Post n°197 pubblicato il 29 Dicembre 2006 da nocciolinamara
Anche quest'anno in occasione del Capodanno 2007, un cartellone ricco di eventi: MASSIMO RANIERI Ore 1.30 Auguro a tutti voi un sereno anno nuovo, con la speranza che tutto vi possa andare sempre meglio. BACIONI |
È NATALE! O palpito ‘e mille campane Aunite, c’‘o sciato ‘e ll’affetto, Miraculo ‘e n’attimo ‘e pace Vurria ca stu tiempo nemico Chist’uocchie che guardano ‘a cimma Chist’uocchie ca cercano ‘o bbene
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Post n°195 pubblicato il 19 Dicembre 2006 da nocciolinamara
Il Natale napoletano è caratterizzato oltre che dal presepe, dal gioco della tombola, dalle novene dei zampognari, anche dal menu natalizio che nelle famiglie più legate alla tradizione è un rito irrinunciabile. Sia il cenone della Vigilia che il pranzo di Natale assumono dei caratteri ben definiti, il primo dominato dal pesce, il secondo dalle verdure e la carne. Entrambi i menu sono comunque completati dai dolci natalizi, i cui colori e profumi accompagnano tutte le feste natalizie della famiglia napoletana. Cenone della Vigilia (24 Dicembre) - Spaghetti con le vongole (o lupini) Pranzo di Natale (25 Dicembre) Dolci di Natale (tutte le festività natalizie) Per completezza va aggiunto che in molte famiglie si è soliti mangiare il giorno della Vigilia anche del pesce fresco (spigola o orata olio e limone spesso al posto del capitone, non gradito da molti),mentre a Natale si possono trovare anche dei maccheroni conditi col ragù napoletano (serviti subito dopo la minestra) ed ovviamente carne al ragu'. Qualche chiletto in piu' di sicuro non manchera' dopo aver mangiato tutte queste squisitezze MA CHI SE NE FREGAAAAAAA IL VOSTRO MENU' DA CHE COSA E' CARATTERIZZATO? BACIONI |
Post n°194 pubblicato il 13 Dicembre 2006 da nocciolinamara
Passeggiando lungo i Decumani di Napoli nelle settimane che precedono il Natale non si può non notare come tutta l’attenzione sia rivolta verso un’ antica e storica via della città, nota oggi per le tante botteghe artigiane che l’hanno resa famosa nel mondo: via San Gregorio Armeno, la via degli artigiani del presepe. Difficile descrivere a parole o con immagini la moltitudine di botteghe, negozietti e bancarelle che affollano Via San Gregorio Armeno: si è subito sopraffatti dalla quantità e la varietà dell’offerta. Qui si può trovare di tutto per il presepe, dalle casette di sughero o di cartone in varie dimensioni, agli oggetti “meccanici” azionati dall’energia elettrica come mulini a vento o cascate, dai pastori di terracotta dipinti a mano a quelli alti 30 cm con abiti in tessuto cuciti su misura. Ci sono pure i pastori venditori di frutta, il pizzaiolo “robotizzato” che inforna la pizza, i classici come Benito ed i Re Magi e naturalmente la Sacra Famiglia, con il corredo di bue ed asinello, in tutte le dimensioni, fatture e prezzi. Ma accanto a vere e proprie opere d’arte, frutto del lavoro di famiglie artigiane che si tramandano il mestiere da intere generazioni, si trovano aggetti a dir poco kitsch, che però denotano la fantasia e l’ironia dei napoletani: la statuetta (ma sarebbe meglio dire la caricatura) del politico o del VIP del momento è oramai divenuta uno dei classici sulle bancaralle di via San Gregorio Armeno. Quest'anno non poteva mancare la statuina di CANNAVARO con il pallone d'oro, sara' regalata al capitano che trascorrera' le vacanze natalizie a Napoli.
SIAMO GENIALIIIIIIIIIII. |
Oggi e' 8 dicembre FESTA DELL'IMMACOLATA CONCEZIONE ( A' MMACULATA) giorno in cui si inizia la preparazione del presepe. Il presepe napoletano "o' Presebbio" , insieme ai zampognari, alla tombola ed al menu del 24 dicembre, è uno dei simboli più intensi della tradizione natalizia a Napoli. Ad di là dei simboli religiosi che esso richiama, il presepe è amato anche da quelle famiglie napoletane poco osservanti o dichiaratamente laiche, perché il presepe napoletano è il luogo dove sacro e profano, spiritualità e vita quotidiana, preghiera ed ironia convivono come solo a Napoli, città delle contraddizioni, è possibile. Ogni anno si tira fuori dal ripostiglio la „base“ dell'anno precedente ed i(uno scheletro di sughero e cartone poggiato su una tavola di legno, senza pastori ed addobbi vari)Insieme ai figli di discute l'eventuale ampliamento. La realizzazione del presepe può durare da alcuni giorni fino a tutto il periodo prenatalizio, ma è d'obbligo che la sera del 24 tutto deve essere pronto, così come ammoniva Luca Cupiello in „Natale in casa Cupiello“, il protagonista dell'indimenticabile opera teatrale di Eduardo de Filippo.
P.S. GEMELLINO DOC, TU CHE SARAI IL MIO FUTURO MARITO (FORSE) LEGGI E IMPARA BENE COME SI FA' O'PRESEBBIO NAPOLETANO |
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