Creato da amoildeserto il 08/12/2006

beatitudineecastigo

Blog per pochi. Sono gradite menti elastiche ed eleganti. Eleganti … di chi è capace di umiltà (non solo intellettuale). Elastiche … di chi ama il confronto. Non è quindi gradito chi ama autoincensarsi.

 

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E ora datemi addosso ...

Post n°76 pubblicato il 13 Ottobre 2007 da amoildeserto


In seconda superiore fui molto ammalata e negli ultimi giorni di scuola, ormai al limite delle assenze permesse, dovetti riprendere a frequentare, nonostante la salute ancora non me lo consentisse.
Ricordo che mio fratello, di sei anni più grande, aveva il compito di accompagnarmi a scuola in macchina, affinché non mi raffreddassi ... e come non vergognarsi, imbacuccata com’ero, ad attraversare quel portico e quelle scale, pieni di ragazzi a mezze maniche?
In classe, con la febbre piuttosto alta per poter connettere (il medico di famiglia aveva deciso per una terapia d’urto, che non si sa bene come, ma funzionò!), sentivo ovattate le voci dei proff ed era più il tempo che passavo alla macchinetta, ad ingoiare cioccolata calda, che al banco.
Fui rimandata a settembre con 5 in latino e persi pure la borsa di studio.
Non fui sgridata perché non era dipeso da scarsa volontà, non l’avrei scampata, altrimenti!
Fu per me scontato il dover andare a ripetizione, avevo lacune in latino da colmare, meno scontata la decisione presa dai miei che contemplava il dover andare a lezione tre volte a settimana per quasi due mesi, il che significò per me uno studio non indifferente, ma soprattutto un’abbondante decurtazione dei tempi da trascorrere con gli amici della montagna … momento che aspettavo e sognavo tutto l’anno.
La spesa sostenuta per le lezioni “estive”, sebbene ridotta perché il prof era amico di mio padre, fu comunque tanta per una famiglia con tre figli ed un unico stipendio e fu affrontata con grandi sacrifici (Merlo, puoi immaginare chi fosse il mitico prof!).
In compenso a settembre fui promossa con 9, sì, dico 9!
E questo non per significare che le ripetizioni siano indispensabili, ma che se c’è volontà da parte della famiglia e dello studente … ce la si può fare!
Ieri mattina, mentre tentavo di raggiungere il luogo dove si teneva un convegno sulle letterature migranti, ho incrociato il corteo degli studenti in sciopero.
Gli slogan più gettonati si riferivano al rifiuto degli esami di riparazione a settembre, quegli esami che da molti anni erano ormai solo un ricordo e che il ministro Fioroni ha deciso di reintegrare.
Sarò impopolare, la qual cosa né mi tocca, né mi scompone, ma affermo il mio essere favorevole a quegli esami, anzi di più … li vorrei anche alle medie.
E corsi di recupero scolastici solo per casi particolari e per chi non ha alle spalle una famiglia economicamente salda, per tutti gli altri, a spese dei genitori.
Che non si (ri)cominci così a pretendere dai propri figli lo stare attenti in classe e uno studio più adeguato alle richieste della scuola, uno studio vero e non un’oretta al giorno, tanto per …?
Certo, so bene che esistono altre mille variabili, ma anche il tempo dedicato allo studio è fondamentale per il rendimento scolastico ed è invece ormai la norma che non pochi ragazzi arrivino a scuola senza aver svolto in tutto o in parte i compiti, naturalmente senza il benché minimo senso di colpa (da leggersi (anche) come mancanza di rispetto nei confronti di chi quei compi ha dato!).
E se prende brutti voti, tu genitore vieni a chiedere a me cos’è che non va? Io invece vorrei tanto chiederti (ma ahimè, in modo diretto, non posso farlo!) quali strani arzigogolati ragionamenti tu possa mai aver fatto, per giungere alla conclusione che tuo figlio sia degno di una valutazione positiva!
Non lo vedi che fa di tutto fuorché occuparsi della scuola, unica responsabilità che dovrebbe essergli richiesta alla sua età?
E non riesci nemmeno a comprendere che non sa mettere insieme due parole e che nella sua vita faticherà a scrivere, senza errori, anche una semplice lettera d’amore?
Non potresti sforzarti un tantino in più per aiutarlo a capire che non c’è futuro senza un minimo di cultura, che nessuno dei suoi sogni potrà altrimenti concretizzarsi (da non fraintendere sogni con banale successo)?
Un po’ di sano olio di gomito e un po' più di tempo con la testa china sui libri, no?
Io posso essere d’aiuto, ma sei tu che devi indicargli la strada, che devi mettere paletti, specie in quel difficile e faticoso momento che è l’adolescenza, in cui ogni forma di disagio, di opposizione, di incertezza, di disorientamento, è una chiara richiesta di aiuto che tuo figlio ti chiede.

Tutti ci siamo ribellati, a tutti sarebbe piaciuto far altro, ma in molti, anche con sofferenza, magari non metodicamente, su quei libri ci siamo stati!
Senza poi pentircene.

L’incolpare per ogni accadimento i proff, cosa che troppo spesso fate per difendere a spada tratta i vostri figli o per alleggerirvi la coscienza, va contro quella alleanza educativa scuola-famiglia, fatta di comunicazione, dialogo, confronto, fiducia, che è da sempre, ma mai come in questo momento necessaria, l’unica arma vincente perché le cose possano ben funzionare.
Per tutti.

