Dissonanze cognitive

E lentamente ti insinui nella mia vita ogni giorno di più, sempre in punta di piedi e chiedendomi il permesso.
Non la invadi, occupi solo lo spazio che ogni giorno io voglio metterti a disposizione e così facendo mi mostri quanto è meravigliosa la vita che non ho mai visto fino ad oggi, le opere che non ho scorto, i gesti a cui non ho dato significato, gli eventi che non ho saputo leggere.
Ed in questo modo, guardandomi attorno con occhi nuovi e pieni di luce, vedo che tu ci sei sempre stato, che sei stato nell'angolino in cui ti avevo relegato ad attendere paziente che io fossi disposta ad aprirti il mio cuore, a lasciarti entrare in me, a fare miracoli nella mia vita, a scuotere le mie fragili convinzioni, le mie dure resistenze e soprattutto a mostrarmi quanto amore sai darmi e quanto ne posso ricambiare anche io.
Sono fatta a tua immagine e questo oggi lo so, so che sono fatta per amare ogni vita, ogni gesto, ogni cosa al mondo: ogni tua opera è prodigio, ogni tuo gesto è dono, ogni occasione è un invito. A volte mi sembra di non avere come ringraziarti abbastanza per ciò che ho, ho avuto e so che avrò.
Non ti vedo più così lontano ed inafferrabile, così giudice e sanzionatore. Sei il Padre che è dentro di me e mi accompagna se io glielo permetto, sei nel fratello che incontro in ogni luogo e momento e che posso avvicinare, ed io sono giudice sanzionatrice severa di me stessa molto più di te che invece mi stai insegnando che posso sbagliare e nonostante ciò posso rialzarmi a testa alta perchè sono tua figlia e tu mi ami immensamente molto più di quanto sappaia farlo io.
E tutto questo tu lo stai facendo solo con il tuo amore, averti aperto una piccola fessura per sbirciare nel mio cuore in quel freddo giorno di gennaio è bastato, lo hai riscaldato e piano piano mi hai sussurrato tutte le parole dolci che potevo ascoltare, mi hai donato gioia, pienezza, pace  e serenità e con un semplice sorriso agli altri le ho donate anche io... e quante me ne sono tornate indietro... così tante da aver paura che anche questo avesse un senso oltre al tuo ricolmarmi di doni per aver saputo donarmi all'altro.

A volte mi chiedo se c'è di più. Sono quasi impaurita da tutti i rimandi che mi arrivano e mi chiedo che segnali sono: i miei occhi luminosi, il mio sorriso rasserenante, la fermezza e serenità d'animo che trasmetto, l'umanità che traspare, la voglia di stare accanto a chi soffre.... Tutto questo so che non viene solo da me, so che sei tu ad averlo messo nel mio cuore e nelle mie azioni, ma ora che uso vuoi che ne faccia? Va già bene così?
In definitiva: a cosa sono chiamata? Quale è lo scopo più nobile della mia vita? Per che cosa ho vissuto tutte le mie esperienze, i dolori, gli amori, gli errori, ho incontrato, ho studiato, ecc. ecc. Per diventare ciò che sono ho fatto tutto ciò ma per volgermi dove? Ed oggi allora ti apro tutto il mio cuore in questa richiesta che so che non resterà senza risposta. Affido a te tutto ciò che sono, perchè è da te l'ho avuto. Dimmi tu, ora, verso dove vuoi che io vada e lì io andrò a compiere ciò che tu mi dirai. E non misurare le mia paure nel dirti ciò, perchè io temo ciò che non conosco ma so che tu sarai al mio fianco e con te accanto ogni cosa mi sarà possibile, ogni prova potrò superare ed ogni situazione potrò accettare, perchè è in questa accettazione sia la mia obbedienza sia la possibilità di realizzare la mia felicità.