Hai mai conosciuto una persona che fosse molte cose in una, le portasse con sè, che ogni suo gesto, ogni pensiero che tu fai di lei racchiudesse infinite cose della tua terra e del tuo cielo...e parole, ricordi, giorni andati che non saprai mai, giorni futuri, certezze,e un'altra terra e un altro cielo che non ti è dato possedere?
Cesare Pavese
« FARO... | IL FIORE II » |
La giornata lavorativa volgeva ormai al termine, Giulia sistemò con cura tutte le pratiche che aveva avuto per le mani in quella giornata convulsa, acquisizioni, vendite, azioni che passano di mano, al posto dei pensieri ormai aveva delle percentuali, era diventata meglio del Mac che aveva sul tavolo, il gigantesco monitor le ricordava implacabile che a quell'ora doveva già essere a casa da un pezzo. Aveva sentito poche ore prima Davide, il suo volo da Dallas era alle quattro e qualche minuto, ormai doveva essere sull'Atlantico, sentii un po' di preoccupazione salire, ma la scacciò in fretta, spense il computer, raccolse rapidamente le sue cose e si diresse verso il parcheggio interrato, la sua mini rossa decorata agli specchietti con la bandiera britannica l'attendeva, appena salì girò la chiave, attese un attimo e mise in moto, quel giorno di fine settembre era particolarmente caldo e in quei casi la prima cosa che faceva era sempre aprire un po' il tetto, sentire per un attimo quella voglia d'estate che ormai si allontanava. Uscì dal parcheggio, percorse il viale alberato e svoltando a destra si immise in una specie di arteria che collegava la metropoli a quel piccolo angolo di incontaminata quiete, cominciò ad accelerare sentendo salire l'adrenalina, continuava a pensare a lui lassù tra le nuvole, negli ultimi sette mesi aveva seguito un importante appalto per una grossa società americana, si sentivano ogni giorno, spesso il pc li collegava, il più delle volte erano troppo di fretta per godersi quei momenti in cui il contatto era necessario per entrambi. Ma ormai l'attesa stava per finire, lui sarebbe arrivato la sera successiva alle ventitré dopo una tappa a Francoforte per fare il punto sugli sviluppi industriali presso la sede distaccata della società, finalmente si sarebbero riabbracciati. Si sentì improvvisamente nervosa, voleva vederlo ma la sera seguente era un'eternità. Quando arrivò alla tangenziale fu costretta a rallentare, il suo appartamento acquistato proprio poco prima della partenza di Davide era composto da due minipiani in un complesso a piramide a pochi chilometri dal suo ufficio. Arrivata sotto casa, parcheggiò la macchina davanti al cancelletto, non amava molto il garage, troppo scomodo, ma soprattutto si sentiva davvero stanca. Entrò in casa, lasciò cadere la borsa, le chiavi tintinnarono sul tavolo, iniziò togliendosi la giacca, si slacciò la gonna, ma proprio in quel momento il citofono con il suo cicaleggio la scosse, chi poteva essere a quell'ora? -Si chi è? |
|
|
Metterei il viso nell'incavo tra la tua spalla e il petto
mi perderei nel tuo odore...
nel profumo del tuo corpo...
nel tocco delle tue carezze e rimarrei così
mentre le mie mani sfiorando la tua mente
arriverebbero al centro del tuo piacere...
'Jack'
AREA PERSONALE
TAG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Il.giorno.In.Piu
il 02/10/2012 alle 22:00
Inviato da: SullaPelleNellaMente
il 02/10/2012 alle 21:59
Inviato da: Il.giorno.In.Piu
il 02/10/2012 alle 21:19
Inviato da: SullaPelleNellaMente
il 28/09/2012 alle 12:22
Inviato da: Il.giorno.In.Piu
il 26/09/2012 alle 22:33
In un tango mille emozioni,
il tuo corpo si lascia condurre dalle mie braccia,
ti stringo a me, mentre i passi diventano passione,
non smetti di perderti nei miei occhi,
un fuoco che brucia,
sento un brivido quando la musica diviene ritmo,
i nostri movimenti sussurrano per noi,
ti tocco,
la pelle vibra, i tuoi pensieri sussultano,
le mie labbra incrociano le tue,
la musica si spegne,
le mani intrecciate
e due cuori che parlano di...
noi.
'Tu'