Non aveva voglia di pensare. La giornata era troppo bella per non godersela.
Ma il suo sguardo si era soffermato a leggere una frase che l'aveva fatta pensare.
Dunque aveva pensato a come si può essere schiavi delle parole, tanto da girare sempre intorno alle stesse frasi fatte, che non hanno alcun significato reale.
Che senso ha parlare d'amore, se poi non si sa agire con amore?
Sono sempre le stesse bugie, dette da chi per mestiere vende parole ...
E dire che tanto tempo fa (una vita fa) gli aveva dedicato i versi di questa canzone:
"Con te dovrò combattere
non ti si può pigliare come sei
i tuoi difetti son talmente tanti
che nemmeno tu li sai.
Sei peggio di un bambino capriccioso
la vuoi sempre vinta tu,
sei l'uomo più egoista e prepotente
che abbia conosciuto mai.
Ma c'e' di buono che al momento giusto
tu sai diventare un altro
in un attimo tu
sei grande grande grande e le mie pene
non me le ricordo più."
E adesso invece è meglio non pensare, piuttosto che stare a contemplare i cocci di quello che ormai si è infranto.