Creato da davidevaccino il 09/12/2007
pensieri, parole, riflessioni, immagini, storie, poesia... vita.

PREMIO "D ECI E LODE"

 

Premio D eci e lode

A Davide Vaccino
per la simpatia e la sensibilità,
ma soprattutto
perché è un "artista"
di versi e parole
con cui sa esprimere
le sfumature della sua anima.

(budmoon)

 

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Alè

Post n°40 pubblicato il 01 Giugno 2008 da davidevaccino

Alè, si ricomincia, dopo vari travagli ritorno sul mio blog, per raccontarvi qualcosa di nuovo. Innanzitutto vi parlerò del Premio di Poesia da me organizzato. Ben 1427 poesie hanno partecipato, e scegliere le 21 che saranno premiate, ovviamente suddivise nelle sezioni italiano, dialetto, giovani, e libro edito è stato un casino della Madonna, ma alla fine tutto è stato risolto e i finalisti possono essere letti sul sito http://digilander.libero.it/premiodipoesia

I nomi citati saranno tutti premiati, mentre la classifica sarà resa nota soltanto durante la serata della premiazione. Ora parliamo d'altro.

Ultimamente, sto preparando il mio nuovo libro "Presenze e Assenze", e nel rileggere le varie bozze, mi sono posto spesso una domanda, dopo aver fatto leggere le mie anticipazioni a qualcuno, ed essere stato come al solito marcato come pessimista. La domanda è: ma oltre a leggere quello che sta di nero su un foglio bianco, possibile che non si veda fra le righe? Io scrivo il nero, spesso, per far capire quanto è bello il bianco; questo sarebbe il senso di "Presenze e Assenze", che nella copertina avrà l'impronta di 2 mani sulla sabbia, quindi, qualcuno che c'è stato, ma che ora non c'è. Soltanto io colgo la sottigliezza del rincorresi e del ripetersi della vita? Nella introduzione del mio libro avrei voluto avere Alda Merini, ma non sono riuscito a contattarla (se qualcuno sa come fare, un numero, o qualcosa, mi faccia sapere) nel frattempo ho invece avuto il parere di un insegnante di Oxford, il quale mi ha addirittura definito "Il Da Vinci della Poesia", per la genialità e i temi spesso criptici. Se a qualcuno interessa, credo che per settembre sarà tutto pronto: le mie poesie sono qua, e da qualche parte ci metterà lo zampino una giovane ragazza, appena ventenne, che secondo me nel futuro si farà molto sentire, e della quale un giorno potrò fregiarmi del detto pippobaudesco "l'ho scoperta io!!!". Ci sarebbero altre cose che vorrei scrivere, e lo farò, col tempo, piano piano sottovoce... (eh eh eh, Marzullo è un mito) :-)

 
 
 

La Panchina, parte II

Post n°39 pubblicato il 18 Aprile 2008 da davidevaccino
 

La panchina, un po’ di tempo dopo. Oggi pioveva e io potevo pure non fermarmi, ma poi ho scelto per il si.  Stavo in piedi e ho lasciato, per un poco, che l’acqua mi bagnasse (non era una cosa romantica, era solo che volevo vedere la gente passare), poi ho aperto l’ombrello: ho mollato coi sigari e con tutto; l’unico vizio una bottiglia da mezzo litro di Ferrarelle. L’uomo dei piccioni non c’era, e neanche i piccioni; non c’era neanche la cartomante. Mi è capitato di vedere due persone che conosco, una delle quali mi ha detto:  “Sei cambiato tanto”, ed è una cosa che io sentivo di mio, ma che non mi ero mai sentito dire, forse per rispetto. Vero. Si cambia. Sto perdendo i capelli, anzi, tanto per sfizio me li sono rasati. Ho la barba che diventa grigia e me la tengo, così mi nasconde il doppio mento, ma non è questo. L’altra persona mi ha invece soltanto salutato. Ero lì e pensavo a quella gente che passava. Ne cercavo di nuova. Ho trovato un signore che raccoglieva, credetemi o no, bucce di frutta da un cassonetto per mangiare, e poi altri stimoli, per il mio prossimo libro “Presenze e Assenze”, che mi hanno dato spunto per pensare che, cavolo, la vita offre sempre incentivi nuovi per arricchirsi, ma che, purtroppo, queste cose. tocca viverle da sole. Ah, tanto per rinvigorire il piatto, ho scoperto che l'uomo dei piccioni è morto un mese fa. Tutto passa, purtroppo, e noi, non siamo fatti per durare. siamo, appunto, presenze e assenze.  

 
 
 

Avanti Sav... ehm, scusate: AVANTI POETI!!!