P.S.
Non mi sento in contraddizione con ciò che solitamente vado dicendo su questo blog.
Parlo da prof che presta grande attenzione ai ragazzi come persone, prima ancora che come studenti, che si danna per rendere interessanti le lezioni (niente è più inutile di ciò che non interessa), che utilizza mirate strategie e metodologie, per tentare di aiutare chi si trovi in difficoltà, a trovare spazi per sentirsi comunque apprezzato.
Ma non sono e non voglio essere scambiata per un'intrattenitrice televisiva, che usi (debba usare?) effetti speciali per coinvolgere!

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THAT'S AMORE Vi eravate mai accorti che, ad un certo punto della canzone, Dean Martin dice: "past...

 
Commenti al Post:
amoildeserto
amoildeserto il 13/10/07 alle 17:11 via WEB
Aggiungo di non essere in contraddizione nemmeno con quello che ho scritto nel post che riguarda mio nipote ... riguardo al fatto che ami allenarsi molto e che durante il giorno abbandoni lo studio per lo stretball!Sa coniugare studio e tempo libero (al liceo si è diplomato con 100)... altrimenti la zia non lo aiuterebbe :))
 
merlo006
merlo006 il 13/10/07 alle 17:32 via WEB
Perfettamente d'accordo, ormai sono fuori ma anch'io ho insegnato, in un professionale: scuola di frontiera. Accolsi , ammetto, con giudizio favorevole l'eliminazione dell'esame di riparazione credendo in una sana responsabilità della scuola a credere in se stessa. Mi sono sbagliato :il debito formativo non l'abbiamo mai digerito e gli allievi l'hanno sfruttato benissimo per non studiare mai una materia, forse a vole la più professionalizzante. Intano proseguivano negli studi e s diplomavano: non va: si torna all'antico. Tutti devono studiare per proseguire negli studi, altrimenti facciano concorrenza agli immigrati o le domande nel grande fratello Il merlo è stufo di essre di sinistra e tollerante dei soprusi degli inutili ed irresponsabili.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 14/10/07 alle 09:52 via WEB
Prof, sei fuori da così poco da essere ancora completamente dentro!! E poi, un prof non può che rimanere prof, sempre! :) Istituto Professionale come luogo di frontiera, che raccoglie molti ragazzi che opportunità non ne hanno, e non ne hanno mai avute, eddai ... sono certa che per loro il tuo aiuto ci sia sempre stato! Difficile ovuque essere insegnante: dover aiutare e nello stesso tempo gestire chi troppo spesso crede di poter fare nella scuola esattamente il contrario di quel che è richiesto ... ma molto, molto di più in un Professionale. E questo tuo pensiero così deciso, che non è più tempo per non condividere, immagino da quanti sensi di colpa sia nato, fra ripensamenti, l'essere scissi fra il prendere una decisione piuttosto che un'altra, fra il bocciare per il bene dell'alunno e la paura dell'abbandono scolastico! Che mestiere ingrato! :)
 
brokenheart79
brokenheart79 il 13/10/07 alle 19:05 via WEB
Devo essere sincero con te... anche io sono favorevole al ritorno degli esami di riparazione, anche se quando ho frequentato io non c'erano e un anno dovetti fare un corso di recupero a settembre di una materia... in generale credo che la scuola dovrebbe essere un po'più severa e puntare un po' più anche sull'educazione, visto che ormai nelle famiglie latita... purtroppo sarà un'utopia... sim1
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 14/10/07 alle 10:01 via WEB
Ti assicuro che in questo momento la scuola fa più educazione che istruzione, non parliamo poi delle proff (pochi sono i proff) di Lettere ... ormai sono diventate, mamme, padri, zie, nonne! Bisognerebbe invece che certi compiti se li assumesse che deve, chi ha la responsabilità di non latitare. Due giorni alla laurea, ragazzo alla fine del percorso? :)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 14/10/07 alle 09:44 via WEB
lo scrivevo poco fa anche da VegaLyrae, credo che il problema consista essenzialmente nel fatto che i ragazzi sono abituati ad aspettarsi ogni cosa come dovuta, la scuola, i divertimenti, i soldi, tutto arriva loro servito su un piatto d'argento, e nel momento in cui ne sono privati si sentono defraudati, senza rendersi conto che quelle cose che ricevono in modo così facile, qualcuno se le é dovute sudare... non so se gli esami di riparazione avranno l'effetto educativo che ci si apetta da loro, anche perché appunto per me la scuola non é stata mai un 'regalo' e non mi sarei mai sognata di prenderla sottogamba, ma credo che un po' di rigore, non possa fare che bene...
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 14/10/07 alle 10:24 via WEB
Credo anch'io che i ragazzi siano abituati ad avere anche quel che non è loro dovuto. I genitori, per i motivi più disparati, che non sto qui ad elencare, sono abituati a far fronte alle richieste dei figli, con contrattazioni ... io ti do, tu mi dai .... o senza richiedere sforzo e impegno, nella scuola, nella vita. E con le stesse modalità fanno richieste alla scuola. Studiare per se stessi, per la propria vita, per il proprio futuro, è terreno ostico, ancor di più assumersi la responsabilità dei risultati diversi e opposti che derivano dai propri comportamenti.
 
