Draghi: «Una ripresa della crescita del consumo è fondamentale per il benessere generale» TORINO - «Occorre che il reddito torni a crescere in modo stabile». È il monito lanciato dal governatore di Bankitalia, Mario Draghi, in una lezione all'Università di Torino aggiungendo che «una ripresa della crescita del consumo è fondamentale per il benessere generale, per la crescita del prodotto, per la stessa stabilità finanziaria. Destinatari e protagonisti di questo processo sono in particolare i giovani». IMPOVERIMENO DEI GIOVANI - I giovani, dice Draghi, potrebbero comprimere la loro propensione al consumo in ragione «di un reddito permanente atteso più basso che in passato» e della «discontinuità della vita lavorativa». STIPENDI - I livelli retributivi dell'Italia «sono piu bassi che negli altri principali paesi dell'Unione europea» ha aggiunto il governatore della Banca d'Italia. «Le differenze salariali rispetto agli altri Paesi - ha detto Draghi - sono appena più contenute per i giovani, si ampliano per le classi centrali di età e tendono ad annullarsi per i lavoratori più anziani. Il differenziale è minore nelle occupazioni manuali e meno qualificate». Secondo dati dell'Eurostat relativi alle imprese dell'industria e dei servizi privati nel 2001-02, ha spiegato Draghi, «la retribuzione media oraria era, a parità di potere d'acquisto, di 11 euro in Italia, tra il 30 e il 40 per cento inferiore ai valori di Francia, Germania e Regno Unito». «L'Italia mostra, come la Francia, un profilo ascendente per età, mentre in Germania e Regno Unito il profilo è a U rovesciata: le retribuzioni raggiungono un apice in corrispondenza delle età più produttive, calano negli anni successivi». RIFORME - Secondo il governatore di Bankitalia, esiste una «concorde diagnosi dei mali italiani» che porta «in primo piano l'esigenza di misure volte a riformare le regole dell'economia e della spesa pubblica. Saranno quelle stesse misure strutturali, mirate ad aumentare l'efficienza e la competitività della produzione interna, a sostenere i redditi e i consumi delle famiglie, assicurando la crescita dell'economia». «Il ventaglio dell'azione pubblica è ampio», si legge nelle lezione di Draghi all'università di Torino che si sofferma su tre settori. REDDITO - «La spesa pro capite per consumi è oggi più che raddoppiata rispetto al 1970», dice ancora Draghi, sottolineando come «nell'ultimo quindicennio in Francia e, soprattutto, nel Regno Unito il reddito pro capite sia cresciuto a ritmi sostenuti, favorendo una rapida espansione dei consumi. In Germania, che ha condiviso con noi una fase di quasi stagnazione della crescita economica fino a due anni fa, la dinamica della spesa è risultata inferiore a quella del reddito, che ha beneficiato degli intensi processi di ristrutturazione, dei miglioramenti della produttività e della rafforzata capacità esportatrice del sistema produttivo tedesco. Viene confermata la fondamentale diversità dei casi italiano e tedesco: il nostro sistema ha sofferto di una crisi di competitività internazionale, quello tedesco di una crisi di fiducia dei consumatori». «Secondo stime che saranno diffuse entro l'anno dalla Banca d'Italia - annuncia il numero uno di Bankitalia - la ricchezza delle famiglie italiane, non considerando quella pensionistica pubblica, in accordo con le norme statistiche internazionali, ha mostrato un deciso incremento dalla metà degli anni novanta: pur tenendo conto delle difformità nazionali nella valutazione delle attività reali, alla fine del 2004 essa era pari a circa otto volte il reddito disponibile, un valore in linea con quello del Regno Unito e nettamente più elevato di quelli di Giappone, Francia, Germania e Stati Uniti. Nel nostro paese le attività finanziarie rappresentano poco meno della metà della ricchezza totale netta, una quota superiore a quella francese, pressochè pari a quelle della Germania e del Regno Unito e molto al di sotto di quelle degli Stati Uniti e Giappone. L'indebitamento delle famiglie italiane, pur in significativo aumento, rimane molto inferiore nel confronto con gli altri paesi». Corriere della Sera
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sono qui oltre che salutarti anche per un piccolo problema... Inviato da: ninograg1 il 12/07/2008 alle 21:58 Inviato da: senza.peli il 04/01/2008 alle 15:01 Inviato da: demo_cratico il 18/12/2007 alle 22:40 Inviato da: giovannimaiolo il 18/12/2007 alle 16:00 Chi può scrivere sul blog
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