Intervista Metropolitan
Danilo Scastiglia, classe 1972, scrittore teatino emergente, ritorna sullo scenario letterario, con la sua nuova pubblicazione: “Mosaico”. Il titolo e la copertina colpiscono subito l’immaginario, mosaico, come qualcosa di frammentato ma deliziosamente amalgamato, l’icona sublime di donna immersa nella natura che chiaramente spicca nel colore biondo della pittura di Stefano Schiazza sulla copertina, è significativa dell’impronta che lo scrittore dà alla raccolta. Frammenti di vita di personaggi più o meno complicati, storie intrecciate sul filone del quotidiano, situazioni particolari e allo stesso tempo comuni forse, che portano a immedesimarsi, a soffrire, a crescere e ad amare come esattamente accade ai vari protagonisti, non a caso scelti e descritti dallo scrittore.
Per quanti avevano già avuto il piacere di leggere i suoi racconti in “Alchimie”, dal leitmotiv erotico, audace, spinto, forte, Scastiglia in questa seconda opera cambia completamente modo di comunicare e raccontare, mette a nudo stati d’animo ed emozioni, parlando di sentimenti, non solo quelli legati all’amore tra due persone, ma anche di quelli provati in amicizia, in famiglia, tra madre e figlio, a volte esasperandoli, come spesso succede in situazioni portate al limite.
Brillante nella narrazione, in ogni racconto si accostano i valori e gli ideali ai sogni, in un crescendo di avvenimenti che incuriosiscono ed spingono fortemente ad andare avanti nella lettura. Mai noioso, mai banale, in un concentrato formidabile, Scastiglia si rinnova e stupisce ancora.
- Cosa pensi di questa tua seconda opera, molto diversa dalla prima, molto ricca, interessante sotto tutti gli aspetti, impegnativa per gli argomenti che con semplicità hai cercato di affrontare?
- Alcuni dei lettori di “Alchimie”, hanno recensito la mia nuova creazione come qualcosa di magico, di interessante, come fosse addirittura, un romanzo scritto da un’altra persona. Io credo che ogni scrittore si evolva nel suo percorso. Per alcuni aspetti “Mosaico”, è sicuramente più maturo vista anche la delicatezza degli argomenti trattati, ma come in “Alchimie”, il mio intento è quello di ammaliare e far riflettere. Perché nel nuovo millennio purtroppo si pensa poco…
- Come nascono i tuoi racconti, cosa cerchi di esprimere, di comunicare al lettore?
- Mi piace molto osservare la realtà delle cose che mi stanno intorno. Questo non significa che racconto la realtà che osservo, ma ne traggo gli spunti per elaborare le mie storie. Credo di possedere anche, quella fantasia indispensabile per rendere un racconto accattivante.
- Ogni personaggio si distingue dall’altro, in una varietà che disegna un po’ la classe societaria odierna, ben campionata nel tuo libro, quali sono i protagonisti che ami in particolar modo e perché?
- Amo ogni personaggio. Questo perché ciascuno, con le proprie insicurezze e certezze, definisce l'uomo o la donna di oggi.
- Chi è Danilo Scastiglia… raccontaci delle tue passioni dei tuoi interessi delle tue manie se ne hai.
- Di passioni e manie ne ho diverse. Mi piace leggere, fare fotografie, seguire la squadra di calcio della mia città, ecc… Chi è Danilo Scastiglia? Forse un sognatore che cerca di esaudire il sogno di scrivere… Per se stesso e per gli altri. Forse sto mettendo dei tasselli per riuscirci.
- Scrivere è il tuo sogno…come hai sviluppato nel tempo questa attitudine, cosa rappresenta per te nella tua vita?
- Chi scrive può comprendere quello che sto per dire. Scrivere è magia, autorilassamento, creatività. Può essere terapeutico, può rafforzarti il carattere, l’ego, può aprirti la visione del mondo sotto un’altra prospettiva. Ovvio che per me è molto importante scrivere.
- C’è molto della tua vita, delle tue esperienze in questo libro, e da cosa nasce la tua ispirazione?
- Nei miei libri c’è forse qualche piccolo accenno a cose che possono piacermi. Non direi che i miei personaggi parlino di me. Ogni scrittore poi, inserisce quello che vorrebbe essere o vorrebbe dire, in alcuni momenti della vita e che molto spesso non ha la forza di fare.
- L’argomento eros e l’amore, quanta importanza hanno in questi nuovi racconti?
