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Un blog creato da desio_5_stelle il 09/02/2010

desio 5 stelle

trasparenza & partecipazione per il bene comune

 
 

AREA PERSONALE

 

I CANDIDATI SI PRESENTANO

 

26 NOVEMBRE 2010 - TUTTI A CASA!!!

Le dimissioni del sindaco non sono arrivate, la mozione di sfiducia non è stata votata in consiglio, ma ciò che conta è l'ottimo risultato raggiunto oggi, 26 Novembre 2010: 17 CONSIGLIERI (PD, DESIO VIVA, IDV, LEGA, DESIO 5 STELLE) MEDIANTE DIMISSIONI CONTEMPORANEE QUESTA MATTINA HANNO RESPONSABILMENTE MESSO LA PAROLA FINE AL DISASTROSO MANDATO MARIANI BIS.

E' quello che aspettavamo dal 26 luglio, esattamente 4 mesi fa, quando abbiamo proposto la mozione di sfiducia.

Finalmente la parola torna ai cittadini.

 

DESIO 5 STELLE AL FORUM GIOVANI

MICOL CASTELLANI e DAVIDE TRIPIEDI al FORUM GIOVANI

 

 

GUARDA IL VIDEO: "LA MAFIA A DESIO"

 

 

INCENERITORE DI DESIO

In questo breve filmato la nostra battaglia per l'alternativa al nuovo (e al vecchio) inceneritore, in difesa di SALUTE, AMBIENTE e TASCHE dei CITTADINI!!! 

 

RICORSO AL TAR CONTRO PEDEMONTANA

I Comitati di cittadini di Bovisio Masciago, Cesano Maderno e Seveso fanno ricorso al TAR contro Pedemontana
 

E' NATO IL MOVIMENTO 5 STELLE!

fatto di cittadini, incensurati e lontani da tutti i partiti, che vogliono riappropriarsi della Politica per il bene comune contro gli interessi dei soliti noti!

 

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Operazione "Infinito": mille anni alla 'ndrangheta del Nord.

Post n°190 pubblicato il 21 Novembre 2011 da te.miti
 

Operazione "Infinito": mille anni alla ’ndrangheta del Nord
 
Condannati 110 imputati. «Danni di immagine a Regione e Comuni»

MILANO—Dagli arresti alla sentenza di primo grado in appena 14 mesi: quasi mille anni di carcere, inflitti dopo 32 ore di camera di consiglio dal giudice dell’udienza preliminare Roberto Arnaldi a 110 imputati su 119, hanno chiuso ieri notte la prima metà processuale dell’operazione di ’ndrangheta «Infinito», istruita dalla Procura diMilano con zero pentiti ma 1 milione e 494mila contatti intercettati in due anni su 572 utenze, 25mila ore di telefonate, 20mila ore di colloqui registrati in auto-casa-campagne-ristoranti- lavanderie, e 63mila ore di video.

Compreso il filmato, «storico» non solo sul versante giudiziario, dei 22 partecipanti ripresi dai carabinieri il 31 ottobre 2009 mentre proprio dentro un centro sociale per anziani intitolato a Falcone e Borsellino nel Comune di Paderno Dugnano — e sotto l'egida del boss incaricato di "commissariare" i clan lombardi dopo i tentativi "autonomisti" stroncati con l’assassinio di Carmelo Novella — eleggevano il temporaneo referente della 'ndrangheta in Lombardia e il capo della "locale" di 'ndrangheta a Milano. La sentenza di ieri riguardava due terzi dei 170 arrestati nel luglio 2010 dall’Antimafia milanese del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e dei pm Alessandra Dolci e Paolo Storari nel blitz coordinato con il fermo di altre 130 persone da parte della Procura di Reggio Calabria di Giuseppe Pignatone: una operazione che, a detta allora dei gip Ghinetti e Gennari, «a dispetto dell'apparente "non visibilità" del fenomeno 'ndranghetista in terra lombarda» comprovava «che la Lombardia è già da tempo sede stanziale di gruppi organizzati anche con modalità militare, che rivendicano e purtroppo realizzano un controllo del territorio antagonista a quello dello Stato», intuibile nei 130 attentati incendiari a danno di imprenditori e nei 70 episodi intimidatori negli ultimi tre anni in Lombardia pur senza denunce.

