Creato da Nekrophiliac il 21/02/2005

DARK REALMS V2

So, I've decided to take my work back underground. To stop it falling into the wrong hands.

 

 

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Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da Nekrophiliac
 

RAGE AGAINST THE MACHINE - RAGE AGAINST THE MACHINE (1992)

Los Angeles, California. Primi anni Novanta. Una copertina indimenticabile annuncia la pubblicazione del primo disco di una band che intendeva essere per prima cosa politica e rivoluzionaria, quindi sperimentale e innovativa: i Rage Against The Machine, progetto “post-marxista” di un giovane quartetto, che resterà in vita per un decennio, rilasciando cinque dischi – tre, nel voler essere estremi come loro insegnavano: Renegades (2000) è un disco di cover dall’impatto violentissimo, mentre il postumo Live At The Grand Olympic Auditorium (2003) è soltanto il finale guasto d’immagine, la fine di un piccola leggenda. Talvolta alcuni dischi si ascoltano per una settimana e poi precipitano nel dimenticatoio, altri si ascoltano soltanto una volta e sono gettati dalla finestra o magari rivenduti a metà prezzo, poi esistono i capolavori, i grandi dischi che risultano essere l’emblema di un periodo storico – musicale. Ogni quindici anni, al massimo quattro/cinque dischi, “fanno la storia di un genere”. L’omonimo Rage Against The Machine è proprio uno di questi, un disco “anormale”: dieci potenziali singoli, dieci pezzi che ogni amante del crossover conosce a memoria in ogni loro piccolo sentiero sonoro. E non è tutto. I testi, per esempio. Ciò che è rimasto insuperato dagli stessi Rage Against The Machine per la potenza e la spietatezza di questi, chiaramente e fieramente schierati dalla parte della sinistra estrema e dell'antimperialismo, addirittura violento. Nessuno si era mai spinto così in là nell’ “odio verso il sistema". I Rage Against The Machine sono stati uno dei maggiori nomi del panorama crossover e, a conti fatti, nu metal degli ultimi tempi con le loro violente invettive politiche a ritmo di rap Se mai c'è stata una band che ha saputo unire l'impegno sociale al divertimento, il fuoco attivista della giovane età alla matura e personale presa di coscienza del momento storico, questo gruppo erano, almeno fino agli inizi degli anni Novanta, soltanto i Clash del compianto Joe Strummer. La rabbia contro la macchina è un caso anomalo sotto ogni punto di vista. È forse la prima band a raggiungere un certo livello di popolarità prima di aver firmato un contratto discografico e, fatto ancor più curioso, non nascono come una formazione live, che si crea un proprio pubblico concerto dopo concerto, fino a trovare qualche generoso estimatore che li metta sotto contratto: i Rage Against The Machine registrarono la loro prima demo senza mai essersi esibiti dal vivo. D'altronde la musica che presentano i Rage Against The Machine nel 1991 non può che attecchire con successo in una Los Angeles ben distante dalle sirene del grunge, scossa piuttosto dall'imprevisto scioglimento dei Jane's Addiction, simbolo e germoglio fino a quel momento di un movimento underground vivo come a Seattle, ma ancora lontano dall'essere inquadrato dai canali mediatici che hanno fatto della città del Washington la Mecca del rock di quegli anni. Una scena opposta all'immagine che davano di Los Angeles i Guns N' Roses e i sogni di successo made in Hollywood. Si tratta di crossover, termine ormai volgarmente combinato al cosiddetto nu-metal, ossia una miscela impura di varie esperienze formanti una nuova struttura, in alcuni casi con originalità e spiccato senso artistico, in altri, come del resto anche e maggiormente per quanto riguarda il Seattle-sound, un mero esercizio stilistico in copia carbone, compresi i contenuti delle canzoni. In coda ai crediti di ognuno dei quattro album dei Rage Against The Machine c'è scritto: << No samples, keyboards or synthesizers used in the making of this recording >>; ciò suona puritano e allo stesso tempo non credibile, se non si assiste fisicamente a una performance live del gruppo, dove intorno a una sezione ritmica essenziale, generalmente mai sopra le righe, si inseriscono il rap, monocorde e stridulo, fastidioso e rumoroso - la voce del dissenso non potrebbe essere diversa – di Zack De La Rocha e il geniale corredo dei ritmati effetti scratch e noise, uniti alla matrice “zeppeliniana” dei assoli della chitarra di un ispirato Tom Morello.

