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Messaggi del 03/08/2011
Trivellazioni nel mar Adriatico. A rischio il Salento Lecce. Scade oggi il termine per la presentazione delle osservazioni per opporsi ai trafori nel mare. La maggior parte delle trivelle sono previste nel Salento Eccole le località salentine in cui la Northern Petroleum vuole trivellare il mare: Brindisi, Fasano, Cisternino, Ostuni, Carovigno, Meledugno, Otranto, Giurdignano, Uggiano La Chiesa, Torre Guaceto, Macchia San Giovanni, Punta della Contessa, Foce Canale Giancola, Rauccio, Aquatina Frigole, Torre Veneri, Le Cesine, Torre dell'Orso, Palude dei Tamari, Laghi Alimini, Santa Maria di Leuca, Posidonieto Capo San Gregorio, Punta Ristola. |
LASCIAMO STARE IL COMPROMESSO
- DI ELLEN BROWN – Asia Times - La crisi del tetto del debito degli Stati Uniti potrebbe essere evitato facendo rispettare il Quattordicesimo Emendamento, che obbliga il governo a pagare i suoi debiti già contratti, incluse le pensioni. Ciò concerne la social security, che è un “diritto”, nel senso originario della parola. Ne abbiamo diritto perché ce la siamo pagata con le tasse. Approvato per la prima volta nel 1917 e rivisto da allora varie volte, impone un limite quantitativo al debito federale. La cosa senza senso è che lo stesso congresso che ha votato sullo statuto ora vota sul bilancio che periodicamente eccede il limite, richiedendo così la revisione dello statuto. Il tetto del debito è stato innalzato 74 volte dal 1962, 10 dal 2001. Il più recente aumento, portato dalla H. J. Res. 45 a 14,294 triliardi di dollari, è stato convertito in legge il 2 febbraio del 2010.
Quando lo statuto e la costituzione si scontrano, la costituzione prevale. Che il governo debba pagare quanto dovuto e già contratto, non è materia di negoziazione. È un mandato costituzionale. E queste sono proprio le somme si cui stiamo parlando, come il Presidente Barack Obama ha evidenziato nei suoi interventi sull’argomento lo scorso venerdì. Ha detto:
Ignorare il limite posto dal tetto del debito da un punto di vista costituzionale non farebbe, come ha dichiarato Michelle Bachmann, del Presidente Obama un “dittatore”. Significherebbe semplicemente che sta seguendo il suo mandato costituzionale per pagare i conti del governo in tempo e per intero. Le pensioni non sono una forma di welfare Il presidente potrebbe avere le idee chiare sull’argomento, ma non ne sta ben approfittando. Invece, sembra essere pronto a buttare le vecchiette sotto al tram tagliando le pensioni, Medicare e Medicaid, tutto in nome del “compromesso”. Dove prendere i soldi Una nazione sovrana può sempre trovare il denaro per pagare i debiti con una propria valuta. Gli Stati Uniti potrebbero, se volessero, pagare i conti usando le banconote libere dal debito o greenbacks, come fece il Presidente Abraham Lincoln per evitare un debito paralizzante durante la Guerra Civile. Alternativamente, potrebbe eliminare il deficit con il piano del Parlamentare Ron Paul, che raggiunge gli stessi risultati. Come ha spiegato Stephen Gandel per esporre la soluzione di Paul sul Time Magazine:
Il più grosso svantaggio del piano, come dice Gandel, è solo che “non sembra una buona cosa”. Dà l’impressione che il governo stia ripagando i propri debiti stampando moneta. Ma questa è l’emissione di moneta da parte di un governo: una banconota che attesta un debito dovuto e posseduto dal pubblico, che corrisponde a un valore equivalente che viene scambiato sui mercati. Una banconota degli Stati Uniti o greenback e una banconota della Federal Reserve o una fattura in dollari sono sempre promesse di pagamento. Il governo può emettere allo stesso modo una fattura in dollari, come una banconota in dollari e un’obbligazione in dollari, come Thomas Edison aveva già indicato negli anni ’20.
È l’ora di fermare l’inganno La crisi del debito è stata creata, non da una rete di sicurezza sociale comprata e pagata dai contribuenti, ma da un sistema bancario conquistato dai giocatori d’azzardo a Wall Street. Hanno perso le loro scommesse e sono stati salvate a spese dei contribuenti; e se qualcuno dovesse essere ritenuto responsabile, lo si dovrà trovare tra loro. Fonte: http://www.atimes.com/atimes/Global_Economy/MH02Dj04.html Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE http://www.comedonchisciotte.org/site//modules.php?name=News&file=article&sid=8711 |
Post n°851 pubblicato il 03 Agosto 2011 da dammiltuoaiuto
Ecco la Classifica dei più assenteisti d'Italia: 17° On. Giancarlo Pittelli 51.42% PDL Salgono sul Podio: ..93,23% di assenteismo e percepire mensilmente 15mila euro lui e altri 4mila euro al mese per il suo portaborse! Questa è la peggiore Italia! |
Post n°850 pubblicato il 03 Agosto 2011 da dammiltuoaiuto
“Quando ricevo lo stipendio non mi sento a posto, ma non mi dimetto!”