- Eros e amore erano presenti anche in “Alchimie”. Forse in maniera più forte e piccante. Questo non significa che si tralasciasse l’aspetto romantico, per illustrare situazioni a due. In “Mosaico” probabilmente mi soffermo di più, nel cercare di far capire che molto spesso, anche un fugace incontro erotico tra due persone, cela molto di più di un semplice e mero rapporto sessuale occasionale. Ci sono aspettative, percezioni, speranze che molto spesso i bigotti tendono a non vedere…
- Quali sono i racconti a cui sei più affezionato e perché?
- Citarne uno anziché un altro, significherebbe fare un torto a tutti i miei racconti. Sono tutti miei figli e come i figli tutti sono stupendi ed uguali allo stesso modo.
- Nel nuovo romanzo “Mosaico” ci sono un paio di racconti scritti a quattro mani… Come mai questa scelta di collaborazione? Questa domanda nasce dalla mia curiosità, vorrei carpire l’essenza di scrivere insieme a qualcuno!
- Questa esperienza è nata dal desiderio di mettermi a confronto con altre persone. Una sfida per vedere se si riuscisse a creare un piacevole racconto, mettendo insieme due teste, con idee magari simili, ma non identiche. Abbiamo lasciato spazio a creatività ed immaginazione, senza seguire un filo logico e impostato per le storie. E devo dire che i risultati sono stati notevoli. Esperienza da ripetere indubbiamente.
- Lettori curiosi di conoscere Danilo Scastiglia, hai ricevuto dei meriti ad oggi per i tuoi racconti?
- Si. Questi riconoscimenti mi danno la forza di andare avanti soprattutto per come distribuisco i miei libri. Infatti sia “Alchimie” che “Mosaico”, sono totalmente autofinanziati e autodistribuiti dal sottoscritto. Questo perché le case editrici chiedono compensi ingenti a scrittori emergenti per pubblicarli. Io non ho voluto sottostare a queste regole, quindi, aver ricevuto dei premi rafforza ancora la mia convinzione di aver agito d’impulso ma anche in maniera corretta. Nel 2009 con il racconto “I fantastici quattro” inserito nel libro “Alchimie” sono stato premiato a Cinisello Balsamo (MI) al “Concorso Internazionale di Poesia, Prosa e Arti figurative” organizzato dall’Associazione Culturale no-profit “La finestra eterea”, in collaborazione con il Comune di Cinisello Balsamo e di Vedano Olona, patrocinato dalla Provincia di Milano. Nell’incantevole Villa Ghirlanda sono stato premiato con medaglia di merito e attestato. La motivazione della premiazione è stata la seguente: “l’autore descrive come scorre la vita quotidiana dei nostri giorni dove incomprensioni, speranze, innamoramenti, tradimenti si consumano e quando sembrano esaurirsi si ripropongono di nuovo. E fortunatamente non tutto ritorna noiosamente da capo ma qualcosa di positivo germoglia e vive…” Grazie a questo riconoscimento ho ricevuto articoli su quotidiani abruzzesi, di un certo rilievo come “Il Centro”, “La dolce vita”e sono stato intervistato da diverse Radio che curano degli spazi letterari. Cito Radio G di Giulianova, Agoradio di Osimo (AN), radio Delta Uno, radio Chietiscalo.it e sono stato ospite della trasmissione “Linea Sport” dell’emittente regionale Rete 8.
Notizia fresca invece è che il racconto “Destini” inserito in “Mosaico”, è stato selezionato nel concorso indetto dalla Case editrice R.E.I. di Rifreddo (CN), per l’Antologia Decamerone 2010 che verrà posta in vendita a breve.
- Prima di salutarti e farti i complimenti, puoi quindi indicarci le modalità di acquisto delle tue opere?
Possono essere richieste tramite il mio indirizzo di posta elettronica scastiglia@email.it oppure acquistate direttamente presso la “Libreria De Luca” a Chieti. Conto di poter distribuire al più presto, anche in altre importanti librerie presenti sul nostro territorio. Mi piace conoscere i nomi dei miei lettori per avere la possibilità di chiedere una recensione, positiva o negativa che sia, così da potermi mettere sempre in discussione, e soprattutto, scoprire quelle che sono le impressioni sul frutto del mio diletto.
Grazie infinite per averci dato la possibilità di conoscerti, ti facciamo un grosso in bocca al lupo!
Sa.Le. ‘77
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