Bombtrack è l'inizio ideale, una tranquilla introduzione che porta all'esplosione di potenza di uno dei riff più famosi della storia e, francamente, basterebbe appena una canzone per capire l’effetto novità, qualcosa di mai sentito nel 1992, fu un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Chiaro sin dal principio del disco, Bombtrack, che si sta ascoltando un disco di rottura: Un genere indefinibile, crossover tra Public Enemy e Clash e Red Hot Chili Peppers prima maniera, con maggior rabbia – se possibile – e nessuna concessione melodica. << With the thoughts from a militant mind. Hardline, hardline after hardline. Landlords and power whores. On my people they took turns. Dispute the suits I ignite. And then watch ‘em burn. Burn, burn, yes ya gonna burn >>.

E subito dopo, a schiantare qualunque equivoco, un granitico pezzo “portabandiera” come Killing In The Name, che si schiera senza paura a denunciare gli abusi e le violenze delle forze dell’ordine nelle piazze, regalando un crescendo ossessionante e incancellabile che va configurandosi come parola d’ordine da passare da individuo a individuo, perché la verità e la giustizia stanno proprio in questo approccio: nessuno può impedirvi d’essere liberi: nessuno deve imporre la “sua” libertà ad altri cittadini. Soprattutto se vengono eseguiti gli ordini dei padroni del vapore del momento. << Fuck you, I won’t do what you tell me. Fuck you, I won’t do what you tell me. Fuck you, I won’t do what you tell me. Motherfucker >>. Il verbale concetto è discretamente chiaro e lo spietato messaggio non può cadere inascoltato.

Con Take The Power Back si abbandona il riffing furioso e i Rage Against The Machine si lanciano in una canzone che è sperimentazione sonora mescolata a stilemi Red Hot Chili Peppers in apertura, poderoso basso di Tim Commerford e una gran voglia di far pogare il pubblico in sede live nell’esplosione finale: << Mother fuck Uncle Sam. Step back, I know who I am. Raise up your ear, I’ll drop the style and clear . It’s the beats and the lyrics they fear. The rage is relentless. We need a movement with a quickness. You are the witness of change. And to counteract. We gotta take the power back >>. I Rage Against The Machine, all’epoca, erano alla ricerca della “rieducazione generazionale”: fondando i loro messaggi su un nuovo genere musicale che fosse realmente riconoscibile sia ai ragazzi delle periferie che ai giovani intellettuali, incapaci di rendersi conto del circostante marciume mondiale. La malinconia e la disperazione di Settle For Nothing sembrano oggi un triste presagio di quanto è avvenuto: ossia che l’esito della battaglia politica fosse fallimentare e autodistruttivo. Il brano non smette di ghiacciare il sangue, a distanza dai primi, adolescenziali ascolti: << A jail cell is freedom. From the pain in my home. Hatred passed on, passed on and passed on. A world of violent rage. But it’s one that I can recognise. Having never seen the colour of my father’s eyes. Yes, I dwell in hell, but it’s a hell that I can grip. I tried to grip my family. But I slipped. To escape from the pain in an existence mundane. I gotta 9, a sign, a set and now I gotta name. Read my writing on the wall. No-one’s here to catch me when I fall. Death is on my side… suicide! >>. E più avanti, per il mantra in progressione di un delirante Zack De La Rocha, vale quanto esplicitato per Killing In The Name: le parole-chiave non sono difficili da interiorizzare: << If we don’t take action now, we settle for nothing later, we’ll settle for nothing now, and we’ll settle for nothing later >>. Eccessivi i rimorsi, numerosi i rimpianti, malgrado il tempo abbia fatto ormai il suo corso. Settle for nothing finisce così per apparire la canzone più "canzone" dell'intero disco. Ecco Bullet In The Head: l’assalto sonoro. Memorabile l’assolo sincopatico di Tom Morello, l’effetto della sirena infilato nelle “lyrics” al momento opportuno, il massiccio tappeto sonoro abilmente costruito dal quartetto statunitense. Il finale è poi il più classico dei classici in chiave Rage Against The Machine: un’esplosione non accidentale.