brokenheart79
brokenheart79 il 14/10/07 alle 19:11 via WEB
Giusto oggi, per ingannare l'enoooooorme tensione, guardavo Buona Domenica mentre c'era la pubblicità su Sky (stavo guardando il golf, il verde mi tranquillizza) e c'erano degli *sgagnetti* di 12 13 anni che erano incazzati perchè *non è giusto passare una estate di ansia*... dentro di me pensavo: poveretti, non hanno ancora capito che è una vita intera di ansia... altrochè un'estate... sim1
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 14/10/07 alle 20:26 via WEB
:))) Poveri, moriremo dai sensi di colpa! Se vivessero lo studio con un po' di ansia non sarebbe male, visto che di viverlo con piacere, non se ne parla :)
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 14/10/07 alle 19:37 via WEB
vero che x adulti e ragazzi la vita è vista cm una vacanza ;) parlo cm ex alunno che ricorda che alle medie traduceva properzio , cesare , tibullo e daudet , e passava ore sull iliade e l odissea di monti e pindemonte , che scriveva paginate di analisi logica , etc etc ... che ha fatto lotte xk la scuola cambiasse ... beh , è cambiata male , era più efficace quella xk attraverso l istruzione passava anche l educazione , il metodo x acquisire una cultura generale , la disciplina che ti accompagna nella vita x essere responsabile ... avevamo prof che ci rendevano tutto molto interessante , ma si studiava x nn avere cattivi voti ed essere bocciati , e la cosa funzionava ... e chi era bocciato faceva la sciampista e guadagnava bene e nn si lamentava ;))) bacio amuàl , e.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 14/10/07 alle 20:29 via WEB
Ecco dove ho sbagliato! Dici che non posso più fare la sciampista al Coiffeur pour dames? :)) Discoplina ... e che è? :))) Ciao, ma non sei andato?
 
   
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 14/10/07 alle 21:20 via WEB
disciplina , da disco-is nello stesso campo di discipulus , ti spiega qcosa ? ... beh , se fossi andato nn staremmo a cena adesso ? ;))) ... bacio , e.
 
     
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 19:55 via WEB
Disciplina? Qualcosa mi dice ... come atto di istruire attraverso l'esercizio ... forse? Ma il significato attuale più in uso è relativo a seguire le regole, le norme, ubbidire ... cosa che avviene ben di rado! Buona cena :)
 
     
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 16/10/07 alle 13:47 via WEB
nn avverrà xk ci sn adulti che loro stessi pensano che questa seconda accezione sia autoritaria , che nn distinguono il bene dal male , e pensano di nn prendersi la responsabilità di applicare le regole per l ansia di essere accettati dai ragazzi ... hanno coniugato la libertà cn l irresponsabilità e hanno generato i mostri di youtube ...
 
     
amoildeserto
amoildeserto il 16/10/07 alle 23:24 via WEB
Sì c'è quello, poi ci sono quegli adulti che danno e disfano regole, a singhiozzo, e creano quella confusione in menti già confuse! :)) Notte :)
 
puertoangel1
puertoangel1 il 14/10/07 alle 21:03 via WEB
Io credo che in parte la colpa sia del prof! Dai che scherzo! Mi chiedo spesso come potete sopportare l'arroganza che straripa da ognidove.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 20:06 via WEB
Devo dire che di atti di arroganza vera non me ne sono mai capitati, ma li ho visti rivolgere a miei colleghi e me ne sono sempre dispiaciuta come fossero accaduti a me. Studenti e famiglie come controparte della scuola ... tristissimo!
 
philrep
philrep il 14/10/07 alle 21:54 via WEB
Ciao ... ti auguro una dolce e serena serata ... un sorriso Phil
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 20:24 via WEB
Che sia una bella serata anche per te :)
 
dianavera
dianavera il 14/10/07 alle 22:03 via WEB
ALICE DOMANDO': « MI DIRESTI, PER FAVORE, CHE DIREZIONE DOVREI PRENDERE? » « DIPENDE PIU' CHE ALTRO DA DOVE VUOI ANDARE », DISSE IL GATTO. « NON MI INTERESSA TANTO DOVE ... », DISSE ALICE. « ALLORA NON HA IMPORTANZA CHE DIREZIONE PRENDI », DISSE IL GATTO. « MI BASTA ARRIVARE DA QUALCHE PARTE », SOGGIUNSE ALICE PER CHIARIRE IL SUO PENSIERO. « OH, MA QUESTO LO FARAI SENZ'ALTRO - DISSE IL GATTO - BASTA CHE CAMMINI ABBASTANZA A LUNGO ». ALICE AMMISE CHE CIO' ERA INNEGABILE, PER CUI PROVO' A FARE UN'ALTRA DOMANDA: «CHE RAZZA DI GENTE ABITA QUI ATTORNO? » « DA QUELLA PARTE - DISSE IL GATTO E AGITO' LA ZAMPA DESTRA - ABITA UN CAPPELLAIO E DA QUELLA - E AGITO' LA ZAMPA SINISTRA - ABITA UNA LEPRE MARZOLINA. VAI PURE A FAR VISITA A CHI VUOI, SONO MATTI TUTTI E DUE ». « MA IO NON VOGLIO ANDARE TRA I MATTI », FECE NOTARE ALICE. « OH, NON NE PUOI FARE A MENO - DISSE IL GATTO - QUI SIAMO TUTTI MATTI, IO SONO MATTO, TU SEI MATTA ». « COME FAI A SAPERE CHE IO SONO MATTA?» DISSE ALICE. «LO DEVI ESSERE PER FORZA - RISPOSE IL GATTO - ALTRIMENTI NON SARESTI VENUTA QUI ». naturalmente tratto da "ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE" una fiaba non solo per bambini
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 20:24 via WEB
Matti, appunto ... altrimenti non saremmo qui :) Certo, non solo fiana per bambini ... piena di simbolismi sensuali e sessuali ... Infondo nasce da un legame "troppo profondo" fra il maestro e Alice Liddel (reminiscenze di un corso monografico fatto un centinaio di anni fa!!!) :)
 
