ARTICOLO 21 COSTITUZIONE ITALIANA
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
DAVID MARIA TUROLDO
Tempo è di ritornare poveri per ritrovare il sapore del pane,
per reggere alla luce del sole per varcare sereni la notte e cantare la sete della cerva.
E la gente, l'umile gente abbia ancora chi l'ascolta, e trovino udienza le preghiere.
E non chiedere nulla.
DIGNITÀ E RISPETTO
Non incontrerai mai due volti assolutamente identici.
Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative.
Ciascuno volto è il simbolo della vita.
E tutta la vita merita rispetto.
E' trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi.
Tahar Ben Jelloun
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« Il lenzuolo di Clelia | Beppe Grillo » |
E' sorprendente che Calderoli, ex ministro, definisca il discorso di Napolitano simile a quelli di "Cetto la qualunque" .
Calderoli è quello che ha firmato una legge elettorale che poi ha definito porcellum, il senatore che si è messo a fischiare nell'aula del Senato insieme ad altri suoi compari che salivano sui banchi ed esponevano degli striscioni.
Parla alla pancia di quegli italiani che votano Lega e che, forse, stanno cambiando idea e allora occorre colpire duro per far vedere chi è che è ancora in grado di cantarle a tutti.
Visto il personaggio però forse è un pensiero troppo raffinato e può darsi che parli in questo modo solo perchè non capisce ciò che ha detto Napolitano.
Quest'uomo è stato per anni ministro e ha determinato, insieme al suo partito e ad Umberto Bossi, la politica del nostro Paese.
Purtroppo siamo ciò che votiamo e la classe dirigente di un Paese è l'espressione di quel Paese.
Molte scuse ad Antonio Albanese per come la realtà ha superato la satira presentando Cetto Laqualunque per quello che è, un moderato.
LORENZO MILANI
Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e opressori dall'altro.
Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.
POVERI,NOI
"L'Italia non è come ce la raccontano: abbiamo creduto di crescere e stiamo declinando, la nostra presunta "modernizzazione" è un piano inclinato verso la fraglità e l'arretratezza. E nello spazio sempre più ampio che si apre tra presunto benessere e fatica quotidiana del vivere crescono l'invidia, i rancori, le intolleranze."
Marco Revelli
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