Post n°226 pubblicato il 28 Novembre 2011 da devofiom
sindacare 1 Rivedere, controllare minutamente l'azione svolta da enti, amministrazioni o persone singole nel campo delle funzioni loro affidate: s. l'opera degli amministratori
CIAO A TUTTI, in nome della massima trasparenza con cui abbiamo sempre cercato di svolgere il nostro ruolo riteniamo di dovervi informare in merito a serissime questioni che riguardano TUTTI NOI molto da vicino. Il 16 novembre scorso abbiamo pubblicato il post precedente, report dell’ultima Assemblea Sindacale.
LA E-MAIL DELL’AD Il giorno seguente abbiamo ricevuto una e-mail dall’ad che non esitiamo a definire INTIMIDATORIA. In questa e-mail si ACCUSA la RSU di aver diffuso, nel post del 16 novembre, NOTIZIE FALSE E NON AUTORIZZATE. Nella e-mail non viene esplicitato ciò che di falso avremmo riportato, ne’ viene fatta alcuna richiesta di correzione di dati errati. Invece le NOTIZIE NON AUTORIZZATE ALLA PUBBLICAZIONE vengono identificate nell’aver noi riportato che i risultati aziendali, quest’anno, siano stati decisamente migliori rispetto al 2010.
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI COSA HA DAVVERO DATO TANTO FASTIDIO ALL’AD DA SPINGERLO A TANTA IRRUENZA NEI CONFRONTI DELLA RSU? Abbiamo analizzato il nostro post, parola per parola, soffermandoci sulle parti a cui la e-mail faceva riferimento. Vi era pubblicata una tabella recante alcune percentuali che evidenziavano i buoni risultati di quest’anno rispetto al 2010. L’abbiamo eliminata, così come abbiamo eliminato la denominazione della nuova unit a cui l’ad imputa il FALLIMENTO DELL’OBIETTIVO di quest’anno. Ciò nonostante non siamo riusciti a spiegarci fino in fondo tanto accanimento nei confronti della RSU. Abbiamo ricordato come in passato questo tipo di incidente, occorso un paio di volte, veniva gestito diversamente, con una telefonata, e soprattutto senza l’ombra di minacce. Dunque non rimaneva che cercare altrove i motivi di questo atteggiamento. Intanto bisognava rispondere.
LA NOSTRA RISPOSTA Abbiamo quindi risposto chiedendo all’azienda di riconsiderare quanto da essa affermato, poiché vi ravvisavamo segnali evidenti di CONDOTTA ANTISINDACALE. Appellandoci al bene dei lavoratori e dell’azienda abbiamo proposto all’azienda di riprendere a collaborare, precisando di non potere però accettare che l’azienda non fornisca più alla RSU le risposte alle domande dei lavoratori. Ciò si tradurrebbe nell’annullamento del contraddittorio, nel disconoscimento del nostro ruolo e nell’accentuare la posizione di debolezza di ciascun lavoratore nei confronti dell’azienda. Abbiamo fatto appello al buon senso ed ai molti interessi comuni per superare questo situazione, richiedendo un nuovo incontro per discutere, finalmente e serenamente, le istanze che l’assemblea ci ha incaricato di porgere alla dirigenza aziendale: sono questi i temi che per noi hanno priorità assoluta, ma per ora l’azienda sembra più intenzionata a mostrare i muscoli ed a volersi misurare a braccio di ferro con la RSU. Abbiamo proposto due date: il 28 o il 29 novembre.
LA RISPOSTA E-MAIL DELL’AD L’ad risponde giudicando la nostra e-mail solo all’apparenza portatrice di buone intenzioni, ma contenente elementi GRAVEMENTE NEGATIVI. Ci imputa di aver definito PRETESTUOSE le ragioni dell’Azienda, senza spiegazioni. Ma se non è un pretesto accusarci di TURBARE il mercato della Bourse de Paris… con il nostro blog… come definire altrimenti le strabilianti asserzioni dell’azienda? Aggiunge che la nostra accusa di COMPORTAMENTO ANTISINDACALE non è supportata da alcuna argomentazione (noi invece pensiamo di sì) ed insinua il dubbio che la nostra richiesta di un incontro urgente sia stata fatta “forse nella vana speranza di INTIMIDIRE in qualche modo”. Intimidire noi l’azienda? Qui si gira la frittata! J Poi si fa cenno al fatto che noi abbiamo precisato di non aver mai ostacolato l’azienda nella COMUNICAZIONE diretta con i dipendenti l’abbiamo anzi promossa e auspicata, visto e considerato quanto assente fosse e tuttora è! Il commento a questo proposito è stato: come se per parlare con i propri dipendenti l'azienda dovesse chiedere autorizzazione alla RSU! Certo che no! Ci mancherebbe altro! Ma che c’entra? Noi ci riferivamo a questioni di natura sindacale, alle istanze dei colleghi, alle risposte…, al nostro ruolo. Insomma ancora un PRETESTO per attestare la propria forza… Noi a questo punto pensiamo non si tratti di muscoli, ma di nervi tesi. E’ un’opinione, opinabile per definizione, come tutte le nostre