Questo paese non finira mai di stupirmi.
Viaggio ormai da giorni con lo stupore che si fonde al sudore e permea tutto il mio essere.
Da dove partire?
Forse da Apocalipse Now e dal viaggio in barca fatto in terra cambogiana alla ricerca di Kurtz.
Molto e iniziato da li, da quella guerra inesistente che come ci ha ricordato Beatoncello l atra sera, tanto inesistente per la popolazione locale non lo era.
Da quei 2 milioni di morti, dai b 52 americani che sono riusciti a far incazzare non poco i khmer rossi che poi sono anche impazzit e nella loro pazzia hanno trascinato quei 4 milioni di morti che sono riusciti a produrre.
Ma chi e Beatoncello? E un dottore svizzero che e qui dalla caduta dei KHmer nel 78, quando non c era piu un ospedale in piedi e in tutta la cambogia erano rimasti in vita 14 dottori. Da allora si e fermato qui e ha messo in piedi un ospedale per la cura dei bambini.
Qui i bimbi continuano a morire di tubercolosi, dengue e altre malattie che basterebbe poco per curare. Il sig beat suona il violoncello e ogni sabato fa un concerto per raccontare la sua storia e raccogliere fondi per il suo ospedale.
No turismo, no soldi.
E qualche anno fa acausa dei timori della Sars, qui non c erano turisti.
Non un solo caso di Sars c e stata in cambogia, c era bensi un epidemia di dengue di cui nessuno ha parlato. Ma qui si trattava solo di bimbi e non dei ricchi business man di Singapore.
Con la trsitezza nel; cuore abbiamo lasciato Siem Reap per un viaggio alluciante stipati su un bus a 35 gradi senza finestrini.
Qui la situazione e ancora peggio, i mendicanti e i mutilati invadono le stade, stavolta non conseguenza dei bombardamenti americani ma della follia de regime di POl Pot.
La citta soffre ancora della sua totale distruzione che a conti fatti non era materiale ma morale, tutte le infrastrutture sono state distrutte, la moneta annullata, gli intelletuali e tutti queli che potevano avere un seppur vago contatto con l esterno trucudati.
Siamo stati in un kiling field alle porte di Phnom Pehn dove 8000 persone sono state uccise spesso a bastonate per risparmiare sui proiettili, siamo stati alla macanbra prigione S21 dove venivano torturati a morte i prigioneri, siamo stati per le strade di una citta che fatica a ripartire.
E non si parla di una guerra di secoli fa, ma solo di qualche anno fa, anni in cui la comunita internazionale faceva finta di nulla. Anche alla caduta de regime nel 78, nessuno ha fatto niente, anzi per ragioni di politica internazionale e per una non ben precisata politica di riconciliazione internazioanle, i khmer rossi hanno conservato il loro seggio all Onu, ma chi gliene frega qualcosa del processo di Saddam ....
Parlavo di Cuore di Tenebra di Conrad e del fatto che abbia ispirato Coppola per il suo film. Anche in questo libro si parlava di follia umana, li si trattava de milioni di morti fatti dal colonialismo belga in Congo. Anche li nessuno ne parla. Ma dove li erano ragioni economiche, qui si trattava di ragioni ideologiche, ma cosa cambia se l risultato e sempre lo stesso?
Un morto non vale forse l altro?
Nessun assassinio va valutato in base alle ragioni che vi hanno condotto.
Eppure ogni morto e una vita a se, una storia a se.
Ho voluto passare un po di tempo a guardare uno per uno i volti dei prigioneri uccisi nell s21, le loro foto sono tutte esposte nelle camere dove un tempo venivano torturati, i loro occhi riflettono l orrore, i loro volti spesso i segni di percosse. Volti che urlano vendetta, mura che chiedono pieta.
E uno strano turismo questo, ma se serve a capire. e giusto che sia cosi.
Diversa e la storia lungo il Mekong, dove e tutto un fiorire di locali a prezzi quasi simili ai nostri, dove alla sera ci ritroviamo tutti dimentichi degli orrori visti.
Anche questo grida vendetta
E se questo assurda ideologia e morta, e ben vivo e vegeto l altro sistema, quello che continua ad accrescere il divario tra il mondo ricco e quello povero, il Dott Beat non si stancava mai di ripetercelo al limite della commozione, sua e nostra.
Questa e la Cambogia all alba del nuovo secolo, questo sono io con i miei dubbi e le mie contraddizioni che vanno a sciogliersi al tavolo di un ristorantino e negli occhi di un bambino che vuole un pezzo della mia pizza....
Come diceva il Colonnello Kurtz alla fine del film .... l'orrore, l'orrore, l'orrore
Phnom Phen
5 dicembre 2005
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