cui si serve, e che consulta magari distrattamente, lo tallona e lo registra mentre si muove, lavora, agisce, si diverte, ama e odia, vota o riposa.

Siamo già molto al di là delle strategie quantitative, che impongono un prodotto, un'idea, attraverso la sua ripetitività ossessiva in tutte le piattaforme: dai cartelloni stradali, ai cellulari, alle tv, al computer. Questa funziona, come sappiamo, egregiamente, e consente di usare lo stesso messaggio, modellato a seconda delle piattaforme su cui viene inviato, in modo che possa cogliere di sorpresa la molecola primaria e ficcarsi stabilmente nel suo subconscio.

Ma la svolta più raffinata è un altro uso dell'interattività: quello che permette di modellare il messaggio statisticamente sui gusti del navigatore. Funziona così: il motore di ricerca individua i comportamenti comuni a centinaia di migliaia di individui relativamente a un determinato problema, aspetto, emozione. Lo può fare in tempo reale e può quindi rispondere in tempo reale, cioè istantaneamente a tutta quella popolazione di individui su quel tema specifico che essi, tutti insieme, sollecitano. A tutti i navigatori è dunque possibile fare arrivare non un banner generico, ma un messaggio specificamente studiato per rispondere al loro interrogativo del momento.

Qui l'”industria dell'influenza” sta producendo risultati assolutamente inediti ed epocali. Google, Yahoo, Microsoft fanno ormai uso delle consulenze creative di imprese specializzate in “selezione di pubblici”. Compagnie come Double Click, Blue Lithium, Right Media sono all'origine di complessi sistemi di definizione di grandi nicchie comportamentali e di elaborazione di metodi per convogliare messaggi di alta specializzazione. Terreno di coltura, oltre che di studio, è l'immenso mondo dei videogiochi. I messaggi pubblicitari, la gran parte dei quali subliminale, vengono immessi nei videogiochi. Una specie di product placement generalizzato che è identico nel suo funzionamento allo spaccio della droga ai minori. I risultati della immissione nei cervelli (specie degli adolescenti) di “moduli di pensiero”, di desideri, di scale di valori, di reazioni istintive, potranno poi essere raccolti, ripresi, riutilizzati in altri contesti. Il cervello è stato marchiato, gli è stato introdotto un sistema di risposta automatica, e reagirà di conseguenza quando vedrà o ascolterà il richiamo.

Da quel momento l'internauta viene condotto all'interno di uno sconfinato mall, outlet , grande magazzino, centro commerciale, dove è possibile acquistare ed essere acquistati da merci e idee di ogni genere. L'individuo crede di esservi entrato di propria, spontanea volontà (gli si fa presente, ogni volta, che è lui che sta scegliendo, e che sta quindi esercitando la propria libertà) mentre viene condotto nei reparti di vendita che sono stati allestiti esattamente per lui. Cioè per il lui, o la lei, statistici che sono stati composti dai motori di ricerca.

L'inserzionista corrisponde a una di quelle vetrine di quel particolare reparto. Da solo non potrebbe neppure sognare di avere tanti clienti potenziali. Solo il motore di ricerca può organizzargli una tale orgia di clienti. Per questo dovrà pagare il servizio: non più un CPM (costo per mille), ma adesso un CPC (costo per click).

Ed è proprio così che funziona, perché per ogni click in quel reparto, la probabilità che vi sia un acquisto è molto più alta. L'internauta è infatti già stato portato nel negozio “giusto”, quello dove ci sono le merci che desidera comprare. E' in questo modo che l'era del fossile, l'era del consumo disperatamente crescente, l'era dell'accumulazione fantasmagorica del denaro e della disuguaglianza, l'era della fine della democrazia liberale, si stanno attrezzando per affrontare il tremendo cambio d'epoca dall'esaurirsi delle risorse naturali e dal venire in luce della mostruosa constatazione che siamo entrati in “overshooting”, cioè che stiamo distruggendo la biosfera, cioè noi stessi. Pensano (ma forse non pensano per niente) che la crescita possa restare illimitata ed eterna, come si sono illusi che fosse, e non è mai stata. Ci costringeranno a fare di più e di peggio, mentre, al posto della crescita infinita, sta comparendo all'orizzonte la “crescita di tutti i limiti”.