considerazioni, ovviamente. Noi però ce li ricordiamo i tempi in cui l’ad, pur senza averne alcun obbligo, ne’ legale, ne’ contrattuale, ne’ morale, si premurava di informare la RSU (anzi addirittura di chiederne l’autorizzazione, pur, ripetiamo, senza che dovesse) per incontrare i colleghi in Cigo presso la sede di Roma. Ma erano tempi in cui una RSU collaborativa serviva perché la nave stava per affondare… Oggi non resta che prendere atto del mutamento radicale, traendone conclusioni tutt’altro che piacevoli. Ma non ci pentiamo della collaborazione offerta alla NOSTRA azienda, del senso di responsabilità avuto che, in qualche modo, se mai servisse, è prova oggi della nostra posizione tutt’altro che preconcetta. Concludendo, l’ad, nella sua, non risparmia di aggettivare la nostra e-mail come arrogante, aggressiva e poco rispettosa di una linea di dialogo e confronto in cui nessuna delle parti dovrebbe mai liquidare le ragioni dell'altra come "pretestuose", e infatti l'azienda non lo ha mai fatto nei vostri confronti. Sarà che forse le RAGIONI PRETESTUOSE non hanno mai fatto parte del nostro argomentare? Sarà che a noi interessa ESCLUSIVAMENTE rispondere al preciso mandato dell’assemblea e che per noi oggi è assolutamente PRIORITARIO approfondire argomenti quali l’OBIETTIVO 2011 e la PARTE VARIABILE DEL NOSTRO SALARIO, ovviamente correlati fra loro. Ogni altra questione ha per noi e per i lavoratori importanza secondaria e non possiamo che ritenere quantomeno STRANO il comportamento dell’azienda, che mai ha fatto cenno al merito delle questioni. In altre parole non vogliamo occuparci ancora di questa querelle che nulla di buono è in grado di PROCURARE ai lavoratori. L’attenzione DEVE ritornare alle QUESTIONI SOLLEVATE dall’ASSEMBLEA, all’OBIETTIVO 2011 ed alla PARTE VARIAILE DEL NOSTRO SALARIO, per cui ignoreremo ogni altra provocazione da parte dell’azienda. Purtroppo alla nostra richiesta d’incontro l’azienda risponde così: purtroppo non possiamo accettare una richiesta di incontro in questo momento, soprattutto con così breve anticipo. E’ da rimarcare che in passato alle prime date proposte da una delle parti in una richiesta d’incontro, se ritenute non idonee per qualsiasi motivo dall’altra parte, questa ultima rispondeva proponendo nuove date… Invece l’ad aggiunge: vi invito a mandarci una mail con la lista dettagliata di queste domande al più presto. Una volta ricevuta la mail, analizzeremo le domande singolarmente e valuteremo: se l'azienda è tenuta per precisi ed inequivocabili ragioni normative a rispondere alla RSU, e in tal caso risponderemo a voi (proprio perché non vogliamo avere un comportamento antisindacale); in caso contrario forniremo comunque le informazioni ai dipendenti nelle forme che riterremo più idonee.
CONCLUSIONI Riteniamo che l’azienda non possa chiederci di farle pervenire le nostre DOMANDE via e-mail e soprattutto non possa decidere se fornire a noi o direttamente ai colleghi le risposte per le ragioni di cui abbiamo già scritto. L’azienda, se ha rispetto dei lavoratori, alle loro domande deve rispondere e non valutare se. Questa RSU ha, storicamente, mostrato sempre un alto senso di responsabilità. Ora, nostro malgrado, ci troviamo a subire la pressione di un’azienda che probabilmente intende eludere domande a cui non sa o, per ragioni a noi ancora sconosciute, non vuole rispondere. Ciò genera domande e dubbi aggiuntivi. La RSU insieme all’Organizzazione Sindacale sta valutando le misure più opportune per dirimere questa brutta storia della nostra azienda. Un unico dato è già sin da ora assodato: NOI NON ABBIAMO PAURA delle iniziative sulla base della normativa vigente che l’azienda minaccia di intraprendere contro di noi. Per ottenere le risposte che DEVONO esser date ai lavoratori di questa azienda ed il rispetto che meritano ci adopereremo come meglio ci riuscirà di fare. Chiunque voglia commentare, consigliarci, può ovviamente farlo come sempre. Siamo disponibili a darvi tutti i dettagli che è stato impossibile fornirvi in questo blog per ovvie ragioni, nonché a farvi leggere integralmente le e-mail di cui si parla in questo post. Contattateci quando volete e nel modo che preferite. CONTESTUALMENTE ALLA PUBBLICAZIONE DI QUESTO POST CIASCUNO DEI TRE MEMBRI DELLA RSU ROMANA HA PUBBLICATO SU WEEZ LO STESSO POST, DOVE POTRETE LEGGERE NUMERI E DETTAGLI, LE PERPLESSITA’ E LE DOMANDE DEI LAVORATORI A CUI L’AZIENDA, VOLENTE O NOLENTE, PRIMA O POI, DOVRA’ RISPONDERE, NEL RISPETTO DEI LAVORATORI DI QUESTA AZIENDA E DI CHI LI RAPPRESENTA.
