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Messaggi del 03/09/2009
Quello della prostituzione per strada è un problema che colpisce tutte le grandi metropoli, ma nell’ ex Barrio Chino della metropoli catalana, oggi invaso dai turisti, soprattutto italiani, si sta andando pure oltre. «È una vergogna: le ragazze fanno di tutto fra le colonne e i camion della I COMMERCIANTI IN RIVOLTA - «È la mia disperazione», dice il presidente dei commercianti della zona, Manel Ripoll. Ogni mattina i negozianti devono ripulire la strada dai preservativi abbandonati dalle ‘chicas’ durante la notte». Una zona dove il transito di alimenti è continuo e le condizioni di igiene devono essere ottime, diventa così il rifugio notturno dei vagabondi e delle prostitute più degradate della città, che non possono nemmeno competere con quelle dei dintorni del Camp Nou, l’altro luogo classico della prostituzione a Barcellona. Oti Pérez ha uno dei pochissimi ristoranti che ci sono tra i portici, ma è obbligato a chiudere quando fa notte e ladri e prostitute si radunano nella zona. Eppure anni fa nel quartiere c’erano dei bar con delle sale riservate, dove le prostitute di un tempo si intrattenevano con i clienti in una strana forma di convivenza con i residenti. Oggi non se ne vedono più di quelle vecchie lavoratrici per la calle de Robadors. Oggi è pieno di giovani immigrati che non solo si vendono per strada, ma rubano e arrivano a litigare per accaparrarsi i clienti. «E’ il loro corpo e possono decidere cosa farne – afferma Maria Casas, presidente dell’ associazione locale Taula del Raval, ma si deve fare una distinzione dentro questo diritto della persona con l’ inciviltà e la violenza». C’ERA UNA VOLTA UN’ORDINANZA – La sordida e degradante immagine di queste giovani inginocchiate o piegate in avanti davanti ai loro clienti è la prova del fallimento dell’ordinanza approvata 4 anni fa dal comune di Barcellona per porre fine alla prostituzione per la strada. L’ordinanza, sempre in vigore, prevede multe da 120 a tremila euro per il sesso in strada. Ma la polizia non riesce a fermare le piccole prostitute di La Boqueria – controllate dalle mafie - che ogni notte catturano spregiudicatamente i clienti sulle Ramblas. La polizia si dichiara impotente davanti al fenomeno. «È come giocare al gatto e al topo» afferma un portavoce, spiegando che le giovani prostitute si spostano con i clienti dalla Boqueria ad un’altra zona poco illuminata dell’ex-Barrio Chino, ora El Raval, e poi ad un’altra ancora, se vedono arrivare i poliziotti. Inoltre, fanno notare i poliziotti, anche se l’ordinanza comunale vieta il sesso per strada, la prostituzione in Spagna non è un reato ed è quindi difficile perseguire le ragazze. La soluzione al problema ? Le case chiuse, indicano i residenti. Ci risiamo. Nel frattempo, ogni mattina, tocca lavare il suolo con acqua e candeggina, prima di sistemarci le merci. |
Dimmi con chi vai, e ti dirò chi sei
A luglio dell'anno scorso Motassin Bilal Gheddafi (meglio conosciuto come Hannibal, per la serie "un nome un programma"), uno degli otto figli del leader libico, era stato arrestato in Svizzera insieme a sua moglie per aver aggredito e malmenato in un hotel di Ginevra due domestici al proprio servizio. Naturalmente Hannibal fu rilasciato su cauzione, e successivamente le parti lese ritirarono la denuncia verso Hannibal e la moglie dopo aver raggiunto un accordo i cui termini non sono mai stati resi noti. Lo scorso 19 agosto, a più di un anno da quell'episodio, il buon Hannibal ha avuto l'alzata d'ingegno di commentare la vicenda in questo modo: Se avessi una bomba atomica farei sparire la svizzera dalla carta geografica. A seguito di queste dichiarazioni, così sobrie e misurate, il presidente svizzero Hans Rudolf Merz non ha potuto esimersi dal presentare le proprie scuse al governo libico per l'arresto e la breve detenzione del povero Hannibal, oltre a proporre l'istituzione di un comitato per discutere dell'incidente. Faccenda chiusa? Macché. La Repubblica di oggi ci informa che a Gheddafi (stavolta il padre) le scuse non sono bastate: per questo il leader libico intende chiedere alle Nazioni Unite di smembrare la Confederazione Elvetica in tre, e di annettere i cantoni italiani all'Italia, quelli francofoni alla Francia e quelli tedeschi alla Germania. Ecco, tanto perché sia chiaro a tutti che razza di personaggi abbiamo deciso di omaggiare con le Frecce Tricolori. |
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