Poi verrà la guerra, e avrà gli occhi di vetro di un computer

 
 
 

Nucleare  No Grazie

Post n°373 pubblicato il 30 Maggio 2008 da dammiltuoaiuto
 

La cosa che piu' mi infastidisce sapete qual è? che non dicono: scegliamo la fonte di energia piu' conveniente, sicura, rinnovabile, per avere il 50% di rinnovabili nei prossimi vent'anni. no. dicono: facciamo il nucleare. e basta.
che gliene frega di cosa dice un premio nobel come rubbia, che poi hanno esiliato in spagna? che gliene frega che in svezia hanno avuto il nucleare per 50anni ed oggi lo stanno smantellando perché è una tecnologia obsoleta e non sicura?e poi ti vengono a dire: "chi dice NO al nucleare lo fa su posizioni ideologiche." Calibano dovrebbe guardarsi allo specchio: la posizione ideologica è la loro. dicono sì al nucleare a prescindere. perché è pericoloso (si puo' giocare sulla paura delle persone, sulle prossime crisi), concentra la fornitura di energia nelle mani di un oligopolio, è costosissimo (fa gli interessi dei costruttori di centrali, senza dubbio). E' vero che nessuno arriva a coprire il fabbisogno energetico totale, con il rinnovabile. Ma ci manca poco. L'islanda, ad esempio, è già a quota 99%.
La Svezia conta di arrivarci entro pochi anni. Se ha messo in programma un progetto di queste proporzioni, significa che SI PUO'. E lo ha fatto smantellando il nucleare!!!Dal 2007 in Spagna, per i palazzi di nuova costruzione e per edifici ristrutturati, saranno obbligatori i pannelli solari termici. È quanto prevede il nuovo Codice tecnico di edificabilità (Cte) entrato in vigore a fine settembre: le abitazioni dovranno essere dotate di pannelli solari termici per produrre dal 30 al 70% di acqua calda, mentre gli edifici pubblici, i complessi industriali e i centri commerciali saranno tenuti a installare anche i pannelli solari fotovoltaici per la produzione di elettricità.
"Queste misure energetiche permetteranno un risparmio energetico compreso tra il 30 e il 40%, così come una riduzione di emissioni di C02 dal 40 al 55% per ogni palazzo", ha detto il ministro dell'Ambiente Cristina Narbona durante l'inaugurazione di un seminario sul Cte.
Il ministro per le politiche abitative, Maria Antonia Trujillo, ha assicurato che le nuove norme rappresenteranno un aumento del costo della casa di solo l'1%, contrariamente a quanto dice l'Associazione dei promotori immobiliari di Madrid, che stima un aumento del costo pari al 12%.

Dire che le scorie sono gestibili è un po' un azzardo. Ricordo di aver letto un intervento di Rubbia a proposito. 250000 anni di pericolosità non sono pochi nemmeno per i tempi geologici. Terremoti, eruzioni, scoinvolgimenti climatici possono mettere in serio pericolo l'integrità dei contenitori e l'isolamento dei siti di stoccaggio. Se nel 16025 a.D. un sito di stoccaggio, anticamente in un deserto contamina le nuove falde acquifere della zona? E' un po' un lavarsene le mani, che siano i nostri nipoti ad occuparsene.
Chiaramente, se i gas serra non rendono invivibile il pianeta prima del 16025 a.D.
 E' una buffonata comunque credere che miglioreremo il problema gas serra. Quando faremo 4 centrali nucleari, per rispondere al fabbisogno energetico avremo costruito altre 40 centrali a carbone. Viviamo in un modello economico ecologicamente insostenibile. Niente può crescere indefinitivamente. L'unica speranza è nella fusione entro il 2050, o crack totale a mio parere, non so se economico o ambientale, ma qualcosa prima o poi salta.

ECCO  GLI ULTIMI INCIDENTI

 

2006
-Oskarshamn (Svezia). Corto circuito nell’impianto elettrico della centrale a 250 km da Stoccolma per cui 2 dei 4 generatori di riserva non sono stati in grado di accendersi. Vengono testate tutte le centrali nucleari del Paese e quella di Forsmark viene spenta

2006
-Kozlodui, Bulgaria. Intercettato un livello di radioattivita’ 20 volte superiore ai limiti consentiti: falla in una tubazione ad alta pressione. La centrale, che sorge nei pressi del Danubio, scampa a una gravissima avaria. Secondo la stampa locale la direzione cerca di nascondere l’accaduto e di minimizzarlo nel rapporto all’Agenzia nazionale dell’Energia Atomica

