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Prendimi l'anima


 Scrive Aldo Carotenuto:“Parliamo allora di una conoscenza psichica profonda. Questa non può aver luogo senza una mutualità. Fu quindi impossibile per Jung calarsi nel mondo di Sabina senza che questa, impercettibilmente, si impadronisse di lui. Deve essere chiaro che la vera seduzione è sempre psicologica e mai fisica. La seduzione è come un gas inodore inalato, i cui effetti si avvertono soltanto quando l’avvelenamento è avvenuto.”Ancor oggi non è dato sapere di che natura fosse la relazione tra i due, se soltanto spirituale o anche sessuale. Il diario di Sabina e le lettere che questa scriveva a Jung sono stati interpretati nei modi più svariati. Delle lettere che Jung scriveva a Sabina sono noti invece solo frammenti, poiché gli eredi non ne consentono ancora la pubblicazione. Certo è che hanno vissuto qualcosa di straordinario, come straordinario è l’amore.Sabina, per significare la sua storia con Jung usa il termine “Poesia”.A distanza di molti anni, nei Ricordi, Jung scriverà:“Mi sono ripetutamente trovato di fronte al mistero dell’amore, e non sono mai stato capace di spiegare cosa esso sia (…). Qui si trovano il massimo e il minimo, il più remoto e il più vicino, il più alto e il più basso, e non si può mai parlare di uno senza considerare l’altro. Non c’è linguaggio adatto a questo paradosso. Qualunque cosa si possa dire, nessuna parola potrà mai esprimere tutto”.