angy

Questi giorni


 
 Che sensazione da schifo questi giorni... Eppure ho lottato tanto, resistito, sperato, aspettato Niente Non è cambiato niente Le solite incomprensioni, i miei monologhi e il suo mutismo, il mio malessere malcelato Il suo immobilismo, la sua impotenza, la sua rabbia I miei dubbi Tra di noi mille difficoltà: Lui vive in un oasi di verde, la sua casa di campagna distante e isolata. Vive con i figli. Hanno un'unica macchina a disposizione, che viene usata per gli spostamenti di tutta la famiglia. In campagna, quando non c'è la macchina, rimangono i mezzi pubblici, davvero sporadici fino alla stazione dei treni che dista 6 km. E una volta raggiunta la stazione ci si impiega due ore di viaggio per arrivare da me. La quasi totalità delle volte rinunciamo a vederci. Potrei andare io da lui - e una volta l'ho fatto - ma la strada è impervia e il panorama aperto, e io soffro di agoràfobia, proprio non ci riesco. Poi c'è l'ex moglie, che non dovrebbe esserci, visto che si è rifatta una vita e vive col suo compagno.  Ex moglie che gli telefona o manda sms più volte al giorno per parlare dei figli, delle chiavi, delle borse da riprendere. Da anni. Che lavora ma non ha la macchina. Che occupa il piano superiore nei nostri unici due sabato sera e domenica di ogni mese. Che entra a suo piacimento dove siamo noi, e incurante di ogni rispetto intavola discussioni sui figli. E ogni volta mi alzo e cambio stanza. Per non parlare dei problemi economici. Anzi parliamone. Da un anno la fonte di sostentamento di lui non esiste più, ha perso il lavoro. Si arrangia come può con lavoretti vari, che gli bastano appena per pagare parte dei suoi esosi debiti col fisco. E poi ci sono i debiti con le banche, residuo di prestiti attinti per sovvenzionare un'attività imprenditoriale successivamente andata male. Io invece lavoro, ma ho figli e casa da mantenere, e la rata della macchina. Per vederci dividiamo la spesa per il cibo e la benzina, e abbiamo rinunciato ad ogni svago. Infine ci sono io. Io che ho una figlia piccola e una un po' più grande, alle quali non ho raccontato di lui. Perché? Perché in queste condizioni non so se ci potrà essere un futuro. E perciò mi costringo a una vita parallela nascosta, che mi pesa terribilmente non poter condividere, per proteggere il loro benessere, già ampiamente provato da una separazione coniugale traumatica. Mi chiedo cosa fare