beatitudineecastigo
Blog per pochi. Sono gradite menti elastiche ed eleganti. Eleganti … di chi è capace di umiltà (non solo intellettuale). Elastiche … di chi ama il confronto. Non è quindi gradito chi ama autoincensarsi.
« Alla vita chiederei, per... | Vik, sempre nel cuore. » |
Del (dis)ordine delle cose
Post n°180 pubblicato il 17 Marzo 2012 da amoildeserto
Magari sarei qui a preparare un arrosto farcito, anzi no, è già tutto rigorosamente pronto, anche l’insalatina mista, tagliata a listarelle e riposta in frigo con sopra lo strofinaccio candido. Le tagliatelle preparate ieri sera, mentre il maritino guardava la partita, e anche il ragù, fatto bollire per ore, così come mi ha insegnato la mia mamma. Letti ovviamente perfettamente rifatti, finestre spalancate e poi richiuse. Casa splendente, nemmeno un granello di polvere. I figli, chi in chiesa, chi (vista l’età … la mia, voglio dire) a prendere la fidanzata (più indicata la moglie) che verrà a pranzo da noi. Naturalmente la tavola è apparecchiata con porcellane da effetto ed è in attesa dei sorrisi (dei litigi?) che tra poco l'avvolgeranno. A volte mi chiedo se sarei stata più felice se il destino mi avesse riservato una famiglia da mulino bianco (domanda retorica). Inutile aggiungere che qua c'è invece un gran caos perchè, come mi ha sempre (pre)detto la mia mamma: "In casa tua, quando ne avrai una, ci si dovrà camminare con gli stivali!". E la signora delle pulizie ha ahimè cambiato città!
|
AREA PERSONALE
CONTATTA L'AUTORE
Nickname: amoildeserto
|
|
Sesso: F Età: 67 Prov: BO |
I MIEI LINK PREFERITI
LE MIE PASSIONI
Quel che non vorrei...ma sono
Sciampista ... quel che vorrei essere
Les Coiffeur pour Dames
I GIORNI PIÙ BELLI.
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
ULTIMI COMMENTI
ANTIGUA. GUATEMALA
Quel luogo incantato ...
Solenne città coloniale, splendida nella sua decadenza, atmosfera rarefatta, trasognata, aerea … il luogo dell’anima.
Camminare fra le stradine di ciottoli, ammirare la magnifica architettura delle case giallo-ocra, le splendide chiese, l’affascinante visione dei tre imponenti vulcani, Agua, Fuego e Acatenango, ha rappresentato per me la realizzazione di un sogno, neppur sognato.
Antigua il luogo dove vorrei vivere, non so se questo mai accadrà, mi sono però fatta la promessa di trascorrervi almeno un anno dei miei giorni.
LEI. FRIDA KAHLO
In un articolo su Leon Trotskij, comparso su Frigidaire nei primi anni ‘80, venni per la prima volta a contatto con la figura di Frida Kahlo.
Mi parve da subito una donna di grande coraggio e intelligenza e decisi di approfondire attraverso alcune letture.
Moglie del più grande muralista messicano, Diego Rivera, ebbe, oltre la poliomelite, due gravi incidenti: il primo a 18 anni quando, in uno scontro fra un tram e l’autobus su cui viaggiava, rimase trafitta e ciò le comporterà nel corso degli anni la non possibilità di vivere la maternità e il dover subire un gran numero di interventi, fino all’amputazione di un piede prima, della gamba poi … il secondo … l’incontro con Diego, che lei soleva dire, a volte per scherzo, a volte per rabbia, essere stato un incidente decisamente più grave del primo!
Frida dipinse nelle opere, in modo crudo e aspro, ma al contempo dolce e delicato, la parte dolorosa della sua realtà.
Nonostante l’handicap e le grandi sofferenze è riuscita a vivere coraggiosamente, anche in modo estremo, giorni pieni di ideali, di passioni, di amori, di incontri.
E’ stata adorata da Diego e lo ha adorato nonostante i ripetuti tradimenti: non era, di questi, il rapporto fisico che la distruggeva, ma il tradimento mentale, la mancanza di lealtà e, in quelle sue ferite, penso ci si possano riconoscere e ritrovare molte donne.
Divorzieranno, si cercheranno di nuovo e si sposeranno ancora … fa venire alla mente i tanti rapporti indefiniti, a volte conflittuali, così difficili da recidere, coppie addomesticate, in cui nessuno riesce a fare a meno dell’altro, forse, per amore.
E’ stata amata da tanti per quella vivacità, trasparenza, duttilità e finezza mentale, che le hanno permesso di vivere e coltivare, nei momenti in cui tutto luccicava, i fiori del giardino della sua vita e di sostenere, con grande forza, la solitudine nei tanti momenti bui.
Fosse lo stesso per tutte quelle donne che, da regine, si ritrovano un giorno, non più accolte!
Nella sua casa, Casa Azul, ora museo, fra le sue cose, i suoi colori, le sue opere, si respira un’aria tersa, linda, che ti entra dentro e ti riempie l’anima .
(scritto nel giorno del 50° della sua morte 13 luglio 1954 - 2004)
Inviato da: Tina
il 15/06/2024 alle 11:47
Inviato da: anima_on_line
il 06/06/2024 alle 09:02
Inviato da: Weather forecast
il 12/04/2022 alle 08:18
Inviato da: Weather
il 12/04/2022 alle 08:17
Inviato da: What weather today
il 12/04/2022 alle 08:16