Maggio, le scuole si avviano alla conclusione, così come i corsi sportivi, musicali, artistici di vario genere e grado. E immancabilmente c'è la recita, il saggio, lo spettacolo finale. Per il quale vengono precettati anzitutto i genitori, poi fratelli e sorelle, ma se possibile anche zii, nonni, cugini e amici di famiglia.
Così tu, senza sapere bene perchè, ti ritrovi in una sala torrida, pigiato su seggioline mignon, in una calca umana sudaticcia da cui emergono fotocamere, videocamere e telefonini, per guardare uno spettacolo o un'esibizione completamente insulsa, e di cui ai presenti non frega nulla tranne che per la parte giocata dal pargolo di pertinenza.
A questo punto, emerge naturalmente una nuova definizione di figlio: colui per il quale fai delle cose che normalmente non faresti nemmeno dietro lauto pagamento.
Rende l'idea? Parzialmente. Infatti bisognerebbe aggiungerci qualche elemento inutile, torrido e sudaticcio...
Inviato da: germana_cdb
il 14/03/2012 alle 23:32
Inviato da: molinaro
il 12/10/2009 alle 11:38
Inviato da: lucrezya62
il 29/07/2009 alle 11:29
Inviato da: atapo
il 24/07/2009 alle 16:39
Inviato da: lucrezya62
il 03/07/2009 alle 09:28