Post n°37 pubblicato il 17 Marzo 2008 da davidevaccino

Finalmente è disponibile il bando del Premio di Poesia che il sottoscritto organizza annualmente da ormai due lustri. Se siete poeti o aspiranti tali leggete il regolamento cliccando il link qui sotto e fatevi avanti, che tanto è tutto gratis.

http://digilander.libero.it/premiodipoesia/page6.html

 
 
 

Si, va beh, però... allora ditelo!!!

Post n°35 pubblicato il 11 Marzo 2008 da davidevaccino
 

Ebbene si: ci casco sempre. Qualche volta mi ingaggiano, quasi fossi un killer professionista, per andare a parlare di poesia nelle scuole e io, che sono un sognatore, non dico di no con l’illusione non troppo segreta di trasmettere in quei teneri virgulti dei miei ascoltatori la passione che si prova nell’esprimere se stessi attraverso l’emozionante ed impagabile esperienza della parola scritta in versi. Colmo, anzi, traboccante di buone intenzioni preparo i ferri del mestiere, ovvero cerco di raccogliere un paio di idee di senso compiuto nella mia testa perennemente confusa, sveglio dal suo torpore il mio unico neurone, il quale immancabilmente dapprima minaccia di denunciarmi per sfruttamento di incapace e poi mi manda a quel paese, quindi mi reco tutto entusiasta, moderno don Chisciotte, a combattere contro una scolaresca di mulini a vento, autoconvincendomi di una cosa, e cioè che io la scuola l’ho vissuta, neanche tanti anni fa, dall’altra parte della cattedra, come comune mortale, e che anche oggi, non essendo un insegnante, sto dalla parte di chi è seduto dietro a quei simpatici e comodi banchi di formica (non l’insetto: quella è la formìca, intendo la fòrmica, quella specie di resina che riveste certi mobili, fra i quali, appunto, i banchi scolastici del periodo appena post-bellico), pertanto mi aspetto di essere considerato da questi cari adolescenti come uno di loro e non come un ufo: via quindi i formalismi, il darsi del lei, l’atteggiarsi a maestri di vita e cose del genere, ma semplicemente essere uno fra molti, pertanto fallibile e criticabile, con qualcosa da raccontare. Stavo dicendo che ci casco sempre. Appunto: ci casco e mi dimentico che ogni mio anno di differenza fra me e questi ragazzi, equivale a sette anni, proprio come per i cani. Il me stesso diciassettenne era fondamentalmente un imbranato che per apparire ribelle si stordiva di heavy metal ascoltando Iron Maiden e Judas Priest, lasciandosi magari sfuggire una lacrimuccia al suono di “Still loving you” degli Scorpions o di “When it’s love” dei Whitesnake e che ingaggiava una vera e propria lotta di classe contro i cosiddetti “paninari” ostentando chiodo ed anfibi in contrapposizione a moncler e timberland, per poi scrivere, nel segreto della propria stanza patetiche poesiuole d’amore che facevano rima con cuore e non con kuore. La frase “non me ne frega” veniva considerata un errore e veniva corretta con un “non me ne importa”, e le voci del verbo avere “ho” e “ha” si potevano anche scrivere senza acca ma con l’accento, come “ò” e “à”… chissà cosa avrebbero capito, vent’anni fa, se invece di “perché” avessi scritto “xké”… gli anticonformisti portavano i capelli lunghi e colorati con tinte impossibili e un ex galeotto lo si riconosceva dai tatuaggi; chi aveva l’orecchino o il piercing era automaticamente gay. Ora, nel 2008 sono io quello fuori dagli schemi: ho qualche chilo di più e qualche capello di meno di colore castano naturale e qualche intrusione, ahimé, di grigio, pizzetto d'ordinanza, occhiali, nessun tatuaggio, nessun orecchino o piercing, eterosessuale convinto, ancora la voglia di scrivere poesie anche se cuore e amore non fanno più rima come un tempo, qualche volta indosso giacca e cravatta, altre volte jeans e maglione, ho un’auto comoda… insomma, sono così normale da esser diventato in pratica quasi un estremista… e poi mi stupisco se mi chiedono da quale pianeta provengo…

 
 
 

Una storiella su cui meditare...

Post n°34 pubblicato il 06 Marzo 2008 da davidevaccino
 

Insediato originalmente nella posizione di Arcangelo, Satana si rese antipatico a tutti e alla fine venne espulso dal Paradiso. A metà della sua discesa si fermò, chinò il capo un istante per riflettere ed alla fine tornò indietro.

"C'è un favore che vorrei chiedere", disse.

"Parla, dunque."

"L'uomo, a quanto mi risulta, sta per essere creato. Avrà bisogno di leggi, in un prossimo futuro."

"Miserabile! Tu, il suo acerrimo nemico, riempito d'odio per l'anima sua fin dall'inizio della Creazione, chiedi il diritto di fare le sue leggi?"

"Io? Cielo e Inferno me ne scampino! No, ciò che chiedo è che gli sia consentito di farsele da solo..."

 
 
 
 
 

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