2007
-Scoppia un incendio nella centrale nucleare di Krummel, vicino ad Amburgo. Le fiamme raggiungono la struttura che ospita il reattore e si ferma l’impianto. In pochi mesi avarie anche nelle centrali di Forsmark, Ringhals e Brunsbuttel.
L'impianto di Kruemmel e’ il piu’ soggetto a piccoli incidenti e dovrebbe essere spento al piu’ tardi nel 2015.
-La centrale nucleare di Kashiwazaki-Kariwa, la piu’ grande del mondo che fornisce elettricita’ a 20 milioni di abitanti, e’ chiusa per i danni del terremoto che ha provocato un grosso incendio in un trasformatore elettrico, la fuoriuscita di 1.200 litri di acqua radioattiva che si riversano nel Mar del Giappone e una cinquantina di altri incidenti. Si teme che la faglia sismica attiva passi proprio sotto la centrale.
Siviglia. La Spagna si appresta ad avviare la produzione del più grande complesso di centrali solari termodinamiche d’Europa nel sito di Sanlucar La Mayor, vicino a Siviglia, per ridurre, grazie al contributo del sole dell’Andalusia, la dipendenza dal petrolio. «In Andalusia ci sono 320 giorni di sole all’anno», assicura il professor Valeriano Ruiz, direttore del laboratorio di termodinamica dell’università di Siviglia, lamentandosi della pioggia che scende a dirotto proprio nel giorno dellla visita dei giornalisti alla centrale. La prima centrale di questo complesso è già stata completata e dovrebbe essere inaugurata prima della fine dell’anno. La sua potenza installata è di 11 megawatt, un po’ di più rispetto a quella di Pocking, in Germania che con 10 Mw, sarà ancora per poco tempo la prima centrale a produzione di energia solare europea. Ma a Sanlucar La Mayor è prevista la costruzione totale di otto centrali per portare la potenza complessiva a 302 Mw da qui al 2010. Al completamento dei lavori, questo centro sarà capace di fornire energia a 180 mila utenti, l’equivalente di una città come Siviglia.

L'UNICA   SPERANZA   PER  CHIUDERE  LA BOCCA AI NUCLEARISTI  E' UN NUOVO REFERENDUM  CHE  FACCIANO DECIDERE  AGLI ITALIANI

Petizione Contro il Nucleare

Il nucleare di terza generazione (quello disponibile oggi) non è sicuro e non è economicamente conveniente.

Non è sicuro per il problema delle scorie radioattive e per le connessioni con le sue applicazioni dal punto di vista militare.

Non è economico perchè l’uranio è un combustibile fossile di cui l’Italia non è ricca e che subirà un picco come quello petrolifero. Il nucleare non è rinnovabile. E l’Italia rimarrebbe dipendente da altri paesi.

C’e’ una petizione qui. Io l’ho firmata.

Chiunque vinca queste elezioni truccate non deve percorrere la strada del nucleare ma quella del solare termodinaco e del geotermico.

Date un occhio a questo video .

Firma  anche qui

http://petizioni.tiscali.it/noalnuclearesiallenergiasolare

http://www.legambiente.eu/documenti/2006/0120_cambiodiclima_2006/petizione.php

 

NO BOMBE NUCLEARI IN  ITALIA

http://www.ipetitions.com/petition/stopbombnuclearitaly/

http://ideenergia.blogspot.com/2008/05/il-sole-nel-bicchiere.html
Il NO al nucleare è un valore innato in tutte le persone di buonsenso e di onestà intellettuale.
Chi è a favore deficita in una delle due.

- Spendere miliardi di euro per arrivare a coprire fra 15/20 anni il 15% del fabbisogno è pura follia.
Il 15% è facilmente raggiungibile prima entro tale data semplicemente con risparmio-solare-eolico e con investimenti immensamente inferiori.
- Chi dice che l'energia da nucleare costa poco mente allegramente perchè non considera gli enormi costi di dismissione e gestione scorie.
- Il nucleare NON è una fonte rinnovabile e investire ingenti risorse, tempo e rischi in quella direzione, nelle condizioni in cui il pianeta si trova, è pura follia.
- L'uranio come il petrolio si esaurisce ma soprattutto aumenterà il prezzo. Quanto? credo che nemmeno il piu' grande economista saprà cosa costerà fra 10, 20 anni. Perchè i costi saranno interdipendenti uranio-petrolio-gas e sappiamo quante fluttuazioni si hanno in base a eventi imprevedibili.
- I fautori, tra l'altro, dicono che è per le emissioni di CO2. Lestofanti! quale CO2? Quella che producete con la fungaia di inceneritori? E' il colmo, faccio le centrali nucleari per contrastare l'aumento di CO2 che produco con inceneritori. Che intelligenti! E poi le alternative (risparmio-eolico-solare) non hanno emissioni CO2!
- Se si investisse solo il 10% del badget per nucleare schizzeremmo in avanti sul know-how tecnologico, abbassando costi e aumentando rendimenti di solare, ecc.
Date un'occhiata:
http://futuroprossimo.blogosfere.it/2008/04/una-nuova-tecnologia-promette-pannelli-solari-lowcost-entro-un-anno.html
oppure
http://www.rinnovabili.it/xcpv-la-nuova-tecnologia-fotovoltaica-low-cost-701074
Ci saranno progressi che nemmeno immaginiamo su questo settore. E come al solito noi resteremo ancora indietro.
Come adesso adremmo ad elemosinare tecnologia nucleare in giro, fra 10 anni, quando sarà piu' chiaro il fallimento nucleare, andremo ad elemosinare tecnologia solare!

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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