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Bollenti Spiriti
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« come si fa politica oggi... | una settimana senza inquinare » |
" Carissimi, non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi "Buon Natale" senza darvi disturbo. Io, invece, vi voglio infastidire. Non sopporto infatti l'idea di dover
rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine di calendario. Mi lusinga addirittura l'ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati. Tanti auguri scomodi, allora , miei cari fratelli! Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista,
assurda, senza spinte verticali e vi conceda di inventarvi una vita
carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio. Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia
sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finché non
avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di
passaggio. Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la
vostra carriera diventa idolo della vostra vita, il sorpasso, il
progetto dei vostri giorni, la schiena del prossimo, strumento delle
vostre scalate. Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla dove
deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi
occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie,
finché la vostra coscienza ipocrita accetterà che il bidone della
spazzatura, l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce
di una vita soppressa. Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di
tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni,
rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corti circuiti
allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete
mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime
segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro. Gli angeli che annunciano la pace portino ancora guerra alla
vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che poco più lontano
di una spanna, con l'aggravante del vostro complice silenzio, si
consumano ingiustizie, si sfratta la gente, si fabbricano armi, si
militarizza la terra degli umili, si condannano popoli allo sterminio
della fame. I Poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano
nell'oscurità e la città dorme nell'indifferenza, vi facciano capire
che, se anche voi volete vedere "una gran luce" dovete partire dagli
ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. I pastori che vegliano nella notte, "facendo la guardia al gregge
", e scrutano l'aurora, vi diano il senso della storia, l'ebbrezza
delle attese, il gaudio dell'abbandono in Dio. E vi ispirino il desiderio profondo di vivere poveri che è poi l'unico modo per morire ricchi. Buon Natale! Sul nostro vecchio mondo che muore, nasca la speranza." (don Tonino Bello)
Pubblicazioni di don Tonino Bello.
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Inviato da: giocolino2010
il 12/01/2011 alle 17:56
Inviato da: Anonimo
il 16/10/2008 alle 21:30
Inviato da: Anonimo
il 24/06/2008 alle 13:53
Inviato da: Anonimo
il 21/06/2008 alle 13:41
Inviato da: Anonimo
il 14/06/2008 alle 00:41