Know Your Enemy, piuttosto, è l’ennesima “sassata”, di quelle assai opportune e indovinate, all’ipocrita giostra propagandistica del cosiddetto “american dream” – adorabile la clausola: << Yes I know my enemies. They’re the teachers who taught me to fight me. Compromise, conformity, assimilation, submission. Ignorance, hypocrisy, brutality, the elite. All of which are American dreams >>. L’assolo di Tom Morello è, ancora una volta, psichedelico e postindustriale. L’ultima ripresa assolutamente energetica. Rabbioso il latrato di Zack De La Rocha: esausto poeta ed immancabile profeta della decadenza del sogno. Know your enemy annovera, inoltre, la partecipazione di un altro personaggio destinato “a fare storia”: Maynard James Keenan, leader dei Tool. Ricordate Aenima (1996)?. Non era un’amicizia casuale. La magica Wake Up ha avuto fortuna cinematografica – senza esser stato adeguatamente, ma era inevitabile, compreso dal pubblico europeo. Si tratta infatti del brano che conclude il primo (e unico) Matrix (1999): elemento che dovrebbe andare a modificare le letture e le interpretazioni del film di tanta critica, perché il significato che aveva, negli States, chiudere un’opera del genere con un pezzo dei primi Rage Against The Machine era fin troppo limpido. È un brano violento e ancora una volta affidato, nelle variazioni e nelle sospensioni, alla genialità di Tom Morello – senza nascondere simpatie e debiti nei confronti dei primissimi Metallica. Il resto è figlio dell’impegno, della satira, dei crescendo nevrastenici di Zack De La Rocha: << How long? Not long, 'cause what you reap is what you sow >>. È ora il turno della trascinante Fistful Of Steel: il sound della band, a questo punto dell’album, è già ben interiorizzato e non spiazza e non disorienta più – né nelle distorsioni, né nelle progressioni, né nello stile punk-rap dell’adrenalinico frontman. S’apprezzano coerenza e coesione, e spirito rivoluzionario. Non importa fosse figlio d’una ideologia sbagliata: è lecito meravigliarsi piuttosto dello spirito e dell’estremismo, e cercare di compredere da cosa derivasse e cosa volesse rappresentare. Tredici anni dopo, i Rage Against The Machine hanno “figliato”: dai Korn sino ai System Of A Down, passando per i contraddittori Linkin’ Park, autori di un buon debutto con Hybrid Theory (2001), ma affogati nel mare dei dollari. Ciò che differenzia e contraddistingue il primo crossover losangelino è proprio l’impronta politica – oltre, ed è superfluo ribadirlo, alla classe e alla tecnica dei musicisti. Chiudono l’album d’esordio Township Rebellion e Freedom: se la prima è martellante e ipnotica, non dissimile da Bombtrack, per struttura, impostazione e sonorità, e da Bullet In The Head nella clausola; la seconda è l’ennesima iniezione di adrenalina e inquietudine, insuperbita dal basso di Tim Commerford – ultimo invito a una ribellione (a fianco degli “Indiani d’America”) che s’è dissolta, isolando ancor più la minoranza che credeva potesse essere realizzata, e deprimendo e frustrando una generazione.

Cosa resterà di tutto ciò? Un disco imperdibile – per quanti intendano ritrovare lo spirito del rock dei primi anni Novanta, per quanti vogliano riscoprire cosa “significava” crossover, per quanti credono che, in fin dei conti, dopo i Clash non era rimasto molto da dire a chi voleva fare politica e rock d’avanguardia. La rabbia, in fondo, è un dono.

Commenti al Post:
aquilotta1981
aquilotta1981 il 24/12/05 alle 15:26 via WEB
Il mio commento c'entra poco, ma...ti rubo solo un nanosecondo per farti gli auguri!BUON NATALE!!! M
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 24/12/05 alle 18:39 via WEB
Non rubare niente... grazie... buona vigilia anche a te...
 
pauline7
pauline7 il 25/12/05 alle 00:08 via WEB
buon natale, pauline
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 25/12/05 alle 23:52 via WEB
Buon Natale, Pauline...
 
n.cave
n.cave il 25/12/05 alle 00:10 via WEB
Buone feste! Bella!
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 25/12/05 alle 23:52 via WEB
Felici vacanze Ennecheiv...
 
bjorn.reitmaier
bjorn.reitmaier il 25/12/05 alle 09:25 via WEB
tanti auguri Nekro
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 25/12/05 alle 23:53 via WEB
Augurissimi bjorn...
 
