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Post n°126 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da nem_o
La pagina di ieri era chiaramente incompiuta. Mi riservero di ultimarla appena trovero una connessione funzionante o al massimo al mio rientro (sempre che interessi a qualcuno). Ieri ovviemente e saltata la connessione e si e piantanto il pc e poi la guest house era ormai chiusa e aspettavano solo me .... erano le 21 e 30! Telegraficamente per descrivere il posto dove sono poteri usare una sola parola : il paradiso! Son a Don Det in Laos, una delle 3000 isole che ostacolano il corso del Mekong in questa zona di confine con la Cambogia. E uno di quei posti dove la natura o il divino ( a seconda delle interpretazioni) ha dato il meglio di se. E uno dei luoghi non creati dall'uomo piu' belli in cui sono stato. Secondo solo, o forse si giocano la prima piazza, alla baia di Halong in Viet Nam. Ancora una volta e' l'Indocina a sorprendermi. La guida diceva che questa e' l'isola piu' turistica con musica tutta la notte e ganja servita al tavolo sin dalla colazione. A me sembra invece un posto piu' che tranquillo, silenzio rotto solo dai generatori che tra unpo' si zittiranno, nessuna strada e quindi nessuna auto, un paesaggio mozzafiato sulle due sponde dell'isola in cui galleggiao centinaia di isole le piu' piccole pressoche' dei cespugli e un atmosfera molto ma molto rilassata. E il tutto a prezzi piu' che concorrenziali, siamo sempre sui 3 euro per un bungalow con amaca e bagno interno. Mi sono goduto un fantastico tramonto con una birra Lao (finalmente dopo 8 anni!) e un mojto di Lao Lao, il liquore tradizionale. Domani non so ancora cosa fare, se cercare un'altra isola dove pare ci sia maggiore tranquillita' o stare qui a leggere e a scrivere tra un Lao Lao e l'altro. Il viaggio e' stato tranquillo, la nuova "superstrada" che ha praticamente interrotto tutti i trasporti fluviali era ottima. Ottima come manto stradale, per il resto anonima e noiosa. La vecchia strada correva nei villaggi ed e' pure messa a nuovo come ho notato ieri girando in motorino, ma ne hanno costruita una in mezzo al nulla, certamente piu' veloce. I soliti contrattempi del viaggiare in asia, attese che dai 10 minuti previsti diventano due ore e mezza, e siamo sul confine. Un dollaro di mancia ai polizziotti cambogiani, 400 m. a piedi nella terra di nessuno, un altro dollaro ai poliziotti laotiani che non sono da meno ed eccomi nuovamente nel Laos. In totale tre minibus e una barca e dopo circa 7 ore sono a Don Det piu' felice che mai. Un'altra moneta ma almeno stavolta il medesimo fuso orario. Ora vado a fare un lao massagge e poi a magiare un boccone e infine finalmente a dormire spero sonni tranquilli sotto la mia zanzariera!
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