marea14
marea14 il 14/10/07 alle 23:48 via WEB
Sono completamente d'accordo con te. Non condivido la contestazione alla reintroduzione degli esami di riparazione.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 20:26 via WEB
Pensavo di avere un sacco di gente contraria, ma sarebbe stato un buonismo scellerato. Contenta che tu concordi :)
 
swann1000
swann1000 il 15/10/07 alle 09:02 via WEB
Ciao, grazie per il commento nel mio post sul Monte Caucaso. Saresti stata bene con noi....è stata una giornata che non scorderò. Sole, aria fresca...paesaggio favoloso....sul Mar Ligure. Il pranzo al Rifugio....////Mi spiace per quello che ti è capitato da studentessa......mi hai fatto tenerezza......comunque sei forte, hai un bel carattere. Grazie dell'amicizia che mi concedi. Gian.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 20:29 via WEB
Contenta che abbiate passato una bella giornata :) Fu un brutto anno, per fortuna poi andò tutto bene :) Che brutta parola concedere ... le cose si fanno con piacere :) Notte bella :)
 
magdalene57
magdalene57 il 15/10/07 alle 10:45 via WEB
condivido in pieno le tue parole. da genitore sono ben contenta che gli esami di settembre vengasno ripristinati. mio figlio (16 anni, non 10) ha passato l'estate a dire che era stato "promosso", e io l'ho passata a ricordargli che aveva tre materie, e lui a ribadire "si, ma sono stato promosso!!"... mettiamo pure che non sia un'aquila, mettiamo pure che non sia tanto in buonafede, ma qualcosa di sbagliato c'è. e comunque le lezioni glie le ho pagate. quando si deve, si deve. la colpa è sua, che dorme in classe.... (bellissimo il nuovo look... ciao..:-))
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 15/10/07 alle 20:35 via WEB
Premetto che io non faccio lezioni, altrimenti potrei sembrare un'opportunista, di parte :))) Poi in realtà i ragazzi vanno a ripetizione di tutto fuorchè di italiano, storia e geo. Come dicevo sopra io le ripetizioni le farei pagare a chi se lo può permettere, ad ogni modo sono soldi ben spesi ... tanti, ma non tantissimi, rispetto ai costi che hanno altri professionisti. Quasi quanto una signora delle pulizie! Vabbeh diamoci un'altra mazzata! :)))
 
   
magdalene57
magdalene57 il 16/10/07 alle 07:27 via WEB
italiano, latino e matematica......
 
     
amoildeserto
amoildeserto il 16/10/07 alle 08:46 via WEB
Apperò ... allora c'è ancora qualcuno che pensa che anche italiano e latino siano importanti! :)))
 
animedeserte
animedeserte il 16/10/07 alle 07:43 via WEB
come condivido!!!anna
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 16/10/07 alle 08:49 via WEB
Noi che ci sbattiamo la testa ogni giorno, sappiamo che non necessariamete tornare sui propri passi sia da interpretare come non evoluzione ... tornare "indietro" era doveroso e speriamo che non si facciano ritocchi! Buona giornata :)
 
legs_68
legs_68 il 16/10/07 alle 11:04 via WEB
buongiorno, come stai? cambiare per evolversi è cosa naturale e spontanea, per qualche oscuro motivo per noi italiani, il cambiamento deve essere spesso forzato, quindi si cambiano le cose che vanno e si lasciano lì ad ossidare le cose inutili...ti bacio penso sia ora del nostro tè con fogliolina di menta. pat
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 16/10/07 alle 23:14 via WEB
E' proprio vero :))) Mi piace quell'ossidare ... rende molto bene l'idea. Oggi, nonostante il sole, in casa si gelava! E' già tempo di tea caldo, troveremo il modo per organizzarci ... ho chicchera from Tunisi, bicchieri from Marrakech ... e menta from via Tiarini! :))) Buonanotte :)
 
mon1974
mon1974 il 16/10/07 alle 22:07 via WEB
Favorevole agli esami di riparazione e metterli anche nelle scuola media non mi sembra affatto una cattiva idea. Il figlio della mia collega è stato bocciato al quarto superiore e lei, come premio l'ha mandato in vacanza!! L'ha iscritto anche quest'anno ma già ha fatto svariate assenze, mi ha chiesto un consiglio, le ho risposto che potrebbe togliergli il motorino, soldi e quant'altro, chissà che non si impegni. Non seguirà mai il mio consiglio, pazienza, lui, forse, tra dieci anni si iscriverà ad una scuola serale per prendere quel benedetto diploma. P.s. vorrei votare ma il mio pc si blocca durante l'installazione del programma. Sorry. un abbraccio, monica.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 16/10/07 alle 23:20 via WEB
Ma siete tutti favorevoli ... sono contenta! Sai cosa, i genitori, più che togliere, dovrebbero dare meno prima! Comunque il tuo consiglio è giusto, se serve a fargli comprendere che ogni atto ha una conseguenza ed è necessario assumersene la responsabilità. Acc ... due punti persi! :))) Buonanotte :)
 
manrique
manrique il 17/10/07 alle 00:04 via WEB
Posso? Mi suona stonato l'apprendimento di una o più materie durante due mesi estivi, quando non siè stati in grado di apprenderle nel corso dell'anno. Lo dice uno che è stato rimandato un paio di volte a settembre, una delle due volte bocciato e l'altra promosso, ma come? Promosso perchè ho preparato l'same, sapevo quello che l'isegnante voleva sapere. Bocciato perche mi sono rifiutato di studiare una materia, francese, che sapevo a menadito e che mi era stata data per ripicca. Ahhh gli insegnanti vil razza dannata. he he he. Molto meglio corsi di recupero durante l'anno e all'occorrenza anche d'estate, tutto pubblico. Ma ci saranno gli insegnanti, disposti a tanto? In breve gli insegnamenti di Barbiana sono ancora attuali, validi? Lascio a voi, insegnanti e non, chiarirlo.
 