Cane_nero
Cane_nero il 25/12/05 alle 18:01 via WEB
Come canzone di natale la preferisco di certo a "Stille NAcht"!
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 25/12/05 alle 23:53 via WEB
... e se "stille Nacht" fosse re-interpretata dai Rammstein? Te la immagini?
 
   
Cane_nero
Cane_nero il 26/12/05 alle 12:06 via WEB
...intrigante... :)
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 26/12/05 alle 17:15 via WEB
Decisamente...
 
sweetbizkit
sweetbizkit il 26/12/05 alle 13:47 via WEB
buon natale anche se in ritardo:) ma dove è finito il buon vecchio e sano metal??
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 26/12/05 alle 17:25 via WEB
Buon Natale cara, in ogni modo, non ti piacciono i Rage Against The Machine? Per tre settimane ho recensito qualcosa di diverso e già musi lunghi... ti anticipo che ho in serbo grosse novità per il 2006...
 
   
sweetbizkit
sweetbizkit il 26/12/05 alle 21:02 via WEB
Attendo con ansia^.^ Nekro ma tu per caso frequenti il Jail a Napoli?
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 26/12/05 alle 21:19 via WEB
E' bene che l'attesa cresca... ma forse è meglio che resti in silenzio... potrei compiere qualche "violazione" e comunque, no, non frequento il Jail... resto su in collina solitamente... al Vomero...
 
Cane_nero
Cane_nero il 26/12/05 alle 19:50 via WEB
Applausi. Il crossover è ANCHE metal, no? :)
 
 
sweetbizkit
sweetbizkit il 26/12/05 alle 20:59 via WEB
no.
 
   
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 26/12/05 alle 21:20 via WEB
Come "no"?
 
     
sweetbizkit
sweetbizkit il 27/12/05 alle 13:05 via WEB
no. prende spunto dal metal ma non si può dire che è "anche" metal, è più un derivato, nemmeno ibrido, anzi una prostituzione del genere almeno secondo me
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 27/12/05 alle 18:18 via WEB
Non hai tutti i torti. In fondo, è l'incrocio tra più generi... prostituzione commerciale oggi sì, ieri novità...
 
     
sweetbizkit
sweetbizkit il 27/12/05 alle 19:09 via WEB
e già..fu novità (vedi il mio nick:P), ora fa comodo alle tasche di musicanti e majors
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 27/12/05 alle 19:21 via WEB
... i Limp Bizkit furono fra i tanti ad esser abbagliati dal successo di un genere "nu-ovo", mentre oggi sono soltanto "comparsa": hanno pubblicato in primavera la prima parte (ennesima mossa commerciale) di un disco, The Unquestionable Truth pt. 1, un ritorno alle origini nel sound, e ora una raccolta dei loro successi, Greatest Hitz... ma qual'è il risultato? Nessuno. Entrambi non hanno riscosso successo e l' "appeal" discografico/commerciale della band è in caduta libera... quel poco che incassano è, paradossalmente, intascato dalla loro major stessa...
 
     
sweetbizkit
sweetbizkit il 27/12/05 alle 23:16 via WEB
eppure a parer mio primo e secondo(anche se questo molto meno) album avevano una linea originale...ma qua mi sa che mi confondo con nu-metal..o sono la stessa cosa ora?
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 27/12/05 alle 23:22 via WEB
Significant Other (1999) mi è piaciuto parecchio... ma erano altri tempi... Nookie, Break Stuff, Re-Arranged, N 2 Gether now... quanti ricordi...
 
     
sweetbizkit
sweetbizkit il 27/12/05 alle 23:37 via WEB
si molto bello:) però la novità fu three dollar bill yall o come si chiama lui
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 28/12/05 alle 00:08 via WEB
Esatto... ma la vera novità fu la cover di Faith di George Michael, sempre su Three Dollars Bill Y'All $... nessuno si era spinto sino a tanto...
 
