ARTICOLO 21 COSTITUZIONE ITALIANA
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
DAVID MARIA TUROLDO
Tempo è di ritornare poveri per ritrovare il sapore del pane,
per reggere alla luce del sole per varcare sereni la notte e cantare la sete della cerva.
E la gente, l'umile gente abbia ancora chi l'ascolta, e trovino udienza le preghiere.
E non chiedere nulla.
DIGNITÀ E RISPETTO
Non incontrerai mai due volti assolutamente identici.
Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative.
Ciascuno volto è il simbolo della vita.
E tutta la vita merita rispetto.
E' trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi.
Tahar Ben Jelloun
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« Napo - Cetto la Qualunque | Aurel e la "Drola" » |
Un negoziante di Varese ha deciso di non fare entrare nel suo negozio i "politici" e per essere molto chiaro ha affisso un cartello con il suo personale divieto.
Beppe Grillo, sempre alla ricerca di nuove forme di democrazia, si è detto subito favorevole e mi sono venuti in mente i versi di quella poesia, forse di Bertolt Brecht, che raccontava di un signore che non si preoccupava se stessero portando via un comunista perchè lui non era comunista, un ebreo perchè non era ebreo e via discorrendo finchè rimase solo e portarono via anche lui.
In quello stesso periodo comparivano sui negozi avvisi per ricordare che si trattava di commercianti ebrei e che non si doveva entrare.
Attenzione a vietare gli ingressi perchè prima o poi si casca male e la storia dovrebbe insegnare qualcosa.
E' per questo che sono sorpreso dall'accodarsi di Grillo, portatore di una politica "nuova" o di antipolitica a seconda dei punti vista, che aderisce ad un invito del genere.
LORENZO MILANI
Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e opressori dall'altro.
Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.
POVERI,NOI
"L'Italia non è come ce la raccontano: abbiamo creduto di crescere e stiamo declinando, la nostra presunta "modernizzazione" è un piano inclinato verso la fraglità e l'arretratezza. E nello spazio sempre più ampio che si apre tra presunto benessere e fatica quotidiana del vivere crescono l'invidia, i rancori, le intolleranze."
Marco Revelli
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