magdalene57
magdalene57 il 17/10/07 alle 10:10 via WEB
rispondo alla tua domanda iniziale. se non ho capito male ti chiedi quanto si possa imparare in due mesi estivi avendo due o più materie. ebbene, molto, se si ha la fortuna di trovare insegnati preparati. mio figlio ha radicalmente cambiato il "metodo" anzi, più che cambiato, l'ha acquisito. e questo grazie alla costanza e solerzia della signora che l'ha preso sotto la sua ala. e io questo volevo. qualcuno che tirasse fuori da lui la capacità di muoversi, di studiare. e di esprimersi come dio comanda e non come un troglodito del paleozoico. ci siamo riusciti, anzi, ci sono riusciti, io intervengo solo al momento del pagamento. però è una bella soddisfazione per lui, per lei e pure per me. matematica....si vedrà. tengo fiducia assai!!!
 
longu
longu il 17/10/07 alle 13:37 via WEB
c'è un comune in toscana con una piccola frazione di montagna dove una volta vi insegnava in una strana scuola un maestro ancora più strano. non aveva orario la scuola, né testi, né esami, ma tutto era buono per insegnare ai ragazzi a diventare uomini. il maestro si chiamava Lorenzo, il comune Vicchio, la frazione Barbiana..... PS - la mia amica Candirù mi ha inviato il video di tuo nipote. non sopporto il Bascket, non sopporto la NBA, non sopporto la Nike, non sopporto quel tipo di americani. voterò, ma voterò perchè me lo chiede la zia appenninica del '77. ABBASSO GLI ESAMI W IL SEI POLITICO!
 
amoildeserto
amoildeserto il 17/10/07 alle 21:09 via WEB
“Chi ascolta dimentica, chi vede ricorda, chi fa impara” Questa era una scuola possibile negli anni ’70, quando io iniziai utilizzando il metodo Freinet, allestendo laboratori e preparando materiali insieme ai genitori, quando le riunioni si facevano alle nove di sera e c’era sempre qualcuno che accompagnava a casa in macchina la giovane maestra perchè di autobus non c’erano più. Negli anni ’80 passai poi allo “sfondo integratore” (qualcuno sa cos’è?) che utilizzavo per insegnare a leggere e scrivere. La mia classe era piena di cartelloni, immagini e nastri di raso che servivano a collegare le sillabe che una strega birichina si divertiva a mescolare. Canzoni e filastrocche per imparare le lettere, immagini che rappresentavano le loro cose, la loro vita … non a come ape e t come treno …. Il percorso e i materiali li preparavo io, non amavo quei testi artefatti. I bambini a Natale non avevano ancora imparato a leggere e scrivere, come quelli delle altre classi e tutti mi guardavano male, per gli altri ero una pazza … io sapevo invece che questo sarebbe accaduto più in là, avrebbero imparato divertendosi, manipolando, costruendo e d’improvviso avrebbero avuto le competenze fra le mani e nella mente. Non c’erano più genitori ad aiutarmi, ma continuavo con forza perchè era la strada intrapresa da persone in cui credevo … il mio grande “maestro”, il prof Canevaro, la persona più dotta e più umile che io abbia mai conosciuto. Sempre lontana da chi, come Frabboni, tentava di togliere creatività alla scuola, con l’avvio delle unità didattiche … tutto deciso, tutto prestabilito. Quello che ora è la prassi … test, verifiche, docimologia (spicciola) (quello che tu ora DEVI fare perchè sta scritto in quei programmi che sei TENUTA a rispettare). Sono passata poi attraverso altre metodologie … apprendimento cooperativo (cooperative learning): tutti gli studenti lavorano insieme in piccoli gruppi per raggiungere obiettivi comuni, ma non posso utilizzarlo sempre perchè la scuola media non ti lascia la libertà che potevo aver alle elementari … I libri sono enormi tomi, posso creare percorsi, moduli, ma, come ho già detto prima, sono tenuta a rispettare i programmi ministeriali. Anche il lavorare in modo diverso, l’essere partecipi, non garantisce l’interesse e l’attenzione di tutti … qualsiasi cosa tu prepari per loro … e ti assicuro che io passo le notti a cercare, elaborare, preparare … sono quisquilie al confronto del bombardamento di stimoli che arriva loro dall’esterno, che adorano, amino più e al di là di tutto. Lavoro con adolescenti (preadolescenti) e sai cosa rappresenta la scuola per gli adolescenti di oggi, per quelli delle grandi citta? Il luogo di incontro e di socializzazione, il momento per avere e vedere amici, sostanzialmente il luogo per divertirsi! (Longu, Monrique, voi non avete idea della fatica che si fa oggi ad insegnare!) Nei paesi, forse tutto è diverso e più possibile. Mi parlavi di don Milani? No, mi spiace … non lo conosco … mi documenterò! Io rappresento più o meno quei ragazzi. Arrivai nella grande città qualche giorno prima dell’inizio della prima elementare, ero vissuta fino ad allora in un lontano paesello sperduto fra alti monti e quel primo giorno di scuola, nel momento di lasciarmi andare verso quella nuova vita, mia madre mi disse: “Ricordati di parlare italiano, perchè qua non ti capiscono!” Io posso essere vicina a “ … Lucio che aveva 36 mucche nella stalla [e che] disse: “La scuola sarà sempre meglio della merda!” … penso che anche tu possa immaginare, quanto siano invece lontani da lui, i bambin/ragazzi di oggi. Per un felice incontro di maestri, prof? Per l’attenzione di una famiglia che pur con poche possibilità, ha fatto di tutto per far studiare lei e i suoi fratelli? Per volontà propria? Non so, ma quella piccola bambina dalle gote rosse, che doveva tradurre mentalmente dal suo dialetto all’italiano, prima di poter parlare, che aveva sempre per merenda un panino con la mortadella e che invidiava le broche dei compagni, le loro cartelle, le loro matite, i loro quaderni sempre più belli e costosi dei suoi, è diventata poi una prof di lettere. (sembra un po’ da libro Cuore, ma fa lo stesso!) “Cara signora, lei di me non non ricorderà nemmeno il nome. Ne ha bocciati tanti. Io invece ho ripensato spesso a lei, ai suoi colleghi, a quell’istruzione che chiamate scuola, ai ragazzi che “respingete”. Ci respingete nei campi e nelle fabbriche e ci dimenticate” Caro Longu, caro Manrique … non ho mai bocciato e non ho mai dimenticato nessuno dei miei alunni, li ho sempre difesi e sostenuti in ogni consiglio di classe, strappando promozioni che a volte non meritavano. E se me ne rendo conto io … vuol dire che davvero non è più tempo! Per il loro bene! Le citazioni sono da: Scuola di Barbiana - “Lettera a una professoressa” – Libreria Editrice Fiorentina – 1967. Un libro che comprai usato e che, da quando ero ragazzina, conservo gelosamente. P.S. Ho chiesto a 5, 6 persone quel voto, a te no. E' un gioco, una sciocchezza. Non era necessario che tu lo facessi. Immaginavo di già.
 