     
KoRn_78
KoRn_78 il 29/12/05 alle 15:51 via WEB
Già...i Limp Bizkit, scusate se mi intrometto, stavano diventando qualcosa di superlativo per me....sino a "Significant Other" e a qualcosina di "Chocolate Starfish and a hot flavor water" li ho seguiti, poi si sono spenti! Mi piace affibiare questa mancanza al fatto che Wes Borland se ne sia andato (e forse è veramente cosi) ma credo fermamente che la crossover come l'hanno fatta loro (vedi Nookie, Break Stuff, Faith (spettacolare) Re-arranged, Generation X e anche, extra-album, Welcome Home - Sanitarium) non ce ne sia stata piu cosi convinta e cattiva dopo il loro spegnimento...tanto di cappello, comunque, ai Limp, che hanno datto quello che avevano da dare senza scadere mai nel macabro ed osceno.
 
     
KoRn_78
KoRn_78 il 29/12/05 alle 15:53 via WEB
ps (a parte "The Unquestionable Truth pt1"...per me quelli non sono i Limp...ripeto che da quando Wes Borland se n'è andato i Limp non eistono piu)
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 30/12/05 alle 00:34 via WEB
La scelta di dividere in due l'album e di lanciare per Natale il Greatest Hitz non l'ho compresa a pieno... scadenti entrambi...
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 30/12/05 alle 00:33 via WEB
Nessuna intromissione sgradita, KoRn_78... e, in fondo, ricalchi molto di quanto avevo scritto in precedenza... i Limp Bizkit hanno "chiuso", abbastanza degnamente, nel 2001, causa anche l'abbandono di Wes Borland... e ora sono caduti nel commercialismo puro, peccato...
 
     
Cane_nero
Cane_nero il 31/12/05 alle 00:15 via WEB
Se posso: il crossover non è certo nato con i Limp Bizkit, e nemmeno coi RATM. Il crossover ha una storia nobilissima, le deturpazioni commerciali degli ultimi anni non possono certo inficiarla. Si potrebbe cominciare con i chitarroni in "Fight for your right" dei Beastie Boys, che al tempo fecero scandalo. Poi "Epic" dei magnifici Faith no More, con la sua andatura saltellante. "Blood Sugar Sex Magic" degli ormai sputtanatissimi RHCP. I Fishbone, misconosciuti ma importantissimi! I GRANDISSIMI Living Colour. Ecchecavolo dai, questa è GRANDISSIMA musica. E si potrebbe continuare con gli Anthrax e la loro Got the Time, con i Mordred, la scena crossover/hardcore americana...
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/12/05 alle 02:08 via WEB
Puoi, puoi. Anzi, devi. Il crossover, chiaramente, non è nato con un album unico e indivisibile. Le influenze, come giustamente sottolinei, sono state numerose e differenziate. Beastie Boys e Red Hot Chili Peppers, a mio avviso, hanno contribuito più del dovuto. Sono riusciti a lanciare due tendenze diverse di concepire la musica. Ovviamente con evoluzioni impreviste. Sono alla deriva entrambe oggi...
 
     
Cane_nero
Cane_nero il 31/12/05 alle 14:13 via WEB
A mio parere l'ultima frontiera "positiva" del crossover è quella dell'incrocio tra metal e musica latina. Vedi ad esempio gli ormai purtroppo sciolti PUYA, secondo me ottimi.
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/12/05 alle 22:50 via WEB
L'ultima frontiera? I Puya erano carini... ma, ho sentito anche altri gruppettini semi-sconosciuti che andavano giù pesante...
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 26/12/05 alle 21:19 via WEB
Grazie, grazie... e penso che lo sia...
 
