ARTICOLO 21 COSTITUZIONE ITALIANA
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
DAVID MARIA TUROLDO
Tempo è di ritornare poveri per ritrovare il sapore del pane,
per reggere alla luce del sole per varcare sereni la notte e cantare la sete della cerva.
E la gente, l'umile gente abbia ancora chi l'ascolta, e trovino udienza le preghiere.
E non chiedere nulla.
DIGNITÀ E RISPETTO
Non incontrerai mai due volti assolutamente identici.
Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative.
Ciascuno volto è il simbolo della vita.
E tutta la vita merita rispetto.
E' trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi.
Tahar Ben Jelloun
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Aurel Codrea era un giocatore di rugby della squadra "Drola" che partecipa al campionato di serie C regionale piemontese; drola in piemontese è un termine ampio che indica qualcosa o qualcuno strano, bizzaro come può esserlo una squadra sportiva in un carcere.
E', per l'appunto, una squadra particolare perchè è formata da detenuti del carcere "Lorusso e Cotugno" di Torino che giocano tutte le loro gare in casa nel campo del carcere.
Il rugby faceva sentire Aurel libero e le partite erano la sua ora d'aria; il 31 dicembre a poche ora dalla fine dell'anno si è ucciso.
Non so per quale ragione fosse in carcere, sicuramente aveva commesso delle colpe ed era giusto che pagasse, ma in questa lunga fila di morti in carcere c'è qualcosa che va oltre la giusta detenzione.
Il rugby e lo sport in generale con queste attività riscattano tante brutte pagine di cronaca e hanno dato la possibilità ad Aurel di sentirsi, per un pò, libero.
LORENZO MILANI
Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e opressori dall'altro.
Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri.
POVERI,NOI
"L'Italia non è come ce la raccontano: abbiamo creduto di crescere e stiamo declinando, la nostra presunta "modernizzazione" è un piano inclinato verso la fraglità e l'arretratezza. E nello spazio sempre più ampio che si apre tra presunto benessere e fatica quotidiana del vivere crescono l'invidia, i rancori, le intolleranze."
Marco Revelli
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