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Un SERENO saluto a tutti RSU - Roma
Post n°224 pubblicato il 16 Novembre 2011 da devofiom
Lo scorso 10 Novembre, presso la sede aziendale romana di Via Benedetto Croce, si è svolta l'ASSEMBLEA SINDACALE dei lavoratori dipendenti della Unit di Roma di Devoteam auSystems SpA. Ringraziamo tutti i colleghi che hanno partecipato con numerosi e accalorati interventi che, in sostanza, danno un preciso mandato alla rappresentanza sindacale. Fallire l’obiettivo comporta necessariamente delle conseguenze. Quali? Per quanto riguarda i lavoratori, carta e penna alla mano, certamente risulta che quest'anno la parte variabile del nostro salario sarà inferiore a quella già risibile dell'anno scorso! Il che rappresenta un bel paradosso, dal momento che i risultati di quest’anno sono enormemente migliori di quelli del 2010. Per tutti i punti descritti sopra l'Assemblea ha, all'unanimità, dato mandato alla RSU ed alla Fiom affinché approfondisca nei dettagli ciascun argomento.
Post n°222 pubblicato il 27 Ottobre 2011 da devofiom
Ciao a tutti, Dettagli e numeri verranno condivisi nella prossima Assemblea Sindacale, che si terrà Giovedì 10 novembre dalle ore 15 alle 17 presso la sede romana di Via Benedetto Croce.
Post n°221 pubblicato il 15 Settembre 2011 da devofiom
Ciao a tutti, oggi abbiamo inoltrato via e-mail la richiesta di un incontro al management per essere aggiornati sulla situazione dell’azienda in prossimità della chiusura del Q3 (dati di bilancio, previsioni 2011 e 2012, piano industriale in risposta alla situazione del mercato e dell’economia nazionale). Vi invitiamo tutti a supportarci con consigli, domande da portare al tavolo della discussione, info utili a comprendere l’attuale situazione in Azienda anche relativamente ad altri aspetti, purché di pertinenza sindacale. A valle dell’incontro indiremo un’assemblea dei lavoratori che si terrà presso la sede aziendale romana di Via Benedetto Croce per condividere con tutti voi quanto sarà emerso dalla discussione con il management. Cogliamo l’occasione per invitarvi a leggere quanto pubblicato oggi da Repubblica (micromega online) sull’ Art. 8., che potrebbe, già nell’immediato futuro, impattare in modo drammatico nella vita di tutti noi lavoratori dipendenti. http://temi.repubblica.it/micromega-online/la-minaccia-dellarticolo-8/ A presto RSU Devoteam auSystems Roma
Post n°217 pubblicato il 03 Settembre 2011 da devofiom
Ciao e a tutti. L'estate è ormai alle porte e dopo le meritate ferie si ritorna al solito tran-tran. Purtroppo i venti della crisi soffiano ancora sul nostro paese. L'incapacità di chi ci governa nel mettere in moto la ripresa è sotto gli occhi di tutti e la solita, odiosa propensione a tutelare le ingenti ricchezze di coloro che in questi anni sono addirittura diventati più ricchi di quanto già non fossero, grava tutta su noi, poveri lavoratori tassati e tartassati: poveri ieri, più poveri oggi, poveri sempre di più domani. E' questa la strada verso cui ci stanno spingendo a furia di calci nel sedere e nulla cambierà se non ci si sveglia da quel torpore tipicamente ovino che fa accettare i soprusi, l'incedere a testa china subendo in silenzio e sempre di più. E la nostra condizione peggiorerà irrimediabilmente se ci limiteremo ad essere spettatori passivi delle ingiustizie di cui siamo vittime. Ci teniamo anche a sottolineare che l'appello allo sciopero del 6 settembre, che lanciamo a tutti da questo blog, non punta il dito sulla nostra azienda; anche essa, come altre aziende del nostro e di altri settori dell'economia nazionale, è vittima come noi tutti dell'inconcludenza di un governo che sta mettendo in ginocchio non solo le famiglie del ceto medio ma anche le imprese stesse, con tassazioni inverosimili. Per questo, a nostro modo di vedere, aderire a questo sciopero equivale non solo a reclamare i nostri sacrosanti diritti di cittadini e lavoratori onesti ma anche ad esprimere le enormi difficoltà in cui versano le imprese italiane, schiacciate da un'oppressione fiscale che difatto ne blocca ogni velleità di crescita. Per un azienda, oggi, senza un piano industriale nazionale di ripresa efficace e lungimirante, sopravvivere è il solo obiettivo realistico e pur difficile che è sensato perseguire e le conseguenze di una simile realtà su ciascun lavoratore si deducono facilmente...
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