E’ disgustato e stanco della politica Italiana … ma non di rubare i soldi agli Italiani! Il “campione” in questione si chiama Antonio Gaglione (eletto nel Pdl e poi passato al Gruppo Misto), ne avevo parlato proprio pochi giorni fa riportando la lista dei parlamentari più assenteisti … lui è il primatista della graduatoria con il 93.23% di assenze! |
Post n°849 pubblicato il 03 Agosto 2011 da dammiltuoaiuto
In pellegrinaggio ma con l'auto blu
La Camera dei deputati salva le macchine con autista, il Senato le segreterie. Ora oltre un mese di vacanza.
http://www.iltempo.it/politica/2011/08/03/1276530-pellegrinaggio.shtml?refresh_ce
Sembra lo slogan di una pubblicità: toccateci tutto ma non le ferie lunghe e le auto blu. Deputati e senatori risparmieranno in tre anni 270 milioni. Ma non su tutto. Alcuni privilegi resteranno: oltre alle macchine con autista, agli assegni mensili e alle vacanze da record, anche eventi, mostre e segreterie particolari. A Montecitorio un ordine del giorno presentato da Amedeo Laboccetta (Pdl) puntava a cancellare la fondazione della Camera. Costa 2 milioni di euro all'anno. È stata creata nel 2003 e, da statuto, deve divulgare l'attività della Camera, promuoverne l'immagine, favorire e sviluppare il rapporto tra l'istituzione parlamentare e i cittadini. Organizza eventi culturali, mostre e convegni. Tutte cose a cui, prima del 2003, provvedeva la Camera dei deputati. Ora il presidente della fondazione è Fausto Bertinotti. Lo affiancano nove deputati consiglieri di amministrazione, un direttore generale e quattro revisori dei conti. Il provvedimento presentato da Laboccetta avrebbe costretto il presidente Fini a chiuderla. Ma non sarà così: hanno votato a favore soltanto 57 deputati, 446 quelli contro. Eppure Laboccetta aveva ragioni da vendere: «Quelle attività - ha chiarito in Aula il deputato del Pdl - potrebbero tranquillamente essere realizzate senza costi utilizzando le risorse e il personale di cui la Camera già dispone». Montecitorio si tiene strette anche le auto blu. Un ordine del giorno del capogruppo dell'Italia dei Valori Massimo Donadi prevedeva di consentire l'uso della macchina di servizio soltanto al presidente Fini e al segretario generale. Insomma, basta vetture per i vicepresidenti, i numeri uno delle Commissioni, i capigruppo. Ma anche qui non c'è stato niente da fare: 199 voti a favore, 309 contro. Altro capitolo i vitalizi. L'Idv avrebbe voluto risparmiare subito 100 milioni all'anno trasformando gli assegni in rendite calcolate col sistema contributivo. Idea bocciata, anche se è passato un ordine del giorno del Pd per cui sarà messo a punto un sistema pensionistico che cancellerà i vitalizi. Passiamo al Senato. Gli inquilini di Palazzo Madama, che approveranno oggi il bilancio, non hanno voluto rinunciare alle spese per gli assistenti e le consulenze. È del 10,8 per cento l'aumento per il «personale addetto alle segreterie particolari»: si passa dai 13.183.756 euro spesi nel 2010 a una previsione di 14.990.000 per il 2011. Quasi due milioni di euro in più. Aumentano del 5,8 per cento, invece, i finanziamenti per «le prestazioni professionali per l'Amministrazione»: nel 2010 la voce è costata 1.807.231 euro, la previsione per il 2011 è di 2.226.000 euro. Infine le vacanze: da questo fine settimana all'11 settembre. L'attività parlamentare, infatti, riprenderà il 12. Più di un mese di ferie. Troppo, secondo tanti. Su internet le proteste sono state centinaia anche perché il motivo che ha spinto i capigruppo a posticipare la ripresa dei lavori (doveva essere il 5 settembre) non convince: un pellegrinaggio in Terra Santa di 170 deputati e senatori che si terrà dal 3 al 9 settembre. Fini ha rivolto un appello ai capigruppo: chissà che, almeno su questo, non facciano marcia indietro.
Alberto Di Majo
03/08/2011
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