 
atapo
atapo il 21/10/07 alle 22:25 via WEB
Leggendo quello che hai scritto, mi sono sentita "rimescolare": come assomiglia alla mia carriera (se vogliamo chiamarla così)! Io lavoravo a Bologna dagli inizi degli anni 70, anch'io ho conosciuto Canevaro, ho avuto esperienze indimenticabili, ho cercato di tenere sempre Don Milani come modello. A differenza di te, benchè abbia l'abilitazione ho scelto di restare nella primaria. Ora ho "dovuto" lasciare, ma sai che ho ancora "digerito" il mio destino. Chissà, forse ci siamo anche conosciute quando abitavo a Bologna... Per quanto riguarda gli esami di riparazione, sono d'accordo con te, ma non mi dilungo.
 
   
amoildeserto
amoildeserto il 23/10/07 alle 15:17 via WEB
Nel tuo blog ho letto del CIDI, di cui tu, bravissima, fai ancora parte ... è un'esperienza che, insieme all'MCE, ho fatto anch'io. Non so se i tempi coincidono, ma forse qualche momento comune l'abbiamo avuto ... chissà, magari ci siamo conosciute davvero. Io mi sono laureata con Canevaro. Ottima la tua scelta di rimanere nella primaria, permette di muoversi meglio e con più cratività. Lo so che avresti voluto continuare a lavorare con i bambini :(
 
manrique
manrique il 18/10/07 alle 01:00 via WEB
E' raro trovare una prof. innamorata del suo lavoro, Che abbia avuto questa fortuna? Si dalla bella risposta. Mi arrendo alla evidenza e, al prossimo colloquio con la prof di mio figlio dopo il 3 novembre mi porto con me quanto sopra e, invece di sfoderare le armi come ho fatto oggi, gliela leggo, con un IMPARA finale. Muchas gracias
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 18/10/07 alle 15:06 via WEB
Non sono più innamorata del mio lavoro, ma contnuo a lavorare nel solo modo che conosco :) Tra pochi giorni ho l'assemblea dei genitori pure io ... dovrò prepararmi a rispondere a chi mi chiederà: "Ma non siete un po' troppo indietro con i programmi?". Sob! :)
 
   
manrique
manrique il 18/10/07 alle 15:38 via WEB
Condivido l'amarezza!!! quante volte mi è successo che l'unico scopo di qualche genitore non fosse la maturazione culturale, sociale,caratteriale delproprio figlio/a ma il rispetto del programma. non che gli studenti fossero tutti ad un livello omogeneo di comprendonio nella materia, tanto o poco non ha importanza, ma che il programma fosse rispettato, tanto loro, se i pargoli firmati non ce la fanno possono permettersi le lezioni private, e hanno il pieno godimento ergiastico a sbatteterlo in faccia!!! poverette/i convinti che il nanismo culturale e politico sia una virtu da apprezzare e non una infamia da correggere. Nanismo ovviamente citato solo ed esclusivamente in senso figurato. Coraggio, il problema principale sono il numero delle gite, la settimana bianca e la settimana di "studio" in unghilterra. Poi se i /le pargoli/le sono ignoranti come capre beh, con un pò di euro, si provvede, a superare qualche esame, ovviamente. Per l'accrescimento culturale, beh la cultura non si gioca in borsa e non si sfoggia nello struscio con le conoscenze facoltose dello stesso livello. Che tristezza.
 
