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(ASCA) - Roma, 11 giu - ''Per combattere lo spreco di
risorse pubbliche e contrastare la crescita della spesa
farmaceutica pubblica la soluzione non puo' essere la
distribuzione nelle farmacie di medicinali costosi a carico
del sistema sanitario nazionale''. E' quanto sostiene Laura
Fabrizio, Presidente SIFO (Societa' Italiana di Farmacia
Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende
Sanitarie) in seguito alle recenti proposte avanzate da
alcune organizzazioni di categoria.
Secondi gli ultimi dati diffusi dall'AIFA (Agenzia
Italiana del Farmaco) la spesa per i farmaci ospedalieri ha
raggiunto quota 3.780,6 milioni di euro, portando la sua
incidenza sul Fondo sanitario nazionale al 3,6% e un
disavanzo assoluto di circa 1.230 milioni. ''E' un dato che
deve far riflettere tutto il sistema sanitario italiano -
commenta Laura Fabrizio -. I farmaci, specialmente quelli
innovativi e, quindi, piu' costosi, devono essere gestiti
direttamente dalle aziende sanitarie locali o nelle aziende
ospedaliere da professionisti altamente qualificati e
specializzati''.
Recentemente anche il Presidente dell'AIFA, Sergio
Pecorelli, ha affermato come non sia piu' possibile
effettuare nuovi tagli alla spesa farmaceutica pubblica.
''Proprio in questo periodo di crisi e di giusta lotta agli
sprechi nel settore sanitario - sottolinea la Presidente SIFO
- e' necessario rafforzare la figura professionale del
farmacista ospedaliero, uno specialista altamente qualificato
che puo' garantire un uso piu' efficiente delle risorse''.
''Studi nazionali e internazionali - Maria Grazia
Cattaneo, Vice Presidente SIFO - dimostrano che dove il
farmacista clinico e' presente, la gestione dei farmaci e
dispositivi e' sotto controllo, per questo si invitano tutte
le Aziende Sanitarie a promuovere l'implementazione del
farmacista di reparto. La presenza del Farmacista clinico nei
dipartimenti ospedalieri, infatti, riduce drasticamente gli
eventi avversi e gli sprechi con un notevole risparmio sui
costi sanitari e una diminuzione della durata delle degenze.
Il nostro Paese si sta distinguendo in Europa anche per
l'eccellenza raggiunta nella formazione del farmacista di
reparto. Questi professionisti rispondono in modo ottimale
alle esigenze legate alla progressiva deospedalizzazione''.
L'Italia e' l'unico Paese in Europa a disporre di Servizi
Farmaceutici Territoriali in grado di funzionare da tramite
tra l'ospedale, i cittadini e i medici di famiglia.
''Bypassare queste strutture per affidare la distribuzione di
farmaci costosi a esercizi privati - conclude Fabrizio - non
puo' portare nessun beneficio alla collettivita'''. Aggiunge
Antonio Castorina, segretario nazionale del SiNaFO, Sindacato
Nazionale farmacisti Ospedalieri Dirigenti, ''abbiamo avuto
notizie di un incontro tenutosi tra Federfarma ed il
Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Catricala', in
merito alle proposte dell'associazione dei titolari di
farmacia sulla cosiddetta spending review.
Ritengo che sia utile su questo argomento che il
Sottosegretario possa ascoltare anche le proposte dei
dirigenti farmacisti del Servizio Sanitario Nazionale. Per
questa ragione SIFO e SiNaFO gli chiedono un incontro''.
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