Significativo, per quanto a tarda sera si riesce a ricostruire del dispositivo letto a porte chiuse nell’aula bunker di Ponte Lambro, appare il riconoscimento dei danni d’immagine (seppure non quantificati dal giudice, che non ha concesso provvisionali immediatamente esecutive ma ha rinviato alla determinazione in sede di cause civili) a favore non solo del ministero dell'Interno e della presidenza del Consiglio, ma anche della Regione Lombardia, dei Comuni di Pavia, Bollate, Paderno, Desio, Seregno e Giussano, e della Federazione antiracket, costituitisi parti civili per le ripercussioni patite dal territorio a causa dei traffici delle ’ndrine. Applausi ironici, un battere sulle sbarre e sfottò di «buffone- buffone» e «lega lombarda » si sono sollevate alla lettura del verdetto, che non ha assolto alcuno degli imputati ai quali il pm che si è sobbarcata il peso del dibattimento, Dolci, muoveva l’accusa di associazione di stampo mafioso. Il giudice ha invece limato l’entità delle richieste di pena perché ha concesso le attenuanti generiche ai soli "partecipi" (non ai capi e promotori) e agli incensurati.

Le pene più alte ad Alessandro Manno che ha avuto 16 anni, Pasquale Varca 15, Pasquale Zappia (che alla lettura si è sentito male) e Cosimo Barranca e Vincenzo Mandalari 14, e poi via via condanne da 12 a 4 anni: tutte incorporano lo sconto di un terzo legato alla scelta del rito abbreviato (cioè allo stato degli atti) anziché del dibattimento ordinario, in corso invece per altri 39 degli arrestati del luglio 2010. Tolti 6 proscioglimenti per «ne bis in idem» e uno per morte, gli unici assolti sono Francesco Barbaro, Rinaldo La Face, e su richiesta del pm l’ex assessore provinciale (indagato per corruzione) Antonio Oliverio nella giunta Penati 2007-2009 e poi nell’Udeur, mentre è stato condannato a 1 anno e 4 mesi per turbativa d’asta l' ex sindaco pdl di Borgarello (Pavia), Giovanni Valdes. Confiscati ai condannati molti dei beni sotto sequestro, che fino a 3,6 milioni di euro andranno a pagare le spese processuali, tra cui quelle per le intercettazioni.

 
 
 
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IL CONSIGLIO COMUNALE E' ON-LINE

Lo chiedevamo da 2 anni noi del MoVimento 5 stelle: finalmente, grazie alla decisione del sindaco Roberto Corti e della giunta del Comune di Desio, da Luglio 2011 è possibile vedere da casa il consiglio comunale in diretta streaming tramite Internet e rivedere la registrazione anche a distanza di tempo attraverso il sito istituzionale del comune (accedi alla web tv).

Inizialmente avevamo cercato di riprendere le sedute consiliari - pubbliche - come semplici cittadini, ma ci è sempre stato vietato dall'ex presidente del consiglio Nicola Mazzacuva; dal 2010, tramite il nostro consigliere Di Carlo, abbiamo portato la questione in commissione Statuto e Regolamenti, ma l'iter si era fermato nel novembre 2010 con l'auto-scioglimento del consiglio comunale. Nel luglio 2011 la svolta, grazie all'intervento rapido ed efficace del neo-sindaco.

 

 

CHI SIAMO

Siamo cittadini delusi dai partiti, dai quali non ci sentiamo rappresentati. Ci impegnamo in prima persona perché l'amministrazione della città di Desio sia intesa in modo nuovo, trasparente e aperto alla partecipazione di tutti: con questo spirito abbiamo presentato alle elezioni comunali 2010 la lista civica "DESIO 5 STELLE". Essere residenti a Desio, non avere condanne penali, non essere iscritti a partiti e non aver ricoperto cariche politiche per più di un mandato sono caratteristiche di tutti i candidati che ne fanno parte: semplici cittadini, fuori dai partiti e lontani dai centri di potere, convinti che il riscatto della città possa arrivare solo lavorando per il bene comune. 

Nonostante ci presentassimo per la prima volta, e nonostante i "gufi" che ci davano sconfitti al 2%, alle scorse elezioni abbiamo ricevuto un ottimo sostegno: quasi il 5% e un seggio ampiamente guadagnato in consiglio comunale. Un risultato migliore di quelli ottenuti da UDC e IDV.

In seguito alla sospensione e al successivo scioglimento del consiglio comunale (v. box a sinistra) la città di Desio è stata giudata dal Commissario dott.ssa Nuzzi fino alle elezioni amministrative (maggio 2011). Mentre tutti i partiti hanno visto scendere il numero di voti, il MoVimento a Desio è cresciuto fino al 6,17% ottenendo un seggio di minoranza.

 

 
 

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PAOLO DI CARLO, CONSIGLIERE DESIO 5 STELLE

Dal 2007 faccio parte del Meetup degli Amici di Beppe Grillo di Desio, mentre dal 2008 sono attivo all'interno del Comitato per l'Alternativa al nuovo inceneritore di Desio per dimostrare che vivere senza inceneritore (e senza l'inquinamento e le malattie che ne conseguono) è possibile. Nel 2010, candidato sindaco per Desio 5 Stelle, sono stato eletto consigliere comunale, risultato confermato nel 2011 nonostante la riduzione del numero dei consiglieri da 30 a 24.

 

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