   
lupopezzato
lupopezzato il 18/10/07 alle 17:55 via WEB
Che bella cosa hai scritto "Non sono più innamorata del mio lavoro, ma contnuo a lavorare nel solo modo che conosco". In fondo essere o non essere innamorati del proprio lavoro dovrebbe essere un fatto privato mentre fare con competenza e responsabilità il proprio lavoro dovrebbe essere l'aspetto che interessa al pubblico. Ovviamente vale per l'insegnante come per la sciampista.
Al di là dell'aspetto economico della cosa non mi sono posto la questione e non ho voglia di capire faccio mie le tue opinioni. Questo non significa pensare con la testa degli altri ma cazzo! se hai stima di una persona, in certi casi, puoi anche condividere le sue opinioni al buio. :o)
 
     
amoildeserto
amoildeserto il 18/10/07 alle 18:28 via WEB
Ecco, lo so, tu mi sviolini per puro interesse, l'unico tuo scopo è non farti rimandare a settembre!!! Vedo però che continui a migliorare ... c'è una sola "h", ma è al posto giusto! ... Guagliò, sarai mica andato a ripetizione? :))) (la sciampista resta sempre il mio sogno ... fra un centinaio di anni, quando riuscirò ad andare in pensione, farò volontariato nel Coiffeur qui all'angolo!) :)
 
longu
longu il 18/10/07 alle 01:41 via WEB
invidio i tuoi alunni, come invidio tutti quelli che hanno mani che gli accarezzano il viso. il mio maestro si chiamava Grilli. odiava il suo lavoro e ancora di più i figli dei poveri che venivano a scuola con vecchi grembiuli neri coi buchi nelle maniche. veniva a scuola vestito da colonnello con tanto di stivali lucidi e con sotto braccio il frustino dei cavallerizzi che adoprava per lo più sulla schiena dei suoi alunni più miseri. da buon vigliacco a noi di famiglie agiate non osava toccarci. deve essere stato lì, alle elementari, che ho incominciato ad odiare le divise. il mio maestro in seguito fece carriera, divenne deputato. deputato del MSI. viene ricordato per una frase che disse in parlamento - comunisti (si riferiva a quelli di Lotta Continua) vi verremo a cercare casa per casa - ad un comizio gli distruggemmo il palco, bellissima giornata. dolce notte, sulla scuola ti rispondo uno di questi giorni adesso sono proprio cotto, da noi si dice così, ciao
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 18/10/07 alle 15:12 via WEB
Devo dire che sei stato fra i più sfortunati ... Bella soddisfazione avergli però poi sfasciato il palco ... Un bel riscatto! :)
 
   
longu
longu il 18/10/07 alle 15:59 via WEB
non so se è stato un bel riscatto, ma è l'unica cosa che potevamo fare e l'abbiamo fatta. in quanto a fortuna scolastica mi ritengo invece fortunato, ho avuto grandi maestri al liceo, come il mio professore di lettere. ceco, ebreo deportato a Dachau, comunista. mi ha insegnato tutto, soprattutto a diventare uomo e a non aver paura di scegliere. scegliere sempre anche quando sai che perderai. la scuola è importante, ma la vita lo è di più, diceva e aveva ragione. così all'esame di stato, sebbene fossi il più bravo della mia classe presi tre materie. a novembre ero partito per firenze; torno tra una settimana dissi ai miei e invece tornai a pasqua. in seguito i voti bassi dell'esame pesarono negativamente per certi posti, certi concorsi, ma non mi pento affatto di aver preferito spalare merda e fango, anche lì ho conosciuto gente eccezzionale che mi ha insegnato tante cose.
 
 
lupopezzato
lupopezzato il 18/10/07 alle 17:58 via WEB
lui era sul palco quando gliel'avete sfasciato?
 
longu
longu il 18/10/07 alle 19:53 via WEB
certamente sì! 1972 elezioni anticipate. svolta a destra. governo Andreotti coi liberali. i fatti si svolsero così. grande mobilitazione dell'ANPI. vecchi partigiani che formano un cordone all'enrata della piazza per far sentire la loro presenza e per tener buoni noi estremisti. a lato della piazza presenza discreta di polizia e carabinieri. sotto il palco una quindicina di picchiatori di guardia. quando ad un certo punto Antonio Grilli, il mio maestro elementare, urla partigiani assassini. Camillo vecchio partigiano parte alla carica e tutti gli altri gli vanno dietro. come menavano i vecchietti. e noi che potevamo fare, li abiamo aiutati a difendersi soprattutto dai carabinieri che li stavano caricando. che battaglia. finale tre arresti e una ventina di denunciati, fascisti in fuga e palco distrutto.
 
manrique
manrique il 18/10/07 alle 23:57 via WEB
72, Pietro Valpreda capolista del Manifesto, 260.000 voti, PSIUP senza quorum e il PCI a tirarci addosso per averlo affossato presentando la lista del Manifesto. Non sono mai cambiati, solo il nome e basta. E bravi gli sfasciatori di palchi, e anche quelli che a Bologna hanno cacciato Almirante impedendogli di fare il comizio, i Compagni del Cantagallo, la stazione di servizio della autostrada per firenze dove era diretto, avendolo riconosciuto, immediatamente in sciopero, mandandolo via senza benzina e senza pranzo. Saremo anche stati estremisti, ma accidenti se eravamo efficaci e combattivi. Ops scusatemi, ho invaso il campo.
 