KoRn_78
KoRn_78 il 28/12/05 alle 12:49 via WEB
WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOWWW!!!! Bella Nè!! Manco da un po e quando torno....ti fai trovare con una delel tue fantastiche recensioni su uno dei miei album e gruppi preferiti!!! ^_^ "Rage Against Machine" è il piu bello in assoluto, a mio parere, dei RATM!! SOno una piu bella e piu adrenalinica dell'altra!! Li ho visti anche in concerto a Roma, in occasione dell'uscita dell'album "The Battle Of Los Angels" ed indovina come si chiamava il tour a roma?? "The Battle of Rome"...è stato uno dei concerti piu belli e stancanti (fisicamente) ai quali abbia partecipato...indimenticabili!!! Pensa che ancora piango quando quando mi "ricordo" che Zac non c'è piu tra loro e che non suoneranno mai piu insieme, che non faranno piu la stessa musica! Si, lo so che Tom Mroello ed il resto della band "vive" negli Audio Slave ma non è PER NULLA la stessa cosa...non ci resta che goderci "RATM, Evil Empire", "The Battle Of Los Angeles" e qualcosina di "Renegades"...Ancora grande Nè..."U're tha best"!!! ;D "...fuck you i won't do what you tell me...Killing in the name of..."!! ;)
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 28/12/05 alle 15:37 via WEB
Grazie per i complimenti KoRn_78, credo che tornare sulla metallica strada coi Rage Against The Machine era la scelta migliore e come anticipavo in altri commenti... ho riservo alcune sorprese per il 2006, di cui una "strutturale". Dell'omonimo album del gruppo di Los Angeles non c'è molto da dire... è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Purtroppo, oggi è rimasta solo terra bruciata. Quella piccola e verde gemma che, all'epoca, era nata... fu colta da un disattento agricoltore che ha preferito "venderla" al mercato immediatamente. Oggi sarebbe un rigoglioso albero. Bisognerà puntare sul rimboschimento musicale. I Rage Against The Machine era una delle poche "voci libere" del panorama mondiale, peccato che Zack De La Rocha abbia lasciato e peccato che dopo il promettente esordio dell'omonimo Audioslave, il nuovo gruppo con Chris Cornell abbia già deluso con il nuovo lavoro,Out of exile, che è carino ma non basta per compiere il salto di qualità che il primo aveva promesso e finisce per essere un disco troppo lento e con meno mordente, insomma, Audioslave "rimandati"... Rage Against The Machine a vita...
 
   
KoRn_78
KoRn_78 il 29/12/05 alle 16:01 via WEB
Ricordi...solo bei ricordi ormai...cavolo sono stato in lutto per davvero quando Zack ha abbandonato il gruppo...e non posso nemmeno fargliene una colpa perchè si è totalmente impegnato nella politica (come ben sai anche tu, parte dei loro fondi è sempre stata destinata all'organizzazione di liberazione del Chapas) e perchè Morello & Co. non erano piu sulla sua stessa linea d'onda...che spreco per il mondo della musica...i creatori del Crossover per eccellenza (al contrario di quanto dica qualcuno sopra, non per fare polemica però) non suoneranno mai piu insieme! :( Comunque, tanto per rispondere ad un posto piu in alto e non per fare polemica, il Metal centra e come nella crossover!! Come dice il termine stesso, è un accavallamento di due o piu generi e quello dei Rage era, appunto, Metal con pezzi parlati piu che cantati (tipico del Rap) ed effetti con la chitarra e basso mai sentiti prima e senza l'ausilio di basi campionate! E' un surrogato del Metal e centra piu di quanto si possa pensare!!
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 30/12/05 alle 00:25 via WEB
Quando ci si prefigge un fine, qualsiasi esso sia, è difficile saggiare il sapore della sconfitta parziale e così Zack De La Rocha decise di rimboccarsi ancor di più le maniche, mentre gli altri, Tom Morello in testa hanno scelto la strada più "redditizia", pur comunque, continuando le campagne, più smorzate, di protesta contro i potenti. Crossover. Non crossover. Metal. Non metal. Le etichette convenzionali sono poco efficienti. Sono spesso deficienti. Deficiano di quel quid che è la musica in sé. I Rage Against The Machine rappresentano una fetta di storia della musica, apprezziamoli per quello che erano... tutto qui...
 
KoRn_78
KoRn_78 il 29/12/05 alle 16:04 via WEB
Domani riparto Nekro, non so se ci sentiremo prima della fine dell'anno e per questo ti faccio i piu sinceri auguri di buon anno...speriamo che sia un anno in cui le nostre aspettative prendino forma e tramutino i sogni in realtà!! Divertiti amico mio, Cla-J.D. ;)
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 30/12/05 alle 00:27 via WEB
Non riesci a stare fermo, eh? Trascorri vacanze "movimentate", eh? D'accordo, grazie per gli auguri e ricambio... buon 2006 ricco di soddisfazioni KoRn_78...
 
bjorn.reitmaier
bjorn.reitmaier il 29/12/05 alle 22:19 via WEB
Quello era crossover gente...so che stò per dire una cosa azzardata...il crossover e tutta quella feccia nata da mtv e stronzate varie, mi aveva dato proprio il volta-stomaco...insomma perchè celebrare gente come limp Biz o Linkin, quando esistevano i RATM dieci anni prima....? Forse erano meno scomodi? Pagine brutte nella storia del music business....pagine belle, meravigliose, immortali nella storia della musica...aprire il libro a pagina 1, capitolo Rage against The Machine. Tanto di cappello. Ciao Nekro.
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 30/12/05 alle 00:30 via WEB
I Rage Against The Machine non erano scomodi, ma dei "macigni" da ingoiare per chi ha nel music business le cosiddette "mani in pasta". Erano una voce troppo fuori dal coro. Niente dolci temi, solo cruda realtà, servita e condita da ingurie e assalti verbali, non proprio ciò che un pubblico, fruitore di musica "popolare", cerca. I Rage Against The Machine hanno, ciò nonostante, lasciato il segno. E il loro ricordo non deve sbiadire, mai...
 
lamaria23
lamaria23 il 30/12/05 alle 15:59 via WEB
si si si....grandi rage,grande album...e me nn piace molto evil empire [1996]...l'ho trovato sciocco,scontato....xò vorrei sentire la tua... :D
 
 
Cane_nero
Cane_nero il 31/12/05 alle 00:17 via WEB
Probabilmente è un album di qualità altalenante, ma a me piace. Bulls on Parade e People of the Sun sono dei classici :)
 
   
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/12/05 alle 01:52 via WEB
Cane_nero bravo... dimenticavo a quest'improbabile ora... People of the Sun...
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/12/05 alle 01:51 via WEB
Evil Empire è un disco un po' sottotono, eccetto qualche traccia, come Bulls on Parade sempre furoreggiante... non è proprio "ispiratissimo", sono perciò nettamente favorevole all'omonimo Rage Against The Machine e The Battle of Los Angeles... sono due pietre miliari ormai...
 
   
lamaria23
lamaria23 il 31/12/05 alle 14:04 via WEB
la pensi + o + come me.....vuoi sposarmi????hahahahahah [oh nn montarti che skerzo..] >:)
 
     
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/12/05 alle 22:49 via WEB
Ooops... avevo già preparato tutto... non può "ritrattare" ora!
 
Jonny_Firpo
Jonny_Firpo il 31/12/05 alle 10:12 via WEB
tanti auguriiiiiiiiii :)
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 31/12/05 alle 22:48 via WEB
Auguroni Jonny_Firpo...
 
mind_storm
mind_storm il 10/01/06 alle 10:50 via WEB
un disco mostruoso... ineguagliato e ineguagliabile anche da loro stessi... il secondo "evil empire" non mi è piaciuto granchè mentre "the battle of los angeles" lo metterei di poco sotto il livello del primo, ma non tanto musicalmente quanto come freschezza e innovazione.
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 10/01/06 alle 11:14 via WEB
Hai perfettamente ragione. Questo primo omonimo album è stato, indubbiamente, l'inizio di un'era musicale, così come di un genere. Quanto è seguito non è mai stato di livello tale da eguagliarlo. The Battle Of L.A. resta, comunque, un gran disco, che per vicende alterne, ha purtroppo "chiuso" il cerchio.
 
e.d.a
e.d.a il 31/03/06 alle 21:28 via WEB
:) :) :) :) :D me lo sono comprata come regalo x la patente!! è stupendo quest'album... ma quando torni?? bacio....
 
 
Nekrophiliac
Nekrophiliac il 03/04/06 alle 09:29 via WEB
Innanzitutto, complimenti per il conseguimento della patente... io, invece, sono all'università... molto piacevole sfruttare i servizi informatici, quando dovrei farne ben altro uso... comunque, hai fatto bene a prenderlo... resta sempre un gran disco... presto tornerò... ho un ultimo esame... poi... Pasqua... e potrò dedicarmi a pieno al blog... bacini...
 
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