amoildeserto
amoildeserto il 19/10/07 alle 08:13 via WEB
Buongiorno :) Bello leggere fra le vostre parole quell'entusiasmo legato sì a momenti passati, ma mai disperso, pronto ad esserci ancora. "Non sono mai cambiati", no maiiiii, e chi li smuove quelli??? ... :)))
 
Stella_Venere
Stella_Venere il 19/10/07 alle 19:16 via WEB
a parte la storia petetica iniziale (c'è chi sta peggio, sai?), sono daccordo con te riguardo agli esami a settembre... forse non vale parlarne adesso che ho finito il liceo e probabilmente se ci fossi ancora dentro sarei in piazza a manifestare contro Fioroni, ma, riflettendoci a mente fredda e distaccata, sono daccordo. in fondo, il lavoro degli studenti è proprio quello di studiare e oggi lo fanno sempre meno e sempre più superficialmente.
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 19/10/07 alle 20:55 via WEB
Davvero non sapevo esistesse al mondo qualcuno in situazioni peggiori delle mie ... meno male che sei comparsa/o tu a rammentarmelo, a raammentarmi anche di quanto il mio ricordo sia patetico!!! Troppo diverse perchè tu possa essere d'accordo con me.
 
ceithre
ceithre il 22/10/07 alle 00:10 via WEB
Lo so che è tardi... ma grazie. Iniziavo a sentirmi fuori del mondo e non solo fuori moda. Meno male che ce ne sono altri che pensano che i debiti non sono un buon idea. Io che vengo da un sistema dove non si "boccia" ma ci sono "livelli", ho avuto ribrezza nei confronti della bocciatura all'inizio. Ma poi mi sono reso conto che non facciamo nessun favore ai ragazzi a fargli passare avanti senza il minimo di sforzo, dargli l'idea che si possa ottenere tutto con niente. Già il mondo in cui viviamo non prevede sforzo, sudore o impegno. Se non avranno mai degli obiettivi, anche imposti, come faranno a formarne di loro e saper lottare per raggiungerli?
 
 
amoildeserto
amoildeserto il 23/10/07 alle 15:07 via WEB
Arriva un momento in cui è necessario prendere atto della situazione e porvi rimedio. Trovo che tu abbia delineato nel tuo commento quanto io penso, ma in modo più tranquillo e sereno ... io sono forse troppo emotivamente presa :) Grazie :)
 
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Quel luogo incantato ...
Solenne città coloniale, splendida nella sua decadenza, atmosfera rarefatta, trasognata, aerea … il luogo dell’anima.
Camminare fra le stradine di ciottoli, ammirare la magnifica architettura delle case giallo-ocra, le splendide chiese, l’affascinante visione dei tre imponenti vulcani, Agua, Fuego e Acatenango, ha rappresentato per me la realizzazione di un sogno, neppur sognato.
Antigua il luogo dove vorrei vivere, non so se questo mai accadrà, mi sono però fatta la promessa di trascorrervi almeno un anno dei miei giorni.

 

LEI. FRIDA KAHLO

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In un articolo su Leon Trotskij, comparso su Frigidaire nei primi anni ‘80, venni per la prima volta a contatto con la figura di Frida Kahlo.
Mi parve da subito una donna di grande coraggio e intelligenza e decisi di approfondire attraverso alcune letture.
Moglie del più grande muralista messicano, Diego Rivera, ebbe, oltre la poliomelite, due gravi incidenti: il primo a 18 anni quando, in uno scontro fra un tram e l’autobus su cui viaggiava, rimase trafitta e ciò le comporterà nel corso degli anni la non possibilità di vivere la maternità e il dover subire un gran numero di interventi, fino all’amputazione di un piede prima, della gamba poi … il secondo … l’incontro con Diego, che lei soleva dire, a volte per scherzo, a volte per rabbia, essere stato un incidente decisamente più grave del primo!
Frida dipinse nelle opere, in modo crudo e aspro, ma al contempo dolce e delicato, la parte dolorosa della sua realtà.
Nonostante l’handicap e le grandi sofferenze è riuscita a vivere coraggiosamente, anche in modo estremo, giorni pieni di ideali, di passioni, di amori, di incontri.
E’ stata adorata da Diego e lo ha adorato nonostante i ripetuti tradimenti: non era, di questi, il rapporto fisico che la distruggeva, ma il tradimento mentale, la mancanza di lealtà e, in quelle sue ferite, penso ci si possano riconoscere e ritrovare molte donne.
Divorzieranno, si cercheranno di nuovo e si sposeranno ancora … fa venire alla mente i tanti rapporti indefiniti, a volte conflittuali, così difficili da recidere, coppie addomesticate, in cui nessuno riesce a fare a meno dell’altro, forse, per amore.
E’ stata amata da tanti per quella vivacità, trasparenza, duttilità e finezza mentale, che le hanno permesso di vivere e coltivare, nei momenti in cui tutto luccicava, i fiori del giardino della sua vita e di sostenere, con grande forza, la solitudine nei tanti momenti bui.
Fosse lo stesso per tutte quelle donne che, da regine, si ritrovano un giorno, non più accolte!
Nella sua casa, Casa Azul, ora museo, fra le sue cose, i suoi colori, le sue opere, si respira un’aria tersa, linda, che ti entra dentro e ti riempie l’anima .
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(scritto nel giorno del 50° della sua morte 13 luglio